Stretto di Messina, cambia tutto ma non cambia niente. Gli utenti trattati da imbecilli smettono di ringraziare.

il mistero corre sul web
il mistero corre sul web

Metromare, clamoroso scoop. Rinvenuto il comunicato stampa emesso e pubblicato il 28 giugno scorso dalla società Navigazione Libera del Golfo ed immediatamente fatto sparire dal proprio sito istituzionale.

NLG aveva partecipato, e vinto, alla selezione indetta dal Ministero delle Infrastrutture per la proroga (?) del servizio di traghettamento veloce (ex Metromare) sullo Stretto di Messina ma aveva immediatamente rinunciato, annunciandolo con questo comunicato che però veniva presto rimosso dal sito istituzionale.

Un fatto anomalo, come anomalo è il contenuto del comunicato e come anomala sembra l’intera vicenda.

Nel 2010, con una Gara europea, il Ministero delle Infrastrutture bandiva il servizio di collegamento, con mezzi veloci, nelle tratte Reggio-Messina e Villa-Messina, in modo unitario. Servizio che veniva aggiudicato dal Consorzio “Metromare” (composto per il 40% da Bluferries del Gruppo RFI e per il 60% da Usticaline), per un importo di 10 mln di euro all’anno, per tre anni, che fanno 30 milioni di euro più circa altri 20 del costo dei biglietti.

Alla scadenza il Ministero delle Infrastrutture sonnecchia, sino a ridosso della scadenza, iquando si scopre che il Dicastero si era mosso per la proroga del servizio sino al 31 dicembre prossimo. Ma in realtà non si tratta di una proroga, perché la proroga avrebbe dovuto riguardare il servizio “unitario”. Invece questo viene “spacchettato”: una rotta Villa-Messina ed una Reggio-Messina.

Anche la difficoltà di reperire, presso il Ministero delle Infrastrutture, il bando, la manifestazione d’interesse o qualsiasi altra diavoleria si siano inventati, non contribuisce certo a fare chiarezza.

pendolari in attesa
pendolari in attesa

Tuttavia per la tratta Villa-Messina vengono presentate due offerte: Navigazione Libera del Golfo e  Bluferries ed è proprio la prima a presentare l’offerta più vantaggiosa, mentre per la tratta Reggio-Messina non viene presentata alcuna offerta.

Il 28 giugno, adun giornodall’avvio del servizio, la proprietà di NLG, la famiglia APONTE, proprietaria anche di MSC, annuncia che rinuncerà al contratto perché, spiega, “dipende dal fatto che non e’ stato purtroppo raggiunto l’accordo complessivo sulle condizioni del contratto con il ministero dei trasporti, data anche la particolare ristrettezza dei tempi a disposizione”.

Tra queste condizioni, previste dal contratto, il dover dimostrare la disponibilità, dalla data di avvio, nel porto di approdo, di strutture, di proprietà o in concessione, idoneamente attrezzate. In sostanza le biglietterie che, chi conosce le aree portuali, sa bene che a Villa S.G. sono di proprietà di RFI. E c’era bisogno di questa pantomima dell’Assessore luigi FEDELE e del sindaco  La Valle, su e giù per la Capitale, per affidare il servizio a Bluferries? Ed NLG non lo sapeva, prima di presentare l’offerta, di non avere le strutture idonee?

fedele affranto
fedele affranto

E Usticaline? No, non l’avevamo dimenticata. Di fronte ai Governi regionali di Sicilia e Calabria ed ai dirigenti del Ministero delle Infrastrutture, affranti e disperati per l’imminente chiusura del servizio, Usticaline si è offerta in soccorso, per la gioia di tutti, senza gara e senza sforzi. Se questo non è “cartello”, poco ci manca. E le norme sugli appalti? L’Antitrust, l’Europa?

Bene, sapete cosa c’è? Il servizio affidatelo a chi volete e fate tutte le pastette del mondo, ma i costi dei biglietti adesso li fissiamo noi cittadini, stanchi di essere trattati da imbecilli.

Una sola domanda: perché mai tutto questo stormir di fronde per tutelare RFI? Cosa bolle in pentola, assessore FEDELE?

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