C’E’ UNA CLASSE POLITICA CHE DELLA MENZOGNA HA FATTO IL PROPRIO CREDO E FAVORISCE LA VIOLENZA

Questa città ha, ormai, di fronte a sé, una classe politica convinta di poter imporre un nuovo totalitarismo, soffocando il dissenso attraverso la menzogna e le trame perniciose. Arrivando a travalicare i limiti della violenza verbale e giungendo a determinare squallidi tentativi di aggressione fisica, attraverso un neo-mercenarismo figlio dell’ignoranza e dell’inciviltà.

Due episodi di immane gravità testimoniano che non bastava l’isolamento, il cordone sanitario costruito intorno, il tentativo di occupare l’informazione ed ogni spazio di agibilità democratica per soffocare ogni forma di dissenso e che segnano quello che sarà un passaggio durissimo e delicato della vita democratica di questa città.

Il primo:

Dopo la denuncia di “Benvenuti al Sud”, circa il mancato rispetto della “Convenzione” tra ASP e Comune di Villa San Giovanni, a distanza di 2 anni dall’accordo, le parti si sono incontrate ieri pomeriggio per discutere della vicenda.(clicca per leggere l’articolo)

lo storico accordo violato

lo storico accordo violato

Come riportato da “Benvenuti al Sud”, tra gli obblighi dell’ASP, oltre al Punto di Emergenza Territoriale, il Medico dello Sport, la disinfezione, derattizzazione del territorio e varie altre incombenze, anche quella di GARANTIRE A TITOLO GRATUITO la Sorveglianza Sanitaria in favore dei dipendenti comunali.

La Sorveglianza Sanitaria è una attività obbligatoria che il Comune deve ai propri dipendenti, ai sensi del D.Lgs. 81/2008 e che al momento è prestata da un serio professionista villese.

Ebbene, a margine della riunione, il Vice Sindaco, Antonio MESSINA, ha ritenuto opportuno di dover avvertire tale professionista che a causa dell’intervento di “Benvenuti al Sud” la propria attività prestata in favore del Comune avrebbe finito per cessare.

L'Assessore leggero Antonio Messina

la trama fallita

Messina ha dimenticato una cosa: la “convenzione” stipulata due anni fa con l’ASP anche dallo stesso MESSINA prevedeva che l’Azienda Sanitaria fornisse quel tipo di servizio e, quindi, che la volontà di far cessare la prestazione del professionista villese, l’hanno pretesa e sottoscritta La Valle e MESSINA e non certo “Benvenuti al Sud” che ha solo preteso il rispetto degli accordi.

I dubbi aumentano. Secondo Messina “Benvenuti al Sud” avrebbe dovuto richiamare l’attenzione sul mancato rispetto degli accordi da parte dell’ASP, che prevedono una serie di servizi a favore della città, espressamente escludendo la parte relativa alla Sorveglianza Sanitaria? Oppure MESSINA vuole suggerire che l’insieme degli obblighi assunti dall’ASP non sono stati fatti rispettare, da La Valle e Messina, per evitare di doverne fare rispettare uno in particolare? Questa è una bassa insinuazione che non permettiamo venga nemmeno ipotizzata, tentando in modo meschino di coinvolgere un professionista serio come pochi e che comunque costituirebbe un fatto gravissimo e penalmente rilevante nei confronti di Messina e La Valle!

MESSINA, oltre a cadere nel ridicolo, rischiando di trascinare con sé anche l’Istituzione Comunale, con questo atteggiamento ha dimostrato di essere immaturo e incapace di interpretare qualsiasi ruolo di responsabilità dentro le istituzioni.

Non pretendiamo che questo induca il personaggio a trarne le dovute conseguenze, cosa che sarebbe naturale in ogni luogo ove i meccanismi che muovono le istituzioni fossero regolati da pensieri e comportamenti, se non nobili, almeno civili.

Il Secondo:

C’è una classe politica che non sopporta il dissenso fondato e motivato, che della menzogna ha fatto il proprio credo e non sopporta di essere smascherata. Una politica ottusa e prepotente, priva di qualsiasi principio democratico e che non disdegna di debordare oltre i limiti della contrapposizione aspra ma civile, arrivando ad auspicare e favorire persino i tentativi di aggressione fisica, come avvenuto oggi.

Una vicenda che non può e non deve essere nascosta, perché sintomatica di una evoluzione che non promette nulla di buono e che da tempo, da queste pagine, continuiamo a denunciare, per evitare che i sorrisi di circostanza e la bontà pelosa possano mistificare la reale natura dell’uomo che dietro si nasconde.

La vicenda, naturalmente, verrà domattina denunciata a chi è deputato ad occuparsi di questi episodi ma che, proprio per  la gravità dei fatti, deve diventare un fatto pubblico e notorio,  per evitare che, cadendo questo nell’oblio e in qualche polveroso archivio, ulteriori e peggiori episodi vengano addebitati al fato.

Ormai è chiaro che il gioco di strategia, sviluppato attraverso l’esercizio del potere, non trovi più nessuna sponda istituzionale e si sia trasformato in una guerra guerreggiata.

Le nostre armi sono quelle che abbiamo sempre usato.

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