Tares e rifiuti: PD, da accusatori ad accusati

Lo avevano solennemente urlato alla città, attraverso manifesti ed erano stati perentori: se non sospendono gli avvisi, faremo una “class action” contro la Tares.

Poi il Partito (anti)Democratico villese si è accorto di averla sparata grossa e non perché non fosse possibile l’azione giudiziaria ma perché, oltre ad avviare un giudizio contro l’attuale maggioranza, l’avrebbero avviato contro loro stessi.

Rifiuti, insieme appassionatamente
Rifiuti, insieme appassionatamente

Proprio così, chi oggi paga la Tares così salata in città, lo deve certamente all’Amministrazione La Valle ma, anche, a quelle guidate da Cassone e Calabrò (facciamo salvo Melito che non ha avuto il tempo)

Come funziona la TARES

L'ex cassone
L’ex cassone

Una situazione simile in quasi tutti Comuni del reggino, quella dell’alto costo della Tares ma, fatti salvi i 36 mutamenti del confuso Governo Letta (Tares, Tasi, Iuc e via dicendo), nel 2011 il Governo Monti, il bistrattato professore amante dei numeri, tampinato dall’Europa, si è accorto che le amministrazioni locali, specie quelle del Sud, erano inadempienti dal 2006 e, sui rifiuti, continuavano a mietere debito pubblico.

Dunque avevano ragione Scopelliti e Arena: loro, con l’introduzione della Tares non c’entravano niente, perché loro hanno “solo” la responsabilità di avere prodotto una tariffa spaventosa a causa delle loro inadempienze sul fronte della raccolta differenziata.

l'ex calabrò
l’ex calabrò

Sicché Monti li ha messi in mora, attribuendo ai cittadini il potere di controllo e di scelta dei propri amministratori. In buona sostanza, dal 1° gennaio 2013 – ha stabilito Monti – i Comuni devono coprire l’intero costo del servizio integrato dei rifiuti: dalla raccolta al conferimento in discarica, così voi cittadini imparate a scegliere oculatamente i vostri amministratori.

Dove i Comuni abbiano preso i soldi è facile immaginarlo, visto che abbiamo pagato noi. E, per attribuire ai cittadini un controllo ancora maggiore sulla loro classe politica, Monti ha ridotto la possibilità di introdurre agevolazioni e riduzioni, sempre possibili ma a patto che gli Enti coprissero tali riduzioni con altre poste di bilancio (mai ci si sarebbe privati di balletti, sagre e banchetti….non scherziamo).

Chi inquina paga

Lo ha stabilito l’Unione Europea. E coerentemente con questo principio, i Comuni che non effettuano la raccolta differenziata, mandando tutto, indistintamente, in discarica, pagano molto di più.

Infatti, i Comuni che al 31 dicembre 2012 hanno raggiunto una quota percentuale di raccolta differenziata pari o superiore al 60%, hanno pagato una Tares ridotta di una percentuale che va anche oltre il 40% ( es una famiglia pagherebbe 240 euro invece di 400) che rappresenta una cifra considerevole.

La domanda, invece, è un’altra: ma allora perché i Comuni non fanno la differenziata? E’ una scelta politica, strategica?

No, fare la raccolta differenziata è un obbligo di legge: secondo il D.L.152/2006, i Comuni avrebbero dovuto raggiungere una quota minima di differenziata pari al 35% nel 2006, al 40% nel 2008 ed al 60% nel 2012.

conflitto La Valle
conflitto La Valle

E qui si attaglia la questione “Partito Democratico”, perché sollevare il polverone sulla questione TARES avrebbe svelato che oltre a questa Amministrazione Comunale, i responsabili delle inadempienze e dei costi sofferti dai cittadini erano proprio loro. Quindi, dietrofront.

Peccato che a maggio del 2013, la Corte dei Conti della Liguria abbia inaugurato un percorso di individuazione delle responsabilità, condannando gli amministratori del Comune di Recco a rifondere il danno erariale provocato dal mancato raggiungimento delle percentuali di differenziata previste per legge.

Notizia che sin dal 30 agosto avevamo diffuso ma che, solo due giorni fa, la Regione Calabria ha fatto propria, segnalando tutti i Comuni alla Corte dei Conti.

Altro è il servizio, la diffida e il silenzio

A parte gli aspetti più scabrosi del “pianeta rifiuti” che ormai sono ampiamente noti a chiunque, quello che rileva è la protervia con la quale l’attuale amministrazione comunale viola sistematicamente i principi di legalità, con la complice consapevole accondiscendenza di mass-media e servitori vari.

L’art. 14, comma 20, del D.L. 201/2011, stabilisce che “ Il tributo e’ dovuto nella misura massima del 20 per cento della tariffa, in caso di mancato svolgimento del servizio di gestione  dei rifiuti, ovvero di effettuazione dello  stesso  in  grave  violazione della disciplina di riferimento, nonche’ di interruzione del servizio per motivi sindacali o per  imprevedibili  impedimenti  organizzativi che abbiano determinato una  situazione  riconosciuta  dall’autorita’ sanitaria di danno o pericolo di danno alle persone o all’ambiente”.

Via Rosario

La previsione astratta della norma ha trovato applicazione concreta con l’Ordinanza Contingibile ed Urgente N. 41/2013 del Governatore della Calabria, Giuseppe Scopelliti, emanata proprio ai sensi del D.Lgs. 152/2006 (clicca e scarica l’ordinanza), anche quale Autorità Sanitaria, per ragioni di pericolo di danno alle persone o all’ambiente.

Nell’ordinanza, si precisa che il servizio rifiuti verrà, stante l’emergenza, gestito in violazione (deroga) della disciplina di riferimento e, proprio per questo i cittadini  devono ai Comuni un “tributo nella misura massima del 20 per cento della tariffa”. E se poi si scoprisse che le discariche Calabresi hanno chiuso perché la regione Calabria non onorava i propri debiti? (scarica l’interpellanza del Consigliere Magno, PDL)

Il cane si morde la coda e…..torna alla memoria l’inchiesta di “Corriere della Calabria” (scarica l’articolo del settimanale)

Sulla base di tali considerazioni risorge più di un sospetto, compreso quello della mancata risposta del responsabile del settore conomico-finanziario (ma anche della triade Commissariale a Reggio Calabria).

Vorrà dire che il 5 giugno prossimo, all’esito di un’attesa e scontata sentenza del TAR di Reggio Calabria, gli Uffici Comunali saranno sommersi di richieste di rimborso da parte di un servizio di assistenza legale che metteremo a disposizione dei cittadini!

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