LA VALLE E CAMA SULLE AREE DI SERVIZIO: OR ORA SIAM CADUTI DALLE NUBI

Qualche settimana fa, solo per essere riusciti, in tempo reale, a dare notizia degli esiti della riunione tenuta in prefettura in merito al mantenimento delle Aree di Servizio sul territorio di Villa San Giovanni, dentro la maggioranza si era scatenata una vera e propria “caccia alla talpa” ed aveva fatto infuriare alcune, tra le “teste più lucide”, tanto che qualcuno aveva fatto ricorso alla metafora della “maionese impazzita” per fotografarne la reazione. (clicca per leggerel’articolo)

Poiché ci teniamo alla salute dei nostri amministratori, prima che si scateni qualche faida, chiariamo subito di avere, oggi, appreso la notizia da alcune testate online.

Diciamo anche, e subito, che l’unica novità è che le Aree di Servizio rimarranno sul territorio di Villa San Giovanni, essendo stata scongiurata la concreta ipotesi, dimessamente e silenziosamente accettata da tutte le istituzioni locali appassionatamente raccolte intorno al PDL, di un loro trasferimento nel territorio del Comune di Bagnara.

E, dunque, dove sta la novità?

Andiamo a ritroso. L’originario progetto di ammodernamento dell’A3 prevedeva la ricollocazione delle attuali Aree di Servizio, sempre nel territorio di Villa San Giovanni, tanto che ANAS e Contraente Generale, per dar seguito al progetto definitivo approvato dal CIPE con tanto di dichiarazione di pubblica utilità, avevano provveduto alla espropriazione delle aree. Il tutto tra il 2003 ed il 2008.

le nuove aree di servizio a bagnara
le nuove aree di servizio a bagnara

Con l’avvento del Governo Berlusconi e la riattivazione delle procedure per la realizzazione del “Ponte sullo Stretto” ed, in particolare, con la vittoria del Centrodestra alla Regione Calabria prima ed al Comune di Villa San Giovanni successivamente, si trovava la quadra rispetto alle modifiche da apportare al progetto di ammodernamento dell’Autostrada. E poiché, asseritamente, non solo vecchie ma anche le Aree di Servizio nella nuova riallocazione costituivano interferenza(?) con i lavori del Ponte, nel silenzio ovattato delle segrete stanze si era deciso di trasferire tali strutture sul territorio di Bagnara.

Oggi, in “zona Cesarini”, mentre camion ed escavatori si accingevano ad invadere i piazzali dei distributori, quando già molti dipendenti avevano ricevuto la lettera di licenziamento, cadendo da nubi minacciose, il Sindaco ed il suo personale delegato al personale, dichiaravano candidamente: noi non sapevamo niente or ora siam caduti dalle nubi!

Ricordate il nostro “11 settembre”, quando Eurolink minacciò di espropriare oltre 700 proprietari terrieri per costruirci sopra il Ponte? Anche in quel caso, i nostri baldi eroi, La Valle e Cama, avevano gridato in coro: or ora siam caduti dalle nubi!

cado dalle nubi 1
cado dalle nubi 2

Una caduta morbida, dal momento che, presso l’Ufficio che di quegli espropri si doveva occupare, si veniva ricevuti dal nipote del Cama e da altri parenti di beneficiati esponenti del PDL.

In quell’occasione il Presidente CIUCCI dovette tenere la scena e subire la pubblica (sebbene virtuale) reazione di La Valle, consapevole che sarebbe venuta l’occasione per rendere la pariglia. Ed, infatti, come recitano i giornali, CIUCCI ha tenuto a precisare che in merito allo spostamento delle Aree di Servizio “tutti sapevano tutto” e che i progetti erano stati, da tempo, depositati anche alla Regione Calabria.

Due volte su due, confidando sulla memoria corta dei cittadini, i due autorevoli ambasciatori del “modello reggio”, vengono colti in fallo. Solo che questa volta non si è trattato dell’idea fantasiosa ed irreale del Ponte ma di mandare nella disperazione 70 famiglie.

Cado dalle nubi 2
Cado dalle nubi 1

Tutti sapevano, quindi? Certo, perché dall’alto delle nubi da cui anche oggi son caduti, si vedono immagini che “voi umani non potete nemmeno immaginare”. E poiché è certo che anche loro sapevano, perché mai hanno tutti taciuto?

Poiché a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, un’idea potrebbe essere quella di verificare, capire, accertare se prima, a ridosso o immediatamente dopo la decisione di spostare le aree di servizio a Bagnara, sulle aree individuate ci siano state azioni di compravendite immobiliari ed, evidentemente, a nome di chi, verificando anche che non ci sia alcune legame tra gli attuali proprietari ed esponenti politici.

Questa, come ipotesi di inchiesta giornalistica, più che suggestiva ci sembra interessante.

Già, avevamo dimenticato la riunione odierna in Prefettura.

La Valle e  Cama si sono battuti come due leoni per sostenere la richiesta dei gestori di rinviare l’inizio dei lavori inizialmente previsti per il 15 aprile, ottenendo il risultato storico di averla fatta rinviare al 19, di aprile!

Alla prossima farsa

3 Risposte a “LA VALLE E CAMA SULLE AREE DI SERVIZIO: OR ORA SIAM CADUTI DALLE NUBI”

  1. Riconoscere i propri errori e i propri limiti è sempre il primo passo verso il cambiamento invece sta gente è testa dura, si inorgoglisce e porta rancore.

  2. Poiché a pensare male si fa peccato ma spesso ci si azzecca, MA BENEDETTO IDDIO..FINORA ERAVAMO TUTTI CON GLI OCCHI CHIUSI???????????E SE COSI’ VANNO LE COSE CHI E PERCHE’ NON E’INTERVENUTO NEGLI ANNI…ESSENDO DENTRO AL PALAZZO????

I commenti sono chiusi.

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