ASP SILENTE E POLITICA MUTA. LA PALLA AL SEGRETARIO

L’Azienda Sanitaria di via Belluccio

Così, di fronte a 10 anni di silenzi da parte dell’Azienda Sanitaria Provinciale e di una politica muta per via di interessi vari (ma guai a dirlo perchè tutti sono pronti a giurare la loro estraneità), non è rimasto altro che rivolgersi invocare le norme di legge, sperando che mettere i soldi in tasca ai pubblici amministratori possa servire a qualcosa.

Reca, infatti il protocollo 12090 del 29-04-2021 la nota con la quale viene investito del tema il Segretario Comunale il quale, analizzata la vicenda, controllate le carte e verificata la veridicità della notizia, non potrà far altro, a sua volta, che investire del problema la Procura Regionale della Corte dei Conti, per l’evidente danno all’erario causato dall’inerzia dell’ASP, per quanto attiene non solo la mancata attivazione dei servizi sanitari ma, soprattutto, la politica locale e l’ASP medesima per il danno all’Erario provocato dalla loro inerzia.

Peraltro, in questi anni e soprattutto negli ultimi due, è emersa da parte dell’ASP la violazione di quel principio di leale collaborazione che deve esistere tra Enti.

E’ QUI LA FESTA

Era il 5 aprile del 2011 quando il Direttore Generale dell’ASP, Rosanna SQUILLACIOTI e il sindaco Rocco LA VALLE, sottoscrivevano un accordo, ai sensi dell’art. 15 della L.241/90. Accordo complicato dal fatto che i locali di via Belluccio erano stati appena ristrutturati per essere adibiti a Centro COM della Protezione Civile. Ma un importante accordo come questo non poteva essere impedito da lacci e lacciuli burocratici, sicchè il Centro COM venne in fretta trasferito nell’inadeguata sede della Scuola Primaria di Ferrito.

lo storico accordo violato

BANDO ALLE CHIACCHIERE

L’accordo violato dall’ASP, per espressa previsione dell’art. 11, commi 2 e 3 della stessa L 241/90, cui il citato art. 15 rimanda espressamente, dovendosi ad essi applicare i princìpi del codice civile in materia di obbligazioni e contratti in quanto compatibili. Che tradotto vuol dire che l’ASP potrebbe essere condannata per violazione contrattuale ma che il Comune dovrebbe essere rifuso per causa dell’inerzia degli Amministratori e per avere allocato il Centro COM in una struttura inadeguata a norma del “Manuale Operativo” per la predisposizione dei Piani di Emergenza emanato dal Dipartimento Nazionale della Priciv.

Che la politica cittadina, d’altronde, abbia sempre fatto spallucce sulla vicenda, tentando di incassare le royalties, è dimosttrato dal Consiglio Comunale del 14 novembre 2019, quando l’intero Consiglio, all’unanimiità, votava una mozione che altri non era se non una missiva inviata tramite pec nel 2015, all’ASP ed al Comitato dei Sindaci che, naturalmente, nemmeno si riunì!

E’ chiaro che nel 2011 gli Amministratori pensarono di apportare dei miglioramenti per la città ma è la loro successiva inerzia che pone dubbi sulla loro buona fede. Dubbi che potrebbero essere dissolti, in questa fase, ove vi fosse un’intesa veramente a fovore di questa città, a cominciare da FdI che vede tra le sue fila il Vice Sindaco dell’epoca, anch’esso presente alla stipula dell’accordo.

04/05/2021

antonio morabito

L’accordo con l’ASP del 2011 (clicca per leggerlo)

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