RACCOLTA DIFFERENZIATA: LA PROVA CHE LA VALLE E MESSINA MENTONO ALLA CITTA’

Sindaco, vice e Ufficio Tecnico
Sindaco, vice e Ufficio Tecnico

In democrazia la mistificazione della verità è uno dei delitti più gravi che una pubblica amministrazione possa commettere ai danni dei cittadini. E se la disinformazione diventa patologica, allora entriamo nel campo della pura “propaganda”, col sospetto di essere già dentro un regime arrogante e pericoloso.

Siamo di fronte ad un disperato e improbabile tentativo di mostrare un’iperattività amministrativa, dopo oltre 4 anni di fallimenti e disastri, col rischio che la disperazione possa provocare danni irreparabili alla città.

Dopo i debiti negati e invece dimostrati, lo spot sul “Mostro di Cannitello”, oggi è la volta della oscura e mai risolta questione “raccolta differenziata”, strombazzata sulla stampa dal sindaco e dal suo vice, come fosse una epica conquista e con la consegna “gratuita” ai cittadini dei contenitori.

Diviso 2
Diviso 2

Mai come in questo caso La Valle e Messina sanno di mentire alla città, poiché per loro stessa ammissione il Comune ha dovuto spendere qualcosa come 250 mila euro per l’acquisto dei materiali necessari per avviare la raccolta differenziata, che già partirà con un ritardo biblico.

Altro che distribuzione “gratuita”! Grazie all’inadeguatezza dei due amministratori, ciascun contribuente si vedrà recapitare un avviso di pagamento rifiuti ancora maggiore rispetto a quella dell’anno precedente. Ed è stato lo stesso vice sindaco, nelle scorse settimane, ad annunciare in pieno Consiglio Comunale che dopo l’approfondimento del contratto di affidamento, è emerso l’obbligo del Comune dell’acquisto del materiale necessario all’avvio della raccolta differenziata.

Già questa affermazione sarebbe stata sufficiente, ad una “sana” opposizione, per chiedere ai duemi faccio in 5 amministratori di trarne le dovute conseguenze. Ma ad inchiodare sindaco e vice alle loro responsabilità, anche le note della società affidataria che imputa al Comune i ritardi nell’acquisto del materiale e la mancata fornitura delle attrezzature necessarie per disciplinare “il conferimento al cassonetto stradale”, col risultato che, contrariamente a quanto riferito dai due amministratori, non è mai partita nemmeno la raccolta differenziata stradale.

indexC’è di più. La stessa società “AVR”, in merito alla raccolta differenziata, accusa il Comune di avere fornito dati “non veritieri” all’atto della pubblicazione del bando, avendo verificato sul campo che la percentuale raggiunta dal Comune era al di sotto di quella pubblicata. Ma il fatto che “AVR” si sia accorta dell’anomalia dopo più di un anno e solo in seguito alla “promessa” dell’applicazione delle penali dà la sensazione più di “gioco delle parti” che di corretta esecuzione di un contratto pubblico. (scarica la nota di AVR)

Un sospetto avvalorato dalla totale assenza di trasparenza e da una serie di “anomale” iniziative che suggeriscono l’esistenza di un “santuario” intoccabile ed un lasciapassare per ogni forma di arroganza che costituisce un ostacolo per la democrazia, per la concorrenza e per il mercato.

Nell’attesa che certi dubbi vengano dissipati, ci divertiremo assistendo e immortalando passerelle in cui ci viene spiegato cosa è legalità e cosa non lo è.

Villa San Giovanni, 07/08/2014

Il Portavoce
Rocco CARIDI

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: