Variante di Cannitello, il Consiglio Comunale affoga nel disastro bipartisan


Una seduta del Consiglio Comunale
Una seduta del Consiglio Comunale

Il Consiglio Comunale di ieri ha definitivamente posto il sigillo sul decadimento politico-amministrativo in cui sta affogando la prima istituzione politica cittadina. E lo ha fatto celebrando, come si conviene, cioé nel peggiore dei modi, quello che è ormai diventato il simbolo dello scempio amministrativo, culturale ed istituzionale: la variante ferroviaria di Cannitello.

Tutto sembrava andasse per il verso giusto. Evidentemente, come in altre circostanze, le diplomazie, quelle della “realpolitik”, avevano già dato ampie rassicurazioni sul voto unanime di tutta l’Assemblea sulla mozione presentata dal  Nuovo Centrodestra. E d’altro canto, è stato anche ricordato che Ciccone e Sorrenti, già la seduta precedente, avevano manifestato la loro disponibilità.

Colpo di Teatro
Colpo di Teatro

A spiazzare tutti, invece, Natale Santoro che, con un intervento a sorpresa, ha demolito la “mozione unica”, rilevando le gravi responsabilità di La Valle e della sua maggioranza su tutta la vicenda della “Variante di Cannitello”.

Un intervento (che lo stesso Santoro ha poi ammesso essere stato tratto dal blog di  Benvenuti al Sud”) che ha squilibrato l’aula, tanto che dalle fila della maggioranza sono partiti mugugni e reazioni che ispiravano Santoro (Natale) ad una affermazione sibillina che faceva più o meno così: appartengo ad un partito in cui le opinioni diverse vengono rispettate.

Ciccone, Sorrenti e l’imbarazzo

il cognato di Calabrò
il cognato di Calabrò

L’intervento di Santoro (PD) fa saltare i piani (e i nervi) e costringe alcuni del Partito Democratico ad una brusca virata. Ed è evidente che, in questa settimana, le denunciate “rassicurazioni” di Ciccone e Sorrenti abbiano trovato una ferma opposizione dentro il PD.

Ciccone
Ciccone

Sorrenti, infatti, si difende rispetto al “favore” espresso sulla “mozione unica”; Ciccone, invece, in questo è più spregiudicato e per “riallineare” i suoi buoni rapporti con la maggioranza si spinge fino ad accusare l’ex Governatore, Agazio Loiero e l’ex Assessore, Demetrio Naccari, rei di avere espresso parere favorevole sulla Variante nel 2006 e dimostrando di non avere nemmeno capito cosa ci fosse scritto in tutti quei documenti che pure citava, uno ad uno.

Ma che vi fosse qualcosa di torvo, di oscuro, tra pezzi del PD e la maggioranza, lo dimostrano un paio di fatti indiscutibili: intanto che Calabrò e Melito, con la loro costante assenza, segnano l’insanabile frattura dentro il PD con il “nuovo che avanza”; in secondo luogo, il fatto che il PD non si sia presentato in aula con un proprio documento sulla Variante.

Insomma, ormai è chiaro che il PD villese ha davanti un problema che sta creando enorme imbarazzo, soprattutto tra i militanti storici del Partito Democratico e rischia di far naufragare qualsiasi progetto unitario a sinistra.

“io era tra color che son sospesi”

Crimi
Crimi

L’intuizione di Natale SANTORO svirgola i piani. Innervosice (e avvilisce) una maggioranza ormai alla deriva che da i numeri (33 circoli, soliti nomi) e che pare abbia promesso in dote (elettorale) a Scopelliti 800 voti per le europee. Ma disarticola anche le proprie fila.

A parte Sorrenti e Ciccone che ci fanno una figura pessima e che confermano di essere inguardabili, spicca l’intervento di Crimi, aitante politico provetto rimasto tale, che non sembra avere capito molto di quanto si stava consumando e che, come il Virgilio dantesco nell’Inferno, sembrava “tra color che son sospesi”.

