CALABRO’ E IL PD UN PERICOLO PER LA DEMOCRAZIA E PER LA CITTA’

“Faremo un class action contro la TARES se non sospenderanno gli avvisi di pagamento, noi non abbiamo mai votato il regolamento sulla TARES”. Dichiarazioni di guerra, con tanto di manifesto affisso per la città.

Pedalare.....

Poi, un Consiglio Comunale terminato pochi minuti fa, ha consegnato il vero volto di un Gruppo Consiliare che rappresenta il vero grumo di potere, l’intreccio di interessi perverso che ha governato questa città negli ultimi 20 anni, gettando le basi per il disastro che La Valle ha solo potuto continuare e consegnando il territorio ai gruppi di potere ai quali Calabrò & Co si sono consegnati e hanno consegnato la città.

L’occasione per cercare il riscatto, per dimostrare di non essere annoverabili tra i nemici della città era ghiotta. E l’aveva fornita proprio il Governo, di cui il PD mantiene la Golden Share, con il D.L. 102/2013 che sposta al 30 novembre 2013 il termine per l’approvazione dei bilanci di previsione dei Comuni ed il termine per l’approvazione dei regolamenti TARES e relative tariffe.

Calabrò e il PD non avrebbero dovuto fare niente di particolare, semplicemente proporre al Consiglio di posticipare la votazione del bilancio per ridiscutere il regolamento sulla TARES, introducendo ulteriori agevolazioni.

Invece Calabrò e i nipotini rinnegati di Stalin, avevano altre priorità che i vostri soldi e le vostre tasche. La priorità di Calabrò, Ciccone, Crimi, Santoro e, per ultimo, il cognato di Calabrò (Melito si è dignitosamente difeso), era quella di “tagliare la testa” a Morgante, Consigliere non allineato (o forse troppo allineato con Benvenuti al Sud), scacciandolo con un atto illegittimo e di vera e propria violenza dalla Commissione Consiliare in cui è stato regolarmente eletto, per introdurre uno degli elementi più controversi della storia politica di questo PD.

L'ilare Calabrò
L’ilare Calabrò, campione di democrazia

A parte la evidente illegittimità del gesto, spicca la signorilità e il costume di un uomo dello stampo di Calabrò, politico “navigato”, troppo navigato che, in assenza di Morgante, propone la sua decapitazione dopo averci fatto, per anni, in Consiglio Comunale, “due maroni” così sulla democrazia che non si regge sulla “legge della maggioranza” ma sul confronto e sul rispetto delle posizioni diverse. Roba da Kamasutra, evidentemente!

Questi “geniacci” del PD (direbbe Benigni)!

Propongono un’operazione del genere, di alta tecnologia politica, senza nemmeno andarsi a leggere un rigo del regolamento che loro stessi hanno approvato (così vi governano e vi hanno governato per 20 anni. Anche a te che fai finta di non capire, coglione!).

Il componente della Commissione Consiliare, una volta eletto, può essere sostituito per dimissioni o per decesso o per impedimento: vale a dire in caso di malattia di lunga durata o per un provvedimento cautelare personale dell’Autorità. Ma Morgante è vivo, vegeto, gode di ottima salute e di piena libertà.

Si ma non appartiene a nessun gruppo !

Bene, allora o siete in malafede o siete una manica di ignoranti. Però pensare che siete ignoranti, con tutto quel popò di titoli che vi portate dietro, dott, avv, prof e ammennicoli vari, dopo che per 20 anni vi hanno votato e si sono fatti governare da voi, fa apparire gli elettori tutti imbecilli e non può essere. Allora è più probabile che siate in malafede.

Allora non ve lo diciamo subito perché siete ignoranti (nel senso che ignorate le cose), aspetteremo la convocazione del prossimo Consiglio per mettervi alla berlina in mondovisione. E lo faremo, voi lo sapete che lo faremo, così come sapete che volete sbarazzarvi di Morgante solo perché ha avuto il coraggio di presentarsi la dove voi avete preferito nascondervi.

Allora cominciate a fare una cosa di sinistra, dimettetevi!

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