Mentre imperversa la disputa tra scienziati circa la presenza di tracce di acqua sul pianeta rosso, gli studiosi hanno cominciato a prendere seriamente in considerazione lo studio dello strano fenomeno che sta investendo un piccolissimo lembo del pianeta Terra dove, come su Marte, di anno in anno la presenza del liquido vitale si sta riducendo, specie nel periodo estivo, alla sola evidenza di tracce.

Sembra passato un secolo ed invece era solo il 3 aprile del 2012, quando l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco, Rocco LA VALLE, annunciava alle moltitudini: “Mai più senz’acqua a Villa San Giovanni”.

L’imponente novità traeva origine dalla stipula di una nuova convenzione tra il Comune Villese e la SORICAL, la Società partecipata della Regione Calabria che eroga il prezioso liquido.

“Dopo lunghi periodi di disagi e segnalazioni” – scriveva l’Amministrazione Comunale – “viene data una risposta concreta alla cittadinanza poiché verrà effettuta una ripartizione della rete idrica al fine di ridurre i disagi che la cittadinanza è costretta a subire tutte le volte in cui, a causa di interventi di manutenzione e di sistemazione delle perdite, si è costretti a chiudere l’acqua per zone molto ampie”.

Invece il risultato è stato opposto! Alle storiche zone in cui nei periodi estivi veniva interrotta l’erogazione dell’acqua a partire dalla sera,  si sono ora aggiunte altri e più popolosi quartieri dove il servizio idrico viene sospeso regolarmente, lasciando la città assetata.

Al danno ai cittadini si aggiunge poi il danno alle casse comunali, perché il sistema vetusto di condotta idrica non sopporta questo continuo svuotamento ed il successivo ripristino della portata, con la conseguenza di determinare costantemente la rottura delle condotte.

In altre aree, invece, i cittadini esprimono la loro preoccupazione per la qualità di quella che Comune e SORICAL chiamano acqua ma che agli occhi dei residenti appare come un liquido le cui caratteristiche elementari pongono più di un dubbio.

A tutto questo si aggiunge la beffa di un accordo, sventolato come una epica conquista dalla politica comunale, che consente a SORICAL di vendere a terzi i crediti vantati per il consumo dell’acqua. E non si capisce di quale acqua si tratti visto che già si vocifera della nascita di comitati spontanei che si rivolgeranno a “Chi l’ha vista”.

Tutto questo nonostante il dovere di SORICAL e del Comune, di garantire la continuità del servizio le cui continue interruzioni schiudono la possibilità di azioni giudiziarie da parte dei cittadini e che già moltissimi giudici stanno accogliendo.

Al danno per inadempimento contrattuale, infatti, si aggiunge ora la possibilità, per i cittadini, di vedersi riconosciuto anche il danno esistenziale che, com’è noto, può essere dimostrato anche con presunzioni o con fatti notori.