RICORSO AL CAPO DELLO STATO. Aderisce anche il Gruppo Misto

Riceviamo e pubblichiamo.

Se veramente, come dice, il Prefetto Piscitelli intende salvaguardare le prerogative dei Consiglieri Comunali, potrà cominciare a farlo verificando eventuali responsabilità dovute alla divulgazone di una sua nota, prima ancora che fosse consegnata ai destinatari.

Dal canto nostro, sulla base di una scorrettezza che non ha eguali nella storia dell’Istituzione Civica, pretendiamo che vengano effettuati approfondite verifiche dal Presidente del Consiglio Comunale, intanto attraverso la convocazione urgente di un Ufficio di Presidenza, allargato ai capigruppo consiliari, per verificare tutti i

passaggi di questa deplorevole iniziativa della maggioranza e per predisporre una accurata informativa che metta a conoscenza l’intero Consiglio Comunale. Soprattutto chiederemo, a tempo ormai scaduto, che ci venga finalmente consegnata quella missiva.

Fatta questa debita premessa, non possono che condividersi in modo pieno ed assoluto i termini e le considerazioni di biasimo espresse dal Gruppo del Partito Democratico, sui contenuti della nota firmata dal prefetto Piscitelli, intanto perché la richiesta avanzata avviava un procedimento amministrativo e, come tale con rispetto di tutele e garanzie di imparzialità e trasparenza.

Il Prefetto spieghi cosa lo ha indotto a chiedere chiarimenti al Sindaco e non, come avrebbe dovuto, al Presidente del Consiglio Comunale. E’ un fatto gravissimo questo, che non può passare sotto silenzio e che merita di essere affrontato in ogni sede.

Le Istituzioni non hanno gli interlocutori che si scelgono ma quelli previsti per legge e Piscitelli dovrebbe saperlo bene, proprio per la funzione che è stato chiamato a ricoprire quale rappresentante del Governo.

Ragioni, queste, sufficienti per determinare un clima di sfiducia nei confronti di funzioni poste a tutela e garanzia dell’uniforme applicazione dell’ordinamento e che impone il dovere di ricorrere a tutte le forme di tutela previste dalle norme, a cominciare da quel Ricorso Straordinario al Capo dello Stato, annunciato dal Partito Democratico al quale il Gruppo Misto intende aderire e sottoscrivere senza tentennamento alcuno.Poi sembra impossibile che una istanza de 14 maggio, abbia trovato, quasi tre mesi dopo, una risposta striminzita che nulla dice rispetto alle difformità tra il parere del Prefetto e quelli plurimi e costanti del Ministero dell’interno.

 

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