Emergenza Rifiuti a Villa San Giovanni: oscure ambiguità tutte da chiarire

L’emergenza rifiuti a Villa San Giovanni e la Raccolta Indifferenziata

E’ domenica mattina e la città si è svegliata scoprendo dalla stampa che già da più di un anno realizza la raccolta differenziata, anche se non se ne era mai accorta. E c’è di più, perché come raccontano Sindaco e Assessore alle Tasse, tutto questo è avvenuto all’insaputa di tutti, persino della stessa società cui è affidato l’appalto dei rifiuti.

vi spiego la raccolta differenziata

Un vero e proprio miracolo di cui vanno fieri gli amministratori, pur non dichiarandosi totalmente soddisfatti, per il risultato conseguito inferiore alle aspettative.

Una bugia bella e buona, quella che Rocco La Valle e Messina tentano di propinare alla città, dietro la quale si nascondono responsabilità clamorose, intrecci perversi, omessi controlli, inadempienze contrattuali che i cittadini hanno pagato a caro prezzo, con tariffe insostenibili ed una ostilità dell’Ente, tale da essersi trasformata in scontro aperto con la città.

La verità è quella dei fatti

Il 29 ottobre 2010 (nelle more della stipula del contratto) il Comune di Villa San Giovanni affidava alla società AVR spa, il servizio di Gestione integrata dei rifiuti urbani, per la somma di quasi 4 milioni di euro.

Ancora sulla Raccolta differenziata

Per obblighi normativi, la “gestione integrata”, come espressamente ricorda il “capitolato d’oneri”, riguarda prima di tutto la raccolta differenziata, tanto che l’appalto prevedeva un punteggio premiale per chi avesse presentato un’offerta migliorativa sul tema della differenziata. Obbligo contrattuale che avrebbe dovuto portare l’AVR spa a far raggiungere, al 31/12/2013, una quota di raccolta differenziata almeno pari al 35%.

A descrivere il servizio, l’art. 36 del capitolato: carta, cartone, plastica, alluminio, acciaio (multimateriale) e vetro. E per ognuna delle categorie sarebbero stati distribuiti sacchetti di diversa capienza (famiglie/imprese): bianchi o trasparenti per la carta; blu per plastica ecc; verde per il vetro e così via.

io pure

io pure

Tutto materiale che i cittadini non hanno mai ricevuto a dimostrazione che la raccolta differenziata non è mai stata avviata e questo basterebbe a dimostrare come Sindaco e Assessore alle Tasse, questa mattina e ancora una volta si stiano prendendo gioco della città.

La notizia è però anche un’altra! Dopo il “battage” mediatico di Benvenuti al Sud ed a tempo scaduto, l’amministrazione è stata costretta a chiamare l’AVR spa alle proprie responsabilità ed a farle pagare le penali previste, dimenticando che l’aver omesso i dovuti controlli pone gli stessi amministratori in una condizione estremamente precaria sotto il profilo delle responsabilità penali e contabili.

Gravi violazioni di legge e contrattuali

Sotto il profilo delle responsabilità la posizione del Sindaco Rocco La Valle e Messina ma anche dell’Ufficio Tecnico di Villa San Giovanni è estremamente delicata e meritevole di essere accertata dalla Procura della Repubblica, ordinaria e contabile.

Con l’assunzione anticipata del servizio, infatti, AVR spa si assumeva l’onere dello svolgimento della prestazione nel rispetto della normativa vigente, avendo attestato la propria “capacità tecnica” (proprietà dei mezzi e delle strutture) e, tuttavia, sin dai primi atti, AVR spa per il trasporto dei rifiuti si avvale di altre due società “ECO.F.A.L. snc e BM Service srl, due società note perché riconducibili più o meno direttamente al Sindaco Rocco La Valle ed alla sua famiglia.

Il fatto non è grave ma gravissimo, perché apre scenari inquietanti: l’AVR spa non aveva i mezzi per trasportare i rifiuti, oppure ha inteso favorire le due società legate a La Valle?

Una domanda cui dovranno fornire risposte non solo gli inquirenti ma anche amministratori su cui gravava il dovere di controllo, come l’Assessore Messina e gli stessi Consiglieri Comunali del PD, il cui partito, sin dall’estate scorsa era perfettamente consapevole delle vicende.

Rifiuti: I costi ai cittadini

misera differenziata

Questi sono solo alcuni degli aspetti più scabrosi che emergono. Altri, già noti, emergeranno a breve, mentre l’amministrazione comunale appare ormai come un animale braccato, che tenta di sopravvivere correndo a nascondersi e provocando ulteriori danni.

L’ultima, in ordine di tempo, proprio la delibera “indecifrabile” che oggi La Valle e Messina tentano di spiegare sulla stampa, a dimostrazione della grande ambiguità che da quella delibera traspare.

Delibera il cui “cappello” è: vista la relazione dell’Assessore alle Tasse, Antonio MESSINA……relazione che però non viene né allegata né trascritta, a dimostrazione di una precisa volontà di nascondere qualcosa. Tanto i cittadini non andranno a cercare.

L'Assessore alle Tasse

L’Assessore alle Tasse

Invece no! C’è chi cerca e trova. E trova che dietro quelle frasi da “servizi segreti bulgari” c’è un altro inganno. La Giunta di Villa San Giovanni da indirizzo agli uffici per la realizzazione di aree ecologiche e di eco punti attraverso lo sfruttamento di tecnologie avanzate e bla bla bla.

Tradotto vuol dire che hanno già individuato un’azienda, per essere più precisi un franchising e chiedono agli Uffici di ingarbugliare le carte per evitare di doversi affidare al mercato attraverso una gara d’appalto. E se non è vero che presentino l’ennesima inutile querela.

L’azienda o, meglio, il franchisor (la casa madre) è la Garby che attraverso i suoi concessionari installa dei “mini compattatori”.

Di quale “differenziata” si occupala “Garby” è spiegato sul proprio sito: plastica, alluminio, vetro…tutto materiale la cui raccolta differenziata avrebbe dovuto già da più di un anno essere raccolto dall’AVR ma invece di pretendere l’adempimento contrattuale, l’amministrazione comunale, ormai incastrata dentro i propri interessi, cerca rifugio. E scorciatoie illegittime.

Già, illegittime, perché anche la provincia di Reggio Calabria ha un progetto analogo ma, guarda caso, il bando di gara è disponibile per tutti sul sito istituzionale, non in una delibera contorta che sindaco e vice hanno dovuto spiegare, senza spiegare nulla.

Allora a beffa si aggiunge beffa per i cittadini che non hanno ancora smaltito il danno della TARES, la cui legge istitutiva prevedeva l’obbligo di uno sconto per le famiglie che avessero “differenziato” e che La Valle e Messina avevano pure previsto nel regolamento ma che avevano reso impraticabile, non realizzando le isole ecologiche e i centri di raccolta.

Ora invece si? E come mai? C’entra qualcosa il concessionario Garby?

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