Sicchè nella giostra delle inesattezze, nel deserto dell’intuizione, nel frantoio della verità, anche Crimi ha ritenuto di dover dire la sua. E nel difendere l’azione politica condotta dal suo gruppo (PD+L) confessa il plagio, la copia, il “furto” d’iniziativa politica e d’autore ai danni di “Benvenuti al Sud”.

“Non siete informati” – ha chiosato Crimi nella precaria aula del Consiglio – “il PD ha agito prima, tempestivamente. Matteo MAURI (Deputato PD) nel Dicembre 2013, su nostra sollecitazione ha depositato una interrogazione parlamentare. Ed è stato l’unico a fare una interrogazione sulla Variante di Cannitello”.

Apprezzabile, dunque, l’affermazione di Crimi, se non fosse, semplicemente, da una parte risibile e, dall’altra, clamorosamente contraria al vero. Intanto risibile perchè a Dicembre 2013 era giá trascorso un anno e mezzo da quando “Benvenuti al Sud” ha lanciato l’allarme sulla smobilitazione del cantiere; clamorosamente falsa perchè giá nella precedente Legislatura, esattamente il 9 ottobre 2012, sempre “Benvenuti al Sud” aveva fatto presentare al Deputato PD, Franco LARATTA, una interrogazione sulla Variante. E il 9 ottobre 2012 era solo 4 giorni dopo il “nulla osta”di La Valle alla rimozione del cantiere Eurolink.

Chissá se il Consigliere Crimi è ancora convinto della propria tempestivitá!

Quanto al plagio e alla mancanza di vero circa la “unicitá” (ma forse si riferiva ad una nota pizzeria reggina) della interrogazione fatta presentare al Deputato MAURI, sarebbe opportuno che si leggesse l’atto di sindacato ispettivo fatto presentare alla Deputata DIENI (M5S) da Benvenuti a Sud, così come al Consigliere Regionale del PD, NACCARI. Sempre da “Benvenuti al Sud”.

Giá, l’interrogazione di NACCARI. Come se Crimi non sapesse che l’interrogazione passata al Deputato MAURI sia la copia esatta, rigo per rigo, parola per parola, della interrogazione data a NACCARI da Benvenuti al Sud e che Crimi non può nemmeno osare intestarsi. (clicca per scaricare il resoconto stenografico del Consiglio Regionale)

Difficile opera di ricostruzione

L'allegra compagnia
L’allegra compagnia

La Valle è stato un disastro e di questo pare ne sia consapevole anch’egli. Con lui l’intera squadra che si è scelto, senza eccezione alcuna. E la “Variante” è solo l’emblema più visibile, il “mausoleo” di una stagione destinata a finire come il “Muro di Berlino” o la statua di “Stalin”. La grandiosa tomba dell’era La Valle .

A nulla servirá continuare a seminare un clima di odio e di paura, dopo avere devastato ogni angolo della città e applicato un sistema fiscale che non ha precedenti.

La Valle, Messina, Siclari &Co. questo lo sanno bene e sanno anche che la gente è molto meno imbecille di quanto loro credano e che sorrisi e ammiccamenti per strada o al bar non escludono sprezzanti giudizi privati e di coscienza nei loro confronti. Certo, al peggio non c’è mai fine ma questo vorrebbe dire consegnare definitivamente questa cittá ad un incubo dal quale non si rialzerá mai piû.

Altrettanto certo è che l’alternativa di Governo non si costruisce con l’inciucio e nemmeno con personaggi che non siano in grado di dare garanzia di affidabilitá e serietá nei comportamenti politico-amministrativi. E non è una questione di rinnovamento, perchè questa infelice parentesi istituzionale ha dimostrato che ci sono straordinari pensionati trentenni e giovanissimi settantenni che hanno ancora tanto da dire e da dare.

Il lavoro è duro ma entusiasmante: ridare una speranza alla città. Il PD è avvisato!

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