CONSIGLIO COMUNALE, FENOMENI DA BARACCONE ORMAI ALLE COMICHE FINALI

C’è chi, dentro il Consiglio Comunale, è convinto che sia sufficiente spararla grossa per distrarre l’opinine pubblica dai veri problemi di bilancio, cercando di ingraziarsi il padrone ma finendo per fare la figura mediocre del giullare con titolo accademico al seguito, senza tuttavia raggiungere l’obiettivo

Sicchè le goffe e risibili affermazioni del Consigliere Morgante, risentito per essere stato, a suo tempo, allontanato a causa dell’adesione all’associazione “Officina Calabria”, che l’inchiesta “Ghota” ha poi ritenuto orbitante nella galassia dell’avv. Paolo Romeo, non lo esimono dall’obbligo morale e dal dovere istituzionale di affrontare i temi con serietà, diligenza e perizia e cercando di esercitare la pur labile memoria sulla questione “Ecopass” che per anni ha evitato il rischio dissesto per la città.

Il Primo tagliando dell’Ecopass

LA CITTA’ DELLE AMNESIE

Morgante fa finta di non ricordare che nel 2010, egli fu incaricato, insieme al Capogruppo PD, Totò Calabrò, di illustrare il provvedimento alla stampa. Prima che venisse presentato in Consiglio Comunale dove veniva dato indirizzo alla Giunta di procedere con l’introduzione della tariffa, che per comodità chiamiamo Ecopass. Una volta ricordato questo, basterà un ulteriore sforzo per rammentare che nessuno dei programmi amministrativi prevedeva un simile provvedimento e che, tale iniziativa, come lapalissianamente emerge anche dal video di quel consiglio comunale (da guardare), ha un nome ed un cognome che, per lealtà nei confronti dell’alleato PD, non fu, come veniva chiesto, consegnato al sindaco dell’epoca, Rocco La Valle e quindi a Siclari che di questi era assessore.

Dietro quella proposta, Morgante fa finta di non capirlo, oltre al lavoro immane, fatto con passione e la raccolta di dati e atti confluiti nel provvedimento finale, ci sono 50 anni di richieste disattese da parte della città. E prima ancora di ogni altra cosa, egli dovrebbe comprendere le ragioni delle vittime dell’inquinamento e dei loro parenti e chiedere scusa per questa uscita incomprensibile.

Il provvedimento, allora adottato e che peraltro è già passato indenne dal TAR, è costruito col metodo della condivisione e della concertazione con il mondo dell’Autotrasporto e con la consulenza scientifica di docenti di ingegneria del trasporto di fama internazionale e forse proprio per questo fa tanta paura da indurre Siclari a non dare seguito al provvedimento. Un lavoro che dopo l’approvazione in Consiglio proseguì procurando, gratuitamente, lo studio sulla mobilità che venne sprecato, sempre dall’Amministrazione di cui Siclari era parte e che per questo non seppe trasformarlo in Piano Urbano del Traffico. Lo stesso Siclari che si mise di traverso, per via dei suoi supermercati che già segnalavano un pesante conflitto d’interessi, nel momento in cui dalla poesia occorreva passare alla prosa e introdurre il divieto di transito per i mezzi pesanti in città.

I NOSTRI CONSULENTI NON LO SANNO FARE

Quella delibera rimase tuttavia un mero indirizzo cui la Giunta non diede mai seguito, mentre al contrario, l’accordo siglato con la città di Messina, che nulla ha a che vedere con l’Ecopass, è fondato sull’art. 15 della L.241/90 e che, senza bisogno dell’intervento di alcuno, salvaguardava il Comune Villese da eventuali procedure di rivalsa e lo ha salvaguardato, in tutti questi anni, anche sotto il profilo della tenuta del bilancio. Comunque la si guardi, dunque, emergono i lati positivi che solo pesantissime invidie e forse anche qualcosa di più gretto e misero, si nasconde dietro le risibili e aspre critiche di Siclari e Morgante.

Su quest’ultimo provvedimento, inoltre, va ricordato che il Comune era pronto a firmare un accordo al ribasso, questo si a rischio TAR. E all’incontro decisivo presso il Comune messinese, presenti il sindaco Rocco La Valle, l’avv. Infantino e il sottoscritto, una volta che Buzzanca allontanò dalla stanza i suoi collaboratori, l’accordo venne firmato nelle forme e nei modi conosciuti, procurando alla città enormi benefici economici che pur vincolati, non apportarono alcun beneficio ambientale e strutturale. E ciò per totale, assoluta e incredibile incapacità delle diverse Giunte di cui Siclari è stato, nell’ordine, Assessore, Vice Sindaco e Sindaco.

Accordo che fu, inoltre, “copiato” e riproposto anche per la città di Reggio Calabria, città all’epoca nota per le sue profumatissime consulenze.

Dunque, l’attuale Giunta Municipale, in testa Siclari e Morgante, non solo continua a dimostrare la propria totale incapacità di licenziare un provvedimento adottato, ben nove anni fa, dal Consiglio, ma mentre Siclari fornisce la prova di avere, sino ad oggi, beatamente dormito, Morgante ha dimostrato di essere un mediocre iracondo, livoroso e privo di materia cerebrale che gli consenta di ricordare. Adesso ci piacerebbe discutere con i loro mandanti!

18/05/2019

ITALIA DEI VALORI
ResponsabileCittadino
A. Morabito

   

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