MINORANZA ALLA PROVA DEL FUOCO

Quello che si celebra oggi è uno spartiacque, la cartina di Tornasole sulle vicende che hanno caratterizzato le ultime questioni politiche, gli strascichi elettorali, le polemiche e le offese che una maggioranza più confusa che persuasa ha provato a portare alle persone. E questo sarà la pietra angolare, che darà a tutti il segno di quanti siano i nemici di questa città. Un segnale che avremo conoscendo l’esito della votazione su una Convenzione, tra ANAS e Comune, non che fa acqua ma che rappresenta la prova certa di un connubio che, a fasi alterne, dura dal 1990. Da quando, cioé, veniva pubblicato l’Accordo di Programma voluto dal Sindaco, Mimmo Aragona, nel frattempo divenuto Assessore Regionale ai Trasporti.

Dopo la pubblicazione degli atti su queste pagine, che dimostrano come la poco sottile intesa abbia riguardato non solo amministratori, politica e singoli ma persino Aziende di Stato fino, magari riusciremo a provarlo, ai vertici ministeriali e che farà vedere in faccia i nemici di prossimità, quelli che vengono a chiedere i voti, quelli a cui noi diamo il voto.

Ci è stato spiegato, a più riprese, come i ricorsi avverso la nomina di Siclari andassero nella direzione di tutelarla, questa città. Ed è vero, nel senso che tutelavano il principio di legalità che deve sottendere ad una Amministrazione Pubblica e che va oltre questa, perchè la legalità è posta a presidiare le regole democratiche.

PER TUTELARE LA CITTA’

Ci è stato detto, poi, durante la crisi mai superata del sindaco, che non c’era spazio per un salto nel buio e che la nomina di un Commissario avrebbe fatto del male alla città, e questo non poteva essere consentito. E anche se non ci troviamo d’accordo, l’argomentazione è plausibile. Difficile da digerire ma comunque corretta, idonea a far tacere anche i più restii.

Il Consiglio Comunale odierno, però, è a un bivio. Sebbene si sappiano già alcuni nomi di veri nemici di questa città, che sfidando ogni barlume di dignità, pur di pagare cambiali che con ogni evidenza, sono state presentate all’incasso, vorrebbe coinvolgere la responsabilità dell’intero Consiglio Comunale su una questione odiosa.

LA CONVENZIONE ANOMALA

Non è rilevante cosa farà la maggioranza o, meglio, lo è nella misura in cui ci sarà (se ci sarà), chi intende ribellarsi per vero amore per questa città. Quel che è più importante è cosa farà la minoranza, i gruppi di minoranza, a cominciare dai 5 Stelle che dovranno dimostrare la buonafede del loro Ministro ed il loro ritorno alle origini, pena la cancellazione dalla scena politica; il gruppo del PD, che può dimostrare come le riserve e le critiche già espresse non siano frutto di rivalsa personale ma abbiano un fondamento politico-amministrativo.

Resta il “Gruppo Aragona” che, ironia della sorte, non è solo chiamato a dare prova di coerenza politica e amministrativa, ma che tra le fila vede quel Mimmo Aragona che l’Accordo di Programma lo volle fortissimamente e che indusse la Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente, a prescrivere la previa realizzazione del Polmone di Sosta a monte del tessuto urbano che è figlio legittimo e riconosciuto di quell’Accordo.

Non ci sono mezzi termini: ove Mimmo Aragona dovesse approvare questa convenzione, scaturirebbero le bugie sin qui dette, prima sulla necessità di difendere la città con i ricorsi, poi con la volontà di non esporre la città ad un “feroce” commissariamento. In buona sostanza, se si approvasse quella Convenzione, tutto verrebbe ricondotto ad un attacco di poltronismo acuto. Anche se lo facesse il solo Cristian Aragona, che regalerebbe a tutta la famiglia una ingloriosa fine di una ex fulgida carriera politica.

30/05/2019

ITALIA DEI VALORI
Antonio Morabito
Responsabile Cittadino

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