IL RUMORE DEL TRAFFICO ED IL SILENZIO DEL SINDACO

Riceviamo e pubblichiamo dal Comitato Promotore dell’appello siglato dai medici di base sull’aumento di tumori a Villa San Giovanni

Come previsto, via via che l’ammodernamento dell’A3 SA-RC prende forma con l’apertura di nuovi tratti, si registra un aumento dei flussi veicolari diretti in Sicilia, con la conseguenza di ricadute negative per la città di Villa San Giovanni. Ed è un esercizio ipocrita quello di affermare, come hanno fatto molti giornali nazionali, che agli imbarcaderi vi siano state attese ragionevoli.

Il dato reale è che gli effetti negativi, quest’anno più che gli altri anni, si sono riflessi sugli stessi passeggeri e, soprattutto, sulla città di Villa San Giovanni visto che l’aver trattenuto il traffico diretto in Sicilia sulle bretelle autostradali ha solo evitato, in parte, le congestioni ma non ha evitato che il pesante carico da inquinamento si riversasse su altre aree della città.

E’ stato come nascondere la polvere sotto il tappeto ed il Sindaco, invece di continuare a nascondere la testa sotto la sabbia, è giunto il momento che si esprima chiaramente e senza infingimenti, sul futuro di questa città, soprattutto dal punto di vista della qualità della vita dei suoi abitanti.

Dopo il documento, con il quale ben nove medici di medicina generale hanno evidenziato l’abnorme aumento di neoplasie e dopo le interlocuzioni con il sindaco, Rocco La Valle, ci si sarebbe aspettati, quanto meno, una costante e puntuale attività informativa da parte dell’Amministrazione Comunale, non tanto per dare risposte ai temi evidenziati ma per capire le strategie di aggressione a questi temi da parte dell’organo di governo della città

Purtroppo, a parte gli annunci della prima ora, le opere “strategiche”, di cui ci si è fatti vanto sui giornali, quello che è stato realizzato appare poco meno di niente, di fronte ad una realtà che è una vera e propria emergenza attuale e di prospettiva.

Emergenza ambientale che non può essere intesa come un mero atto burocratico,  foss’anche emanato dal Governo nazionale. L’emergenza ambientale, infatti, rappresenta una causa reale di rischio per l’incolumità delle persone e l’omettere di essere consequenziali, adottando provvedimenti a difesa della pubblica incolumità, rappresenta la negazione della stessa esistenza di una struttura istituzionalmente organizzata di protezione civile.

Una constatazione che rimarca quanto fumoso è risultato il provvedimento adottato dalla Presidenza del Consiglio dei Ministri già dal 2002. Un ritardo inconcepibile ed  ingiustificato nella realizzazione di opere che, secondo il dettato normativo, avrebbero dovuto essere realizzate attraverso la sospensione delle norme di diritto e giustificata dalla necessità di assumere provvedimenti in via d’urgenza a tutela della pubblica incolumità.

Il risultato, a dieci anni di distanza da quel provvedimento, ha solo prodotto la distribuzione di benefit economici per i vari comitati ed i vari commissari i quali, l’unica opera che sono riusciti a realizzare, è stata solo l’allargamento della bretella autostradale che, anche in questi giorni di esodo, ci segnala la propria assoluta inutilità e l’evidente spreco di denaro pubblico.

Storia analoga anche per il sistema di monitoraggio ambientale i cui dati non sono mai stati diffusi dall’amministrazione comunale che pure aveva promesso una gestione trasparente ed, addirittura, la possibilità di verificare i dati, in tempo reale, sul sito istituzionale dell’Ente.

Proprio su questo si attesta la grande responsabilità del Sindaco La Valle che non è stato in grado di mantenere le promesse ed, anzi,  ha dimostrato di essere sordo ed insensibile all’appello sottoscritto dai medici di base, che esprimeva un sentimento di  responsabile preoccupazione per questa città. E questo è anche il risultato di falsi proclami di un sistema politico, senza distinzione ideologica, diretto esclusivamente all’autoconservazione di se stesso ed incapace di tradurre in fatti concreti le esigenze di questa città.

2 Risposte a “IL RUMORE DEL TRAFFICO ED IL SILENZIO DEL SINDACO”

  1. Sono dell’avviso che solo un intervento della Magistratura, così come avvenuto a Taranto, potrebbe portare a radicali provvedimenti per tutelare la salute dei cittadini Villesi. Si dibatte e si discute da 40 anni senza mai adottare alcun provvedimento di alcun genere, eppure a Messina almeno in parte hanno costruito il porto di Tremestieri. I cittadini villesi possono salvarsi solo e unicamente se venissero spostati a Sud gli approdi!. Ma quali interessi e connivenze ……………………………?

  2. Il porto a Tremestieri di Messina. E’ questo il nodo che fa risaltare, ancora una volta l’ennesima occasione persa dalla politica villese, sia di destra che di sinistra, che si interessa solo di orticelli o di parchi senza considerare una cosa fondamentale che le sta accadendo sotto gli occhi. L’approdo a Tremestieri sta per essere completato e, nonappena lo sarà, l’attuale approdo al centro di Messina sarà dismesso con la conseguente “migrazione” di tutte le rotte delle compagnie private. Il resto lo faranno le correnti dello Stretto? Come? Spostando tutto il traghettamento privato su Tremestieri la conseguenza sarà la variazione delle rotte, anche in conseguenza del traffico commerciale, su altri approdi. Indovinate quale approdo sarà preferito, in considerazione della vicinanza con Tremestieri e la minore complessità in termini di rotta di sicurezza, a quello attuale di Villa? Ricordiamocene quando qualcuno comincerà a gridare, come un vitello orfano, agitando lo spettro della crisi occupazionale perchè la colpa sarà solo e soltanto da attribuirsi a chi la mattina apre la bocca dandogli fiato, più o meno a sproposito, per riempirsela la sera, magari a cena, con i possibili attori dello sviluppo locale. Basta saper leggere i giornali locali per trarne le conclusioni. Buona lettura a tutti.

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