Tares: L’ordinanza del TAR conferma le nostre ragioni

Lo avevamo detto per primi ad agosto scorso e prima ancora che fossero aditi, da chicchesia, i giudici  amministrativi che ora non solo confermano ma mettono in luce, in modo imbarazzante, tutte le presunte capacità amministrative dell’Amministrazione Comunale e, in particolar modo, dell’Assessore alle Tasse Antonio Messina, il quale dovrebbe cominciare a riflettere sulla necessità di porre un freno alle proprie aspirazioni.

TARES, Adesso i rimborsi
TARES, Adesso i rimborsi

Il TAR di Reggio Calabria, infatti, con due ordinanze emanate in fase di esame dei ricorsi n. 48 e 76 del 2014 ( e prima di questi il 723 del 2013), nell’ordinare al Comune di Reggio Calabria l’esibizione di una serie di documenti, ha chiarito che la riduzione della TARES per interruzione/sospensione/irregolarità del servizio “trova quindi automatica applicazione al rapporto di  imposta di ogni singolo contribuente”.(scarica l’ordinanza del TAR)

vice sindaco Messina
vice sindaco Messina

Il che significa che l’Ufficio Tributi comunale, in presenza delle condizioni previste dall’art. 14, comma 20, del D.L. 201/2011 (tutte accertate e documentate), avrebbe dovuto applicare una tariffa ridotta dell’80%, con la conseguenza dell’obbligo di rimborso e fatto salvo l’eventuale danno erariale.

Sebbene solo il prossimo 5 giugno il TAR emetterà la sentenza su ben altre e più complesse questioni che riguardano i Comuni di Reggio Calabria e Siderno, questa affermazione del Giudice Amministrativo è la migliore risposta all’arroganza con la quale l’Amministrazione Comunale e gli Uffici preposti hanno trattato i cittadini, calpestando diritti e norme di legge.

Ancora di più questa è una risposta che dovrebbe creare imbarazzo all’Assessore Antonio Messina che non ha solo ignorato la diffida di “Benvenuti al sud” ma ha preteso, attraverso gli organi di stampa”, di offrire una lezione di diritto amministrativo che i Giudici reggini hanno di fatto censurato come “maccheronico e casereccio”, estraneo ai principi ed alla gerarchia delle fonti riconosciuta dal nostro ordinamento.

Sindaco La Valle
Sindaco La Valle

Messina aveva bollato come “assolutamente confusa e strumentale” la diffida con la richiesta di riduzione avanzata da “Benvenuti al Sud”, attribuendo al Regolamento Comunale, attraverso l’art. 26, la modifica di una norma di legge.(clicca per andare all’articolo)

Secondo tale articolo e in violazione della norma nazionale, avrebbe dovuto essere l’utente a “diffidare” il gestore del servizio lamentando l’interruzione e/o sospensione del servizio.

Una interpretazione fantascientifica del diritto, talmente banale che i giudici amministrativi hanno liquidato senza bisogno di  approfondimenti, limitandosi a bollare il potere regolamentare dei Comuni come “fonte secondaria”.

Messina, peraltro, non è nuovo a mistificazioni della verità, essendo arrivato al punto di negare l’enorme debito del Comune nei confronti della Regione Calabria sul tema dei rifiuti e finendo per essere smentito dallo stesso Assessore Regionale all’Ambiente.

Ancora una volta, però, emerge come l’arroganza e la presunzione, mista ad inadeguatezza, finisca per danneggiare oltre il dovuto i cittadini, procurando danni enormi alle finanze delle famiglie e delle imprese, senza contare il danno provocato alle finanze Comunali.

Questo sia d’insegnamento anche alla finta opposizione del Partito Democratico che aveva annunciato, addirittura, una “class action” miseramente fallita e naufragata nel silenzio tombale e nell’inerzia.

In costruzione
PD DI CLASS ACTION E DI GOVERNO

Adesso Sindaco e Assessore Messina possono ancora dimostrare un briciolo di buonsenso, disponendo automaticamente i rimborsi, per evitare che a partire dal prossimo 5 giugno vengano sommersi da migliaia di richieste di danni e di restituzioni di somme indebitamente percepite.

20/02/2014
a.morabito

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Gruppo Facebook di supporto alle procedure di rimborso Tares: http://on.fb.me/1iznV0Z

 

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