LIBERTA’ DI STAMPA, UN DANNO GIA’ CONSUMATO ALLA CIVILTA’ DEMOCRATICA

In Calabria non sono a rischio i diritti civili e politici, in Calabria è a rischio l’intero ordinamento, vigente a singhiozzo solo per “nomenklature” e consorterie politiche, con buona pace per tutti coloro i quali non rappresentano nulla.

Il Presidente Emerito, Ciampi
Il Presidente Emerito, Ciampi

Così, c’è voluto un fatto clamoroso, come quello accaduto a “L’Ora di Calabria”, per svegliare Ordine dei Giornalisti, Sindacato e Federazione Nazionale della Stampa, i quali hanno espresso preoccupazione per il rischio alla libertà di stampa.

Il rischio? Ma il rischio è un evento futuro e qui siamo già alla consumazione reiterata di un danno alla civiltà, alla democrazia, alle libertà individuali e collettive e certamente non è con l’episodio de “L’Ora di Calabria” che questo danno si è concretizzato.

Censurato
Censurato

In Calabria è saltato ogni meccanismo di controllo, favorito da commistioni tra politica, istituzioni, imprenditoria. In Calabria sono saltati i capisaldi della Costituzione e lo Stato di Diritto, perché la “mescolanza” tra poteri, l’esistenza di “invisibili camere d’intesa” ha portato alla degenerazione dei controllori più che dei controlli.

Allora può succedere che alcuni reati del “rito italico” siano depenalizzati nel “rito aspromontano”, un sistema politico-amministrativo che interpreta, applica a proprio piacimento, potendo confidare sulle “invisibili camere di compensazione”, dove i controlli si smorzano, si affievoliscono. E dove non si affievoliscono né si piegano, semplicemente si trasferiscono.

Così l’unico freno rimane, qualche volta (perché le cronache giudiziarie lo stanno fortunatamente raccontando), la magistratura cui è affidato l’immane compito di fronteggiare una spaventosa situazione di degrado di tutti i settori , pubblici e privati.

Non continuiamo a prenderci in giro! Non era proprio necessario arrivare a tanto per capire che l’attuale quadro politico racchiude in sé i tratti somatici della cultura della prepotenza e della sopraffazione e dispone di una fittissima rete di protezioni e servitori, di funzionari pubblici e privati pavidi o compartecipi.

Serviva davvero aspettare lo squallido episodio de “L’Ora di Calabria” per capire come e quanto fosse degenerato il potere della politica e la commistione tra la politica, l’imprenditoria, le istituzioni, la stessa stampa?

Pressioni sulla stampa
Pressioni sulla stampa

Noi lo avevamo detto in tempi già sospetti, avendo avuto la certezza di interventi a gamba tesa della politica che ha posto il bavaglio a certa stampa, non per difendere notizie false o variamente interpretabili ma interessi propri e di un sistema di intese che droga il mercato e soggioga le libertà imprenditoriali e democratiche.

Altro che leggi speciali per la Calabria. Il Presidente Bindi si incarichi semplicemente di garantire un “rinnovamento” profondo di quelle strutture e di quei funzionari la cui responsabilità è di presidiare la libertà di tutti.

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