Villa San Giovanni – Ufficiale: l’inciucio tra PD e NCD corre sull’antenna

multiripetitore
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Non sono le interviste a personaggi immaginari che danno il senso del trasversalismo tra maggioranza e PD, tenuto in incubazione in questi anni ma che oggi abbandona il modello carsico per ufficializzarsi al grande pubblico in tutta la sua bassezza.

Piuttosto, quello che ha reso evidente l’inciucio, è stata la vicenda dell’autorizzazione all’installazione di una antenna di telefonia a Piale. E, prima ancora, l’iniziativa bipartisan che ha portato all’approvazione di un regolamento truffa sull’elettrosmog.

Dietro quella iniziativa, infatti, si nasconde un “regolamento di conti” tutto interno alla maggioranza e che vede La Valle contro l’ing. Morabito e il PD Ciccone a far da spalla. A La Valle, naturalmente.

Lo Smemorato PD

Una seduta del Consiglio Comunale :)
Una seduta del Consiglio Comunale 🙂

Quanto accaduto in consiglio, sollevato da Ciccone, infatti, è solo la manifestazione “conto terzi” di una guerra guerreggiata all’interno della maggioranza e iniziata col tentativo, illegittimo prima che irrituale, di far rivivere una sorta di “Commissione Edilizia” che faccia da “cane da guardia” all’ing. Morabito, oggi inviso a La Valle.

La pantomima in consiglio comunale è solo un atto dello scontro tra il capo dell’Ufficio Tecnico e La Valle al quale, se ci fosse una opposizione, ricorderebbe che ad inizio del suo mandato, il sindaco, si oppose all’introduzione dell’incompatibilità tra funzione politica e l’attività di dipendente comunale. E che, in particolare, La Valle si fece “garante” del corretto svolgimento delle attività proprio dell’ing. Morabito e che se oggi non gli va più bene, dovrebbe essere consequenziale e, quantomeno, ammettere che anche su questo tema ha fallito!

Ma qui subentra un’altra ambiguità: La Valle è espressione di una minoranza degli elettori, inferiore al 35% (molti non lo ricordano il dettaglio), eletto grazie ad una lista terza, “Villa Democratica”, capeggiata da Melito ma che vedeva candidato (poi eletto) anche Ciccone.

Ecco, se c’è una convinzione che ci accompagna, nonostante quanto accaduto nel 2009, è che Melito sia una persona perbene.

Il regolamento truffa

Ci ho pensato io
Ci ho pensato io

Sarà un caso, ma proprio da Ciccone è partita la bordata contro l’Ufficio Tecnico, cui si è immediatamente unito La Valle, nell’ormai consueto gioco delle parti.

Cosa abbiano, i due (La Valle e Ciccone), da recriminare non si capisce. Tanto più che contrariamente alla propaganda, dovrebbero prima spiegare alla città (e a Piale innanzitutto) che il consiglio comunale non ha mai approvato un regolamento sull’elettrosmog ma solo sulle antenne di telefonia.

I due geni della scienza amministrativa, infatti, sanno bene che il regolamento approvato dal consiglio comunale è stato tratto da una bozza depositata, sin dal 2008, presso la Commissione Affari Generali del Comune e redatta dal Gruppo Consiliare “PrimaVera Alternativa”.

Il testo base, sulle telecomunicazioni, è stato da loro modificato e ridotto ai soli impianti di telefonia mobile, sicché chiunque potrà installare qualsiasi altro tipo di impianto che genera elettrosmog (radar, antenne radioamatori, ripetitori wi-fi ecc ecc).

Altra cosa che non dicono, i due, è che se il presupposto dell’adozione del regolamento sono stati i danni prodotti alla salute dall’elettrosmog, non si comprende perché, dal testo originario, hanno espunto l’obbligo dei gestori di telefonia, entro 12 mesi dall’adozione del provvedimento, di delocalizzare gli impianti che risultassero incompatibili.

Cioè: se oggi ci sono 5 antenne a Piale che hanno fatto danni alla salute, col provvedimento approvato non si potrà installare la sesta, ma quelle 5 possono continuare tranquillamente a far danni. Bravi!

Don Chisciotte e Sancho Panza

nemmeno quelli di Lavalle e Messina
Sindaco Don Chisciotte

La Valle, dunque, ha solo preso in giro la città. E pure lo stesso Comitato Borgo di Piale che, sul proprio sito, continua a segnalare postazioni e antenne di cui nessuno potrà mai occuparsi. Eppure la fanno passare come un’operazione storica!

Discorso diverso per Ciccone, il quale, invece, non ha fatto nulla nemmeno da assessore all’ambiente, per oltre un anno, della “Giunta Melito”. E del quale non si ricorda un solo atto diretto a tutelare l’ambiente e, ancor più, per mettere in funzione quelle centraline che, poste in esercizio nel 2005, non hanno mai funzionato pur essendo costate oltre mezzo milione di euro. Stupisce, quindi, questo rigurgito ambientalista.

Stupore mitigato dal fatto che il testo base del regolamento introduceva il cosiddetto “Gruppo di Valutazione”, formato oltre che da esponenti istituzionali, anche da esponenti delle associazioni ambientaliste regolarmente costituite.

La logica di questa introduzione rispondeva al principio di partecipazione e informazione sui temi ambientali, introdotta dal legislatore del 1986 che istituiva il Ministero dell’Ambiente.

Nel testo approvato, oltre alle associazioni ambientaliste, invece, viene previsto anche un rappresentante delle associazioni cittadine “attive sulla materia” (?).

Una previsione che sembra tagliata apposta per il comitato “Borgo di Piale”, non perché sia attivo sulla materia ma perché, Pietro IDONE, veniva indicato dal consiglio comunale, in violazione dello stesso regolamento, che vuole il componente esterno “designato” dalle altre associazioni.

Un dettaglio che attiene al rispetto dei principi di legalità, coerentemente derogabili da un consiglio comunale ridotto a spettro di una istituzione democratica ma che accontenta il “viceré” di Piale, forte dei suoi 89 consensi.

Il pozzo ripudiato

Ufficio Tecnico
Ufficio Tecnico

Non siamo, certamente, tra i supporter dell’ing. Morabito, il quale è stato chiamato processualmente a rispondere per questioni da noi segnalate in Procura. E tuttavia non siamo nemmeno così imbecilli da non capire l’evidenza di una intesa tra La Valle e, quanto meno, una parte del Partito Democratico e che ha radici, oltre che lontane, anche profonde.

D’altro canto è patrimonio comune che da quel “pozzo”, quello dell’ing.Morabito, siano passati e si siano abbeverati tutti gli odierni protagonisti, sia del PD che del NCD, i quali non possono ora farci credere che una antenna, il cui gestore ricorrerà e vincerá al TAR ed al Consiglio di Stato, possa essere la scriminante sulla validità o meno di un Dirigente, osannato da La Valle per 4 anni e da Ciccone prima, dopo e durante.

Più realisticamente, la realtà sembra invece indicare un già chiaro e consolidato percorso di alleanze che ora, in vista delle amministrative, sta solo tentando di mettere la testa fuori. E non è una bella visione.

Elettori e simpatizzanti del PD sono avvisati

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