Villa in attesa del centro vaccinale

PASS VACCINALE BOCCIATO DAL GARANTE E VILLA ATTENDE IL CENTRO VACCINALE

Arriva il passaporto vaccinale con il consenso dei Ministri interessati ma è subito caos. E puntuale come un orologio svizzero, nella serata di ieri arriva anche il primo “stop” del Garante della Privacy che contesta l’iniziativa e avverte il Governo che il provvedimento non solo anticipa, in violazione delle norme europpe, il più generale provvedimento che l’UE dovrebbe adottare a far data dal 1° giugno e che tale iniziativa viola il presupposto fondamentale della previa consultazione del Garante ma anche che il provvedimento in sé stesso costituisce una violazione del GDPR.

Sembra arrabbiato e non poco il Garante del Trattamento dei Dati che ha, di fatto, sancito lo stop all’iniziativa del Governo e rammenta come la preventiva consultazione dell’Autorità non ha mai costituito motivo di ritardo nella predisposizione di atti legislativi che, per legge, prevedono la consultazione dell’Autorità. Ma c’è di più, perchè la regolamentazione prevista dal Governo va ben oltre le previsioni dell’UE che non intende subordinare la libertà di circolazione delle persone nemmeno per ragioni di sanità.

Il provvedimento che l’UE si accinge ad adottare (e che deve entrare in vigore nella stessa data per tutta Europa) – come ha dichiarato l Commissario Ue al mercato interno, Thierry Breton – non è un provvedimento obbligatorio, semmai può velocizzare i vincoli agli spostamenti ma non può e non prevede sanzioni. La montagna ha, dunque, partorito un aborto di topolino.

Conte, Draghi, Figliuolo

Ha, ma solo in parte, ragione chi dice che la sostituzione di Conte con Draghi è stata un’operazione delle lobbie e non dettata dalla incapacità del Governo Conte di affrontare i problemi del Paese in piena pandemia. E infatti Draghi è stato scelto dalla nomenklatura europea solo per gestire le risorse del Recovery Fund non per affrontare i problemi pandemici. Tanto più che Draghi è stato scelto una volta realizzati i vaccini e quando la maggior parte del mondo che conta si avviava verso il Piano di Vaccinazione.

Purtroppo, chi aveva scelto Draghi, non aveva fatto i conti con l’incapacità dei burocrati dl Belpaese che, già al 27 dicembre 2000, data in cui è stato consegnato il primo stock di vaccino (con tanto di diretta a reti unificate) avrebbe già dovuto avere un Piano Vaccinale Nazionale con relativa organizzazione logistica e quindi consentire alla politica di concentrarsi sul Recovery per garantire una ripartenza nazionale.

Incapacità segnata dalla sostituzione del Commissario Arcuri con il Generale Figliuolo, quest’ultimo, per carità, fiore all’occhiello degli uomini con le stellette ma incapace di fornire le risposte che solo un manager di dimostrata capacità (es di AMAZON, APPLE, ALIBABA ecc.) sarebbe stato in grado di fornire. Sicchè oggi siamo alle comiche.

Il Centro Vaccinale di Villa

Certo a livello regionale e locale, non era necessario ricorrere a manager di colossi tipo Amazon, poichè anche un bambino della Scuola dell’infanzia ci sarebbe arrivato a capire che più centri vaccinali si creano, prima è possibile tornare alla normalità, mentre ancora qui siamo nell’incertezza totale e, proprio oggi, 24 aprile, il signor nessuno, suo malgrado reggente della Presidenza della Regione Calabria, ha annunciato urbi et orbi come sia necessario vaccinare tutti gli ottantenni. Ottantenni? Ma non si vergogna? A distanza di quattro mesi siamo ancora in questa condizione?

In questa ridente città che si affaccia sullo Stretto, invece, siamo ancora alla richiesta di autorizzazione all’apertura di un Centro Vaccinale che vede l’ASP riluttante, ostile, di traverso. Come d’altronde lo è a Reggio Calabria dove il Direttore di un Laboratorio privato, il Dott. Lamberti Castronuovo, da almeno due mesi si sgola, inutilmente, per dare la disponibilità di molti laboratori a procedere GRATUITAMENTE alle vaccinazioni massive.

Questa ostilità dell’ASP, fossi il sindaco, la supererei in tre, dico tre, minuti (come d’altronde avrei fatto per tutte le questioni aperte dal 2013 con la stessa ASP) facendo convocare dal Prefetto il Commissario o i Commissari che gestiscono le sorti dell’ASP reggina e in quella sede chiederei (e da tempo avrei chiesto) il risarcimento del danno per violazione contrattuale stipulata, ai sensi dell’art. 15 L.241/90 il 15 aprile 2011 (clicca per vedere la convenzione).

Tutto questo non restando su una nuvola a contemplare ma già da tempo, per garantire i miei cittadini prima, dopo e durante la pandemia. Sapete dire perchè non è stato fatto e perchè mai nessuno ha appoggiato l’iniziativa di questa testata avanzata già ad aprile 2013?

• La Valle revochi la convenzione e citi l’ASP per danni 13 aprile 2013 (clicca per leggere l’articolo)

24/04/2021

antonio morabito

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