Politica: il futuro? Pietire un “Loculo” dentro un Centro Commerciale

Ecco cosa fa di una classe politica, una classe politica inadeguata. E’ il caso, oggi, della conferma della chiusura dell’Ufficio del Giudice di Pace, certamente addebitabile ad una precisa scelta del Sindaco Rocco La Valle, ma su cui non mancano precise responsabilità della minoranza.

l'Ex Pretura sede del Giudice di Pace
l’Ex Pretura sede del Giudice di Pace

Oggi il PD, per voce del consigliere CRIMI, denuncia la certificata chiusura dell’ufficio giudiziario e, va detto, fu lui a sollevare il problema più di un anno fa, sollecitando il sindaco a verificare ed approfondire e poi riferire in aula.

Ma proprio questo denuncia il livello di superficialità imperante nel mondo politico villese, perché dopo l’ingiustificata risposta del sindaco che ebbe bisogno di mesi per approfondire, si scoprì subito che quella risposta era vaga, inconsistente ed elusiva.

severa opposizione?
severa opposizione?

Tuttavia il PD si ritenne soddisfatto di quella risposta, senza approfondire, senza verificare che quei dati erano errati e fuorvianti e che il mantenimento invita del Giudice di Pace non avrebbe provocato sconquassi nel bilancio comunale, pur mantenendo in vita un presidio capace di generare ricchezza.

Di cosa si duole, oggi, il consigliere CRIMI, proprio non si comprende.

Comprendiamo perfettamente che queste nostre affermazioni provocheranno le solite asperrime reazioni di parte, che altro non sono se non vuote prese di posizione corporativistiche, dentro un sistema che la gente da tempo definisce “casta”.

Casomai è la città a doversi rammaricare di aver perso un altro, l’ennesimo, pezzo di ricchezza e presidio di garanzia, per colpa della propria classe politica che invece di sforzarsi di colmare il distacco dal mondo reale, ne accentua i caratteri, ponendosi contro i cittadini.

tares7_800_800_800_800-400x215La vicenda TARES né è l’esempio lampante, con una amministrazione che invece di dialogare con la città, ammettendo gli errori, usa giustificazioni inattendibili e si scaglia contro i cittadini, nel silenzio di una minoranza capace solo di annunciare crociate.

E’ vero, noi non siamo infallibili, ma pur guardandoci attorno non vediamo “statisti” e grandi uomini politici che abbiano la capacità di confutare le tesi e le segnalazioni di cui ci siamo sempre assunti la responsabilità. E, al contrario di altri, a destra come a sinistra, non usiamo la delazione come “programma di governo” ma fatti. Che come tali sono soggetti ad essere smentiti, sempre che qualcuno abbia argomenti per farlo.

cosa nasconde?
l’ex centro commerciale “La Perla dello Stretto”

Siamo, oggettivamente, di fronte ad una classe politica (elevata a sistema) che sta depauperando ogni ricchezza, smantellando i servizi, violentando la città e che mira a perpetuarsi.

Oggi c’è la parte più responsabile della città che si chiede se abbia ancora senso rimanere e continuare a considerare questa una battaglia civile e doverosa, oppure prendere atto che “fuori” c’è un mondo di opportunità, per figli e nipoti, diverse e migliori dalla prospettiva di dover pietire, a fenomeni da baraccone travestiti da politicanti, un “loculo” dentro qualche “centro commerciale”.

Perché, in fondo, l’aridità mentale della politica locale, ha questa visione strategica di prospettiva e questo riserva allo sviluppo della città.

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