AREA DELLO STRETTO: SCIUPATA UNA OCCASIONE CON IL PRESIDENTE DI RFI

Dario LoBosco, Presidente RFI
Dario LoBosco, Presidente RFI

Il portale dell’Europa verso il Mediterraneo ridotto ad interventi di ordinaria manutenzione che avrebbero potuto benissimo essere oggetto di una interlocuzione con le strutture territoriali di RFI senza sciupare l’importante occasione offerta dal presidente di RFI, Dario Lo Bosco, il quale, evidentemente, si aspettava importanti indicazioni per lo sviluppo del traffico merci e passeggeri, non solo nelle relazioni con la vicina Messina ma con tutto il Mediterraneo.

Al netto di passerelle e cordialità, infatti, l’esito dell’incontro di ieri ha regalato alla cronaca striminzite

il resoconto di "Gazzetta"
Area dello stretto: il resoconto di “Gazzetta”

e insignificanti proposte ma, anche, una classe politica impreparata e inadeguata ad affrontare una sfida senza precedenti, la cui vittoria trasformerebbe il volto, soprattutto sociale, di una provincia ormai al collasso in termini di livelli occupazionali e senza per questo pregiudicare e, anzi, rilanciando lo sfruttamento delle risorse turistiche del territorio.

Ora anche le frange di supporters più estreme dovranno ammettere che siamo di fronte ad un quadro politico territoriale privo di una visione strategica e incapace di immaginare un futuro di sviluppo per l’Area dello Stretto e per quel “Distretto dei Trasporti e della Logistica”, sul quale da tempo stiamo lavorando con atti concreti, per costruire un percorso condiviso con altre forze politiche e sociali.

parte dello scalo ferroviario inutilizzato
Villa San Giovanni: parte dello scalo ferroviario inutilizzato

Una proposta organica e complessiva che è già immediatamente percepibile e che si prospetta come un riavvio, su un livello molto più evoluto e concreto, di quello che ha rappresentato il nodo di traffico merci progressivamente smantellato dalle ferrovie ma su un livello che può abbracciare l’intero mediterraneo, non solamente la Sicilia e che, soprattutto, sia complementare e in perfetta simbiosi con il Porto di Gioia Tauro.

Ancora una volta, invece, i personalismi e gli egoismi di una classe politica cresciuta all’ombra del clientelismo, ha dimostrato di non essere in grado di cogliere le opportunità, di ascoltare le Comunità, di trasformare le istanze della società e le vocazioni territoriali in progetti reali, in grado di “traghettare” queste realtà territoriali marginali e depresse verso orizzonti di modernità e sviluppo.

il Ministro Carlo Trigilia
il Ministro Carlo Trigilia

Ciò che emerge dall’importante occasione mancata alla presenza del presidente Lo Bosco, è un grave vuoto di proposta politico-amministrativa e il rifiuto di cogliere i segnali e le tante indicazioni che in questi mesi e in questi anni sono venute dal mondo accademico, da quello produttivo e dalle frange più attente della società reggina che, evidentemente, adesso dovranno cominciare a far da sole.

Mai, come in questa occasione, tornano a risuonare forti le affermazioni del Ministro per la Coesione Territoriale, Carlo Trigilia, che a margine della presentazione del rapporto SVIMEZ sullo stato di salute dell’economia del Sud, aveva affermato come il Mezzogiorno paghi il prezzo della “debolezza di capacità” della propria classe politica dirigente.

 Villa San Giovanni, 19/02/2014

                                                                                                         Il Portavoce
Rocco Caridi

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