Scopelliti condannato, Il Nuovo Centro Destra getta la maschera….e la Calabria

Il Nuovo Centro Destra è una ciofeca, una patacca spacciata per un pezzo originale e di prestigio. E dimissioni o sospensione di Scopelliti, la questione non cambia: sempre una ciofeca resta. Dopo la notizia che in seguito alla pesante condanna di Scopelliti sul “Caso Fallara”, la riunione odierna di Giunta, poi allargata ai capigruppo di maggioranza, avrebbe optato per le dimissioni di massa (mai parola fu più azzeccata) di tutta la Giunta e di tutta la maggioranza, questo è l’unico giudizio possibile.

Coordinatore del nulla

Coordinatore del nulla

Sino a quel momento, il Coordinatore del Nuovo Centro Destra, Sen. Tonino Gentile, sfoggiando un rigurgito di senso di responsabilità istituzionale che mal si attaglia al personaggio, aveva fatto tirare un sospiro di sollievo ai Calabresi, ricordando il dovere di garantire alla Calabria le funzioni istituzionali, per portare a termine importanti riforme, fino alla scadenza naturale del mandato.

Tradotto: mio fratello Pino sarà Vice Presidente con funzioni di Presidente, fino alla scadenza del mandato, di modo che dopo il “modello reggio” la Calabria possa apprezzare – ammesso che non lo abbia già fatto – il “modello fermo rotative”. Ma a stoppare Gentile, a questo punto coordinatore del nulla, gli Scopelliti boy’s ricordando che…dopo Scopelliti il diluvio!

ABSIT INIURIA VERBIS

Governatore Contingibile e Urgente

Governatore Contingibile e Urgente

Il Nuovo Centro Destra nasce da una costola (o costoletta) di Forza Italia, perché il leader di quel partito voleva usare la fiducia a Enrico LETTA per risolvere i propri problemi giudiziari, infischiandosene della drammatica condizione in cui era precipitato il Paese.

Sicché un gruppo di valorosi “uomini di stato” capeggiati da Alfano e Scopelliti (toh, proprio lui), optava per il parricidio, abbandonando Berlusconi e correre al capezzale dell’Italia che LETTA si era messo in testa di salvare sotto l’Alta Sorveglianza del Presidente Napolitano.

E ora? Ora che il sapiente lavoro di quella squadra che Scopelliti aveva messo in campo per salvare la Calabria insieme all’Italia, mettendo finalmente in campo una classe politica “quantunquemente e preparatamente” impegnata a “fare” di questa terra una terra migliore; dopo avere in modo certosino e capillare occupato tutti i vertici di strutture sanitarie, partecipate, società in house, consorzi e ecc. ecc., il valore alto e fondante del Nuovo Centro Destra guidato da Angelino (navigatore Scopelliti), cedendo ad un “moto di devozione”  ha lasciato cadere il velo dell’ipocrisia e si mostrato “tal quale” (come il rifiuto autorizzato in discarica dallo stesso Scopelliti). Più che un partito, una ciofeca, contaminata dal “poltronismo” strisciante e becero, con i suoi esponenti convinti di poterci trattare tutti da imbecilli.

SE SPARTA PIANGE, ATENE NON RIDE

la lettura della sentenza

la lettura della sentenza

Scopelliti  è stato condannato per fatti politico-amministrativi: falso e abuso. Reati per i quali la legge Severino (ironia della sorte votata anche da Alfano e soci) prevede, dopo la sentenza di primo grado, la sospensione per 18 mesi. E questo è un fatto!

La politica e, soprattutto, le istituzioni politiche, le sentenze dovrebbero rispettarle, non come ha fatto la Giunta Regionale, squalificando i membri che ne fanno parte e la stessa Istituzione. Altra cosa, invece, è esprimere una valutazione sulla vicenda politica ma non come ha fatto il Consigliere Naccari addirittura il giorno prima della sentenza, dimostrando di non essere all’altezza di svolgere nemmeno l’incarico di amministratore di condominio (altro che presidente della Giunta Regionale).

improvvido naccari

improvvido naccari

L’approfondimento penale, infatti, spetta ai giudici. Ma sarebbe un’offesa all’intelligenza comune negare che Scopelliti – nell’assurda ipotesi in cui egli effettivamente non sapesse – farebbe una figura addirittura peggiore, perche si dimostrerebbe totalmente inadeguato a svolgere funzioni politico-amministrative. E c’è di più e di peggio, visto che il proprio difensore, pur di sottrarlo alla condanna, non ha esitato a definirlo un semplice laureato.

Pazzi si, ma scemi no! Scopelliti ha, per lungo tempo, svolto il ruolo di docente presso la Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Messina, concorrendo alla formazione scientifica di quei dirigenti di cui poi si sarebbe servito chiedendo loro consulti tecnici. Ma ci credete tutti con gli anelli al naso?

Tuttavia Scopelliti ha fatto bene a dimettersi e di questo occorre dargli atto. Senza se e senza ma, dopo la sentenza è stato colui che ha mantenuto i nervi più saldi, calcolando che la nomina di Pino Gentile a Vice Presidente lo avrebbe definitivamente sbalzato ai margini dei giochi di potere.

Già, e Atene? Atene, cioè il Partito Democratico,  non ha capito, come sempre, una mazza. E invece di annunciare, ieri alle 20,04, cioè un minuto dopo la lettura del dispositivo da parte del Giudice, Olga TARZIA, le dimissioni dell’intero gruppo consiliare, è ancora imbambolato in attesa che qualcuno gli dica cosa fare. E con questo atteggiamento intende candidarsi ad essere classe dirigente di questa Regione.

PD fuori dal tempo

PD fuori dal tempo

Cara Calabria, ti guardo e ti piango o, per dirla col poeta…Ahi serva Calabria, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta,non donna di provincie, ma bordello!

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