Inquinamento Villa san Giovanni: i dati del monitoraggio atmosferico

Dunque, il “comitato ristretto” ha deciso: di notte i TIR andranno a Reggio Calabria e questo con il consenso, anzi il convinto sostegno del sindaco, Rocco La Valle.

il silenzio è d'oro
il silenzio è d’oro

Va detto: sulla scelta di mandare i TIR a Reggio Calabria, La Valle non aveva alcuna voce in capitolo. Su quella di mandarli solo di notte invece si, ma ha preferito macchiarsi del “peccato d’omissione” piuttosto che difendere la sua città, sostenendo che qualora vi fossero tutte le condizioni infrastrutturali (come sembra stiano per concretizzarsi) i TIR andavano trasferiti di notte e anche di giorno.

Nulla di nuovo sotto il sole, quindi. Una città a sovranità limitata, dove l’Istituzione comunale potrebbe tranquillamente essere cancellata con la “spending review” e l’amministrazione degli affari correnti delegata a qualche funzionario di prefettura.

Lo dimostrano i decenni di silenzi di fronte ai proprietari dello “Stretto” che continuare a definire “di Messina” sembra una beffa pure per la città dirimpettaia, dal momento che le scelte strategiche e di sviluppo della mobilità nell’area sono decise nelle segrete stanze e tenendo debitamente in disparte gli interessi pubblici.

Mai, vicenda come quella del trasferimento notturno dei TIR, fu più eloquente dimostrazione. E per comprendere quanto di ambiguo e contraddittorio ci sia nel silenzio del Sindaco e dell’intera operazione, occorre far riferimento ai dati ambientali rilevati sul viale Italia. Quegli stessi dati che giustificarono la dichiarazione di emergenza ambientale, le cui opere arrancano anch’esse tra contraddizioni, omissioni, violazioni di leggi ed “offese pure” delle popolazioni.

Inquinamento: Partiamo dal monitoraggio ambientale

Inquinamento: I dati progetto SMAURN

Prendiamo il Benzene, notoriamente agente cancerogeno: i valori medi rilevati superano costantemente il “valore limite per la protezione della salute umana”, fissato in 5 microgrammi/mc con picchi pari addirittura a 6 volte il limite stabilito. Valori, peraltro, che si accentuano nella fascia oraria dalle 06,00 alle 20,00.

Ancora peggio (se possibile) il PM10, cioè le polveri sottili che respiriamo ed i cui valori limite fissati per la tutela della salute umana sono di 50 microgrammi/mc, da non superarsi per più di 35 volte in un anno solare e che, nel solo mese di riferimento vengono superati ben 14 volte con picchi di ben 8 volte superiori ai valori consentiti.

Solo alcuni dei terribili agenti inquinanti che provocano danni alla salute umana e non solo per il dato rilevato ma, anche, per la costante esposizione ad agenti inquinanti sottosoglia. E c’è di più: le maggiori concentrazioni si rilevano durante le ore diurne. E questo è un dato rilevantissimo dal momento che la pericolosità dei fattori inquinanti aumenta con l’aumentare della temperatura.

Il dossier sull’inquinamento a Villa San Giovanni

A dimostrare la condizione disastrosa, sul piano ambientale, un eloquente dossier pubblicato qualche anno fa sul settimanale “Avvenimenti” e che deve essere letto attentamente.

Tutti questi, quindi, sono solo espliciti indicatori del grande raggiro che si sta consumando, per l’ennesima volta, a danno dei villesi (ma anche dei reggini) da parte  delle Amministrazione locali e territoriali.

TIR DI NOTTE, TIR DI GIORNO

Viale Italia – Villa San Giovanni

Se, infatti, i dati rilevati sono veri e verosimili, come dimostrano i dati monitorati, la scelta di inviare i “Bisonti della Strada” a Reggio Calabria, solo di notte, appare una macroscopica contraddizione rispetto ai presupposti indicati dal Commissario Prefettizio, dott. Carmelo La Paglia, in sede di audizione in Commissione Trasporti alla Camera dei Deputati.

