Il parcheggio di via Mazzini sparisce inghiottito dagli amministratori

Sparito da ogni pensiero dell’amministrazione il parcheggio nelle adiacenze di via Mazzini, nato per ospitare le auto dei pendolari ma che, il giovedì, si sarebbe trasformato in mercato settimanale dando così respiro al quartiere Immacolata, finalmente restituito ai residenti, mentre i mercatali avrebbero trovato un posto nel cuore della città ed ai pendolari abbandonare la pratica dei parcheggi selvaggi.

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L’dea, del 2003, nel 2007 venne deliberata in Consiglio Comunale in progetto definitivo con annesso quadro economico e dichiarata la pubblica utilità. Il pressing, tuttavia, non si fermò: il Ministro dei Trasporti dell’epoca, Alessandro Bianchi, con una nota inviata al Prefetto e al Sindaco, autorizzò l’utilizzo dei fondi disponibili del Decreto Emergenza Ambientale che specificavano la possibilità di utilizzo di risorse economiche per la riqualificazione del centro urbano. Tanto più che questa riqualificazione riguardava espressamente temi attinenti il trasporto.

L’AMMINISTRAZIONE LA VALLE

Dal 2007 al 2010 tutto restò immobile, fino all’avvento di La Valle che, grazie al suo Staff, ritenne che la città meritava di più e di meglio. Sicchè venne ideato un “sistema di sosta”, anche sulla base delle indicazioni fornite nello Studio sulla Mobilità che indicava la necessità di almeno 600 posti auto. Venne quindi ideata una “rete di sosta” e pensato un sistema di parcheggio con display dislocati sulle maggiori vie di accesso alla città, che avrebbero indicato agli utendi la disponibilità e la collocazione dei parcheggi disponibili. Gli stessi consulenti scientifici ironizzarono sulla cosa, affermando che si sarebbe voluta ricreare la Svizzera.

L’idea era tutt’altro che peregrina e la regolamentazione della sosta sarebbe stata preceduta da una ricognizione, per verificare quanti, alla luce della “legge Tognoli” che obbliga le imprese edili a garantire il posto auto per ogni appartamento alienato ma che, con ogni probabilità, tali box venivano, almeno in parte, trasformati in magazzini. La ricognizione avrebbe consentito all’Ente di recuperare, quanto meno, le somme per il cambio di destinazione d’uso.

LE ACQUISIZIONI DI MESSINA

Fu per volontà del sindaco Antonio Messina che, finalmente, si diede seguito agli espropri delle aree di via Mazzini, finalmente acquisite al patrimonio Comunale. E che, da un costo di circa 772 mila euro, riducevano la spesa per la realizzazione del parcheggio a circa 344 mila euro circa, al lordo dei ribassi di almeno il 20% che solitamente riguardano gli appalti.

Il parcheggio poteva quindi essere realizzato ma questa volta l’intoppo pare sia venuto dagli Uffici Comunali che ostacolarono la realizzazione di un’area strategica per la città, vicino agli imbarchi, vicino la stazione, a ridosso dell’autostrada. Un primo tassello che avrebbe poi consentitoi di trattare, con tutte le Compagnie di trasporti, il biglietto unico. Ma il sindaco Antonio Messina stava per essere investito dall’inchiesta “BandaFalò” che lo porterà alla sospensione prima e, scientemente organizzato, anche allo scioglimento della sua amministrazione.

PARCHEGGI A PAGAMENTO PER FARE CASSA

Le aree sono ormai comunali ma la sindaca FF fa in modo di perdere le somme del Decreto Emergenza che, dopo l’intervento di Italia dei Valori e dell’Avvocato Angela Marciano, ottengono una proroga di un anno dal Ministro Del Rio. Eppure l’amministrazione rimane inerme, facendo sfumare anche questa nuova opportunità.

il sistema di sosta

Il tempo di prendere possesso dell’Assessorato e Morgante, risibilmente, annuncia “Urbi et Orbi” che la Caronte, che nel frattempo stava procedendo ad una rimodulazione del piazzale antistante l’uscita autostradale, sarebbe stata disponibile a realizzare, udite udite, ben 30 parcheggi nell’area di via Mazzini. Ma questa è un’altra storia che occorrerà raccontare con dovizia di particolari.

Nell’immobilismo totale, intanto, sfuma anche la data del 31 dicenmbre 2018 concessa dal Ministro Del Rio e i fondi risultano, al momento, perenti. Segno, questo, della volontà consapevole di voler fare soffrire a questa città le pene dell’inferno. Ma la città è lo specchio di quello che si è scelta per essere amministrata. Con buona pace di tutti i parenti delle vittime dell’inquinamento, del caos da traffico, dei pendolari. E anche dei Mercatali!

Dei 600 nuovi parcheggi resta il ricordo, mentre Sindaco ed Assessore sono già da tempo impegnati a regalare alla città un’altra sorpresa: i parcheggi a pagamento che, sul solco già delineato dal Commissario Saladino, serviranno esclusivamente a battere cassa. E la cosa diventa ancora più singolare dal momento che Morgante, già nel 2014, insieme ad altri, aveva impugnato la delibera che puntava all’introduzione della sosta a pagamento. Un bel segnale di coerenza per la città che li ha scelti!

https://benvenutiasud.altervista.org/blog/villa-san-giovanni-sosta-pagamento-ricorso-tar/

https://benvenutiasud.altervista.org/blog/villa-san-giovanni-ricorso-ztl-sosta-pagamento-comune-ragione-ricorrenti/

20/05/2019
antonio morabito
Resp. IDV Cittadino

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