Museo dello Stretto: Non partecipiamo a guerre tra poveri e a tentativi di strumentalizzazione

Appello del “Museo dello Stretto”, per domani, 2 ottobre, per partecipare adun incontro in cui sono invitati «TUTTI» e, soprattutto, «quanti vorranno rendersi conto del patrimonio che Villa perderebbe con questa assurda e paradossale decisione».

museoLa decisione, “assurda e paradossale”, sarebbe stata quella della Provincia di avere chiesto indietro i locali dell’ex Istituto Magistrale, a suo tempo dati in “comodato” al Comune che aveva collocato il Museo del Mare.

Dice, il sindaco, nelle proprie dimissioni, che la Provincia era consapevole della destinazione che ne avrebbe voluto fare il Comune, il quale aveva l’esigenza di trasferire il “Museo dello Stretto” per evitare di pagare l’affitto alla famiglia “Arena-Tuccio”. Esattamente dove adesso sono stati sistemati gli Uffici Comunali.

Non ci soffermeremo sulle “castronerie” commesse dal Comune e dalla Provincia, perché ora sembra più interessante l’appello fatto dal “Museo dello Streto”.

20140930_083545E’ vero: da marzo scorso il Comune e la Provincia sapevano della carenza di aule, ma è anche vero che, almeno a settembre, anche il “Museo dello Stretto” ne era a conoscenza, tanto più che si è ritrovato a “coabitare” con alcune classi del Liceo.

Questa “temporanea” e difficile coabitazione, con i “ragazzi” a protestare, con la dirigente a scrivere, con i genitori preoccupati per i loro figli, avrebbe dovuto indurre i Responsabili del “Museo dello Stretto” a cercare di capire il disagio degli studenti, a comprendere le loro difficoltà. Anche a partecipare al dibattito che si è, nel frattempo, aperto.

Invece, come accade nelle “Comunità” diventate aride per individualismo, per egoismo, il “Museo dello Stretto” è rimasto a guardare, in silenzio, fino a quando non è stato raggiunto dal provvedimento della Provincia, con cui si intima al Comune di liberare i locali. Provvedimento che ha portato il sindaco a presentare le dimissioni (da altro generate in realtà).

63ee531d329ce5f82ee69eab5d3763ff_400x400L’appello del “Museo dello Stretto” arriva fuori tempo massimo verrebbe, quindi, da dire. Così come diranno molti tra genitori ed alunni, generando una sorta di “guerra tra poveri” e accelerando il lento processo di degenerazione sociale, cui ci ha condotti, questa (non solo questa) amministrazione.

Invece noi vogliamo vivere in una città che è consapevole di essere una Comunità, che guarda alle persone ultime, che sappia capire i disagi ed i problemi di tutti e che abbia la capacità di non lasciare indietro nessuno.

Per questo, noi, non risponderemo all’appello del “Museo dello Stretto”, non perché non ne condividiamo l’importanza, non perché non comprendiamo il valore, ma perché, oggi, c’è ormai uno sbilanciamento di forze a danno di una “Comunità Scolastica” lasciata sola a combattere per un diritto riconosciuto dalla Costituzione.

Ma forse è proprio questo che l’attuale amministrazione non comprende!

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