Secondo il funzionario, infatti, la “Conferenza dei Servizi”, convocata presso la Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, questa opzione servirebbe a liberare il “piccolo porto” e la città di Villa San Giovanni dal congestionamento.

In realtà, noi pensiamo, invece, che la logica sia, piuttosto, quella di garantire una tratta più breve ai vettori privati sullo scalo di Tremestieri. Vantaggio duplice, peraltro, perché sottrae il vettore privato dalla competenza dell’Autorità Portuale di Gioia Tauro a cui ha aderito il Comune di Villa San Giovanni.

Inquinamento a Villa San Giovanni: Analisi dei dati

Tra l’altro, è proprio l’analisi dei dati che suggerisce la profonda contraddizione ed esclude che vi possa essere un vantaggio per la Comunità di Villa San Giovanni.

4623Se, infatti, il traffico maggiore è di giorno ed è di giorno che si manifesta il picco dei valori inquinanti, è di giorno che il traffico (tutto il traffico), va trasferito al più grande e capiente porto di Reggio Calabria. O no?

Come avevamo già detto all’epoca, quello che stupisce è anche il metodo da KGB con il quale si è istruito il procedimento, fino ad arrivare alla conferenza dei servizi. Ed, in effetti, appare anomalo che una discussione avviata nel 2010 sia stata resa pubblica solo nel 2013 e gli atti formali (conferenza dei servizi) resi noti solo nel 2014.

IL BUCO E LA CIAMBELLA

L'ANNUNCIO:TIR A REGGIO
L’ANNUNCIO:TIR A REGGIO

E’ il 15 giugno del 2013 quando, Tonio LICORDARI, già caporedattore di “Gazzetta del Sud” e padre di Natalino, redattore al seguito del “Mega Presidente” Scopelliti, attraverso un articolo sullo stesso quotidiano, informa che l’ipotesi di trasferire i TIR a Reggio Calabria era stata oggetto di discussione sin dal 2010 ed aveva ottenuto il nulla osta del sindaco di Reggio Calabria, Scopelliti, a seguito di riunioni con la prefettura e le istituzioni locali interessate (Comuni di Reggio e Villa) ma senza che mai emergessero atti formali.

A contestarlo, all’epoca, non furono ambientalisti irriducibili ma il Presidente della Provincia, Giuseppe RAFFA ed il Presidente della Camera di Commercio, Lucio DATTOLA, i quali non lasciarono intravedere (all’epoca) nessun margine di discussione.

Le dichiarazioni di Raffa e Dattola
Le dichiarazioni di Raffa e Dattola

Raffa, addirittura, denunciò che nonostante i molteplici incontri in Prefettura, mai nessuno aveva sollevato il problema, né con atti informali né con atti formali.

Già, atti formali. E sarebbe interessante capire con quali modalità sia stata convocata la “Conferenza dei Servizi” e quali siano stati gli Enti invitati a partecipare, poiché nella “Bacheca” del sito istituzionale della Capitaneria di Porto di Reggio Calabria, nulla risulta, se non la richiesta, avanzata dalla Società Caronte&Tourist, di ottenere, nel Porto di Reggio Calabria, 12.450 mq di aree portuali in concessione. (scarica la richiesta di concessione)

Ancora di più sarebbe interessante capire la ragione dell’inquietante riserbo che il sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle, ha mantenuto su questa vicenda, senza sentire il bisogno di coinvolgere il Consiglio Comunale.

Uno dei tanti misteri e delle tante ambiguità che, forse, è arrivato il momento di svelare, dimostrando alla città come negli ultimi decenni le elezioni comunali siano state una formalità e una illusione di libertà. Dall’una e dall’altra parte.

gazzetta oriente_

 

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