LUNGOMARE: LA CITTA’ PAGA PER LA SCARSA AUTOREVOLEZZA DI LA VALLE

Se l’Amministrazione Comunale guidata dal Sindaco, Rocco LA VALLE, fosse una società commerciale, già da tempo avrebbe dovuto consegnare i libri contabili in Tribunale per la dichiarazione di fallimento.

A confermarlo è la notizia secondo la quale, la Giunta Comunale, ha deciso di impegnare 50.000 euro degli introiti derivanti dall’Ecopass, per rabberciare un tratto di Lungomare che, invece, avrebbe dovuto subire un completo restyling del costo di circa un milione di euro, interamente a carico del Contraente Generale Eurolink.

La ristrutturazione straordinaria del lungomare avrebbe dovuto rientrare nell’ambito delle opere mitigatrici dell’impatto ambientale derivante dalla “variante ferroviaria di Cannitello”, non per scelta dell’Amministrazione La Valle ma come prescrizione imposta dal CIPE nella delibera di approvazione del progetto definitivo.

Il Comitato, nel documento allegato alla delibera n. 83/2006, aveva imposto “il completo ricoprimento della galleria artificiale in maniera da ottenere un completo mascheramento, estendendo ad un ambito più vasto di alcuni chilometri, ove possibile, la riconformazione e ricontestualizzazione morfologica”.(scarica il documento)

il lungomare da tappezzare
il lungomare da tappezzare

Com’è noto, le opere mitigatrici e compensative non rappresentano alcuna regalia ma rientrano nelle previsioni normative. Ed ancora di più laddove si valuti che il limite del 2% dell’importo complessivo dell’opera principale (26 mln) non poteva operare in quest’ambito poiché la modifica normativa, voluta dall’allora ministro Tremonti, è intervenuta dopo l’approvazione definitiva del progetto da parte del CIPE.

La decisione della “Giunta La Valle”, di utilizzare somme del bilancio, per rimediare alla pessima figura rimediata anche nell’ormai tragicomico “balletto degli annunci” circa il sempre imminente avvio dei lavori del lungomare, da parte di Eurolink, nel porre in evidenza la mancanza di autorevolezza degli organi istituzionali territoriali, segnala l’ennesimo danno compiuto contro questa città che dovrà fare i conti con un “ecomostro” che, tal quale, rimarrà ad imperitura memoria sfregio del paesaggio.

Cado dalle nubi 2
Cado dalle nubi 2

Questa rappresenta l’ennesima offesa ai danni di una città che, per colpa dei propri rappresentanti, ha assunto posizioni al limite della piaggeria nei confronti di multinazionali, lasciati liberi di imporre, su questo territorio, forme di neocolonialismo.

La vicenda, peraltro, pone definitivamente il sigillo sul reale fallimento dell’Amministrazione La Valle che, rimasta orfana del “Ponte sullo Stretto”, sta dimostrando di non essere in grado di elaborare un’alternativa credibile, tanto da essere costretta, per rimediare a questa ennesima perdita di credibilità, ad attingere ai fondi “Ecