SCADE IL SERVIZIO METROMARE, VIVA METROMARE. ANOMALI COLPI DI SCENA VIAGGIANO A PELO D’ACQUA SULLO STRETTO

Dice un vecchio adagio: “in uno Stato niente provoca più danno del fatto che i furbi passino per saggi. E chissà perché viene subito in mente la parola “Metromare”.

cambio d'abito
cambio d’abito

Ma vi pare che dovendo una persona avventurarsi, tutti i giorni, per trovare un mezzo di fortuna che lo sballotti per le due sponde, abbia anche il tempo di pensare a trucchi ed inganni? No di certo ed infatti è su questo che fa leva il raggiro, l’inganno, a volte pure la derisione, mentre vi sfila dalla tasca la pecunia che insieme al resto di tasse, tributi e via dicendo ci fa vivere nella nazione più tassata d’Europa.  Altro che competitività!

No, giusto: dimenticavamo l’emergenza! Metromare chiude a giugno e non c’è tempo, occorre salvare il servizio. E via al tam tam mediatico ed ai viaggi papali contro il tempo.

“Metromare”, così l’hanno chiamato tre anni fa il “Consorzio” (40% Bluferries e 60% Usticaline) che ha vinto la gara europea per il trasporto, con mezzi veloci, sullo Stretto di Messina.

Molti lo sanno che in questi anni di onorato servizio, più e più volte, si è detto dell’intenzione che una delle due società acquistasse le quote dell’altra, ma che l’altra non volesse cedere le “ghiotte” quote di mercato generate dallo Stretto di Messina.

Sicché, nel rincorrersi di voci, alla scadenza, il “Consorzio” si è presentato apparentemente svogliato, con l’unico desiderio di sciogliere consensualmente quel matrimonio e cessare, finalmente, il servizio sullo Stretto. Cosa che, ovviamente, mai sarebbe stata permessa dai due Assessorati (Siculo-Calabro) ai trasporti che, in tema di trasporto passeggeri via mare, tra due regioni, non hanno alcuna competenza che è, invece, del Ministero delle Infrastrutture.

La regione Calabria, (che come ormai tutti sanno dal 2010 ha adottato lo Statuto Scopellitiano, quindi indipendentista), ha addirittura cancellato ogni altra ipotesi di intervento nell’area dello Stretto, per introdurre il servizio di trasporto marittimo veloce.

Clamoroso Autogol
l’Uomo della provvidenza

Già a febbraio, quando questo accadde, balenò il dubbio che l’Assessore calabrese ai trasporti, tale Fedele Luigi, fosse entrato in confusione a causa dei rimborsi spese di quel “Gruppo” di cui era stato “capo” fino a qualche tempo prima e che tanti grattacapi gli sta procurando.

Confuso un corno. Tant’è che dopo il pressing di Fedele e del suo omologo siciliano, dell’innominabile sindaco villese, di svariati deputati e senatori, il neo Ministero delle Infrastrutture, targato PDL, si decideva a reperire i fondi per mantenere il servizio sino al 31 dicembre 2013, attraverso una procedura di cui non siamo riusciti a reperire traccia, nel pedissequo rispetto delle norme sulla trasparenza.

Fatto è che – secondo quanto si legge dai giornali – Usticaline non presentava alcuna proposta, mentre la società che fa capo al gruppo “Ferrovie dello Stato”, la Bluferries, si classificava seconda, dopo la società NLG, ma solo per la tratta Villa San Giovanni-Messina. E quando è stato spacchettato il servizio?

Blueferries gruppo RFI
Blueferries gruppo RFI

Non solo! Se le tratte sono state divise (RC-ME e VSG-ME) il servizio non poteva intendersi come “proroga”, essendo, di fatto, un nuovo e diverso servizio che avrebbe dovuto essere soggetto ad un bando europeo.

Per la rotta Reggio Calabria-Messina, invece, non viene presentata alcuna offerta. Ma che strano!

Colpo di Scena n.1! Un minuto dopo essersi aggiudicata la “proroga”, la NGL, con un comunicato, immediatamente fatto sparire dal proprio sito istituzionale, avverte che non potrà svolgere il servizio poiché “non e’ stato purtroppo raggiunto l’accordo complessivo sulle condizioni del contratto con il ministero dei trasporti, data anche la particolare ristrettezza dei tempi a disposizione”.

L'altra parte di Metromare
L’altra parte di Metromare

Popolo di beoti! E che vuol dire non è stato raggiunto l’accordo complessivo? Mica era una procedura ristretta? O si? Ed era priva di capitolato d’oneri? Quindi la NGL ha presentato un’offerta al buio?

Colpo di Scena n. 2! Due minuti dopo la “gratuita” rinuncia da parte di NGL, la proroga (de che?) viene affidata al secondo classificato (allora era una selezione pubblica?), la Bluferries del Gruppo Ferrovie, ex socia di Usticaline, per il solo tratto Villa San Giovanni-Messina. Ed Usticaline?

Colpo di Scena n. 3! Non essendo stata presentata alcuna offerta per la tratta Reggio-Messina, i “gurkha” del Ministero delle Infrastrutture partono alla ricerca di una azienda affidabile che possa sopperire al grave deficit industrial-imprenditoriale italiano, europeo, mondiale….ed affida ad “Usticaline” la tratta Reggio-Messina.

Ma non sono i nomi delle due società partecipanti al Consorzio Metromare che aveva appena dismesso il servizio “Metromare”?

Oooops forse questo non si poteva dire! Però una cosa si può almeno pensare ed attiene alla ragione per la quale non solo l’Europa ma il mondo intero non da più nessuna credibilità all’Italia.

E voi, popolo di Beoti, sarete contenti del mantenimento in vita del servizio, a costi stracciati, anzi uguali uguali, ma con un numero ridotto di corse, però miracolosamente salvato da San Gigi dell’A3 cui accenderemo tutti un cero!

E’ vero, non c’è peggior danno del fatto che i furbi passino per saggi ma è anche vero che La grande astuzia dei furbi è spesso fatta dalla stupidità degli altri!

Buon pendolarismo a tutti!

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