SMENTITI I SINDACI, GIU’ LE MANI DALLE AREE DI SERVIZIO

Il Presidente Ciucci e l'Ing. Fiammenghi sui cantieri della variante di Cannitello
Il Presidente Ciucci e l’Ing. Fiammenghi sui cantieri della variante di Cannitello

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L’artificio del coinvolgimento degli altri Sindaci per tentare di annacquare il fronte delle responsabilità, rappresenta solo la conferma di essere di fronte ad una classe politica che, a voler essere generosi, dimostra di essere mediocre ed impreparata.

Ci saremmo aspettati che dopo avere nascosto il vero a 70 lavoratori delle Stazioni di servizio autostradali ed alle loro famiglie, affermando di non sapere nulla del trasferimento di tali presidi, piuttosto che inscenare la protesta contro l’ex venerato Presidente CIUCCI, il Sindaco La Valle trovasse il coraggio di chiedere scusa e la forza di rianimare quel flebile rapporto che mantiene con la propria coscienza.

Ennesima occasione persa, quella di La Valle, che ha preferito farsi scudo di altri sindaci, anch’essi consapevoli di avere contribuito in questi anni al costante impoverimento di una realtà territoriale fatta a brandelli per avere inseguito un “modello” politico ed amministrativo devastante.

Sindaco di Fiumara a parte, che ha dimostrato di conoscere il significato vero del termine “responsabilità”, dopo le dichiarazioni del Presidente CIUCCI che ha smentito tutti, viene fuori un quadro che castiga soprattutto, Rocco La Valle ma che, attraverso questi, mortifica la città di Villa San Giovanni, rappresentata da un sindaco silente anche di fronte al dramma di 70 lavoratori.

IL SINDACO SMENTITO
IL SINDACO SMENTITO

Dunque, come avevamo anticipato, tutti sapevano. Ed al danno morale derivante dall’aver taciuto la verità, si è aggiunta la beffa che questa ennesima spoliazione sia diretta derivazione di un’opera impossibile, come il “Ponte sullo Stretto”, brandita come una minaccia ed il cui spettro continua a provocare danni ai territori anche dopo morta.

Adesso non è più tempo di “pannicelli caldi”. Questo è il momento dell’assunzione delle responsabilità e del coraggio di andare a rivendicare il ripristino delle condizioni minime di serenità per 70 famiglie e per quegli imprenditori che, coraggiosamente, hanno resistito in un territorio dove la politica è ormai percepita come uno dei tanti nemici della libertà e della dignità. Dopo ci sarà tempo perché ognuno tragga le conclusioni dei propri comportamenti.

Al contrario di quello che pensa l’Assessore Fedele, infatti, noi pensiamo che oggi non ci sia alcuno spazio, né di natura tecnica né di natura politica che giustifichi il trasferimento delle Aree di Servizio in un luogo diverso da dove erano state previste nel progetto originario dell’ammodernamento dell’A3, cioè sul territorio di Villa San Giovanni. Questa è una decisione non negoziabile che i sindaci, gli stessi smascherati dal Presidente CIUCCI,hanno l’obbligo morale di rivendicare ed imporre.

Resta, piuttosto, da capire se sia il caso di effettuare ulteriori approfondimenti, per comprendere se l’ormai superata localizzazione delle aree di servizio nel territorio di Bagnara, rispondesse a ragioni tecniche o se, dietro questo paravento, si nascondano altre inconfessabili ragioni.

Villa San Giovanni, 06/03/2013

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