Primarie: Crollo di consensi per il circolo di Villa San Giovanni e vince Callipo

“Non faremo prigionieri” aveva detto l’ideologo del Circolo del Partito Democratico villese, Peppe Morabito. E per far questo il Partito si era attrezzato di tutto punto: da Salvatore Borruto, veterinario dell’ASP già in quota Rifondazione e SEL, a personaggi legati al Vice Sindaco, Antonio Messina (ma non è detto che ne sappia nulla). E nel mezzo volti noti e meno noti della politica, a partire dal preside FOTI, legato a numerose e varie segreterie politiche, e famiglia.

HPIM0723.JPGDall’altra parte, quelli che sarebbero dovuti diventare i “prigionieri”, un gruppo “fantasma” e disorganizzato di persone che, più che per Callipo, hanno inteso attestare la loro “esistenza in vita” nello scenario politico villese. Ed hanno vinto, abbiamo vinto, con un risultato straordinario che parla chiaro!

E non sono i 19/20 o 21 voti ti differenza, totalizzati da Callipo nei confronti di Oliverio (268 Callipo, 247 Oliverio e 38 Speranza), ma perché a Villa San Giovanni si giocava una partita tutta locale, contro una gestione politica dell’opposizione che ha creato “imbarazzo” tra gli elettori e simpatizzanti del centrosinistra.

Già dalle prime ore si era percepito che qualcosa non sarebbe andata secondo i desiderata del Circolo, che aveva scelto, compatto, di votare Mario Gerardo Oliverio: ed è stato un continuo di comunicazioni telefoniche con veri e presunti leader che accorrevano per mettersi in fila: Calabrò, prima di tutto che aveva detto di essere fuori Regione e via via tutti gli altri, si sono affrettati per cercare di correggere un epilogo che, all’inizio, sembrava non potesse avverarsi.

elezioniDunque, il Circolo del PD, ove non fossero considerati i “fattori esterni” che hanno elevato il risultato di almeno un centinaio di voti, conterebbe il consenso “necessario” dei familiari e parenti più stretti, col risultato ultimo di tenere in ostaggio un partito e una città, con l’arroganza e il cinismo dei regimi dittatoriali e con il vantaggio di non doversi “sporcare le mani” con il governo della città.

Il Segretario cittadino del PD
Il Segretario cittadino del PD

Cosa ne sarà adesso del Partito, del Circolo, del Gruppo Consiliare è una cosa che non abbiamo considerato e che, al momento, non ci riguarda. Perché grazie all’atteggiamento assunto dal PD nei confronti della maggioranza guidata da La Valle, la città ha subito una serie di scelte scellerate, di errori marchiani, di disagi inenarrabili, su più fronti, a favore di interessi personali. Ed è di quello che dobbiamo occuparci, per creare un argine a questo scempio e costruire un’alternativa credibile, che dia alla città speranza ed un progetto vero per il suo sviluppo.

Oggi, però, è la giornata in cui ci godiamo questo straordinario risultato, insieme alle donne e agli uomini che hanno creduto nella possibilità di battere il “sistema di potere” che “non voleva fare prigionieri” ed è capitolato miseramente dando continuità ad un sogno di rivincita e di rinascita della nostra città!

Un grazie di vero cuore a tutti voi che siete stati protagonisti di questa battaglia!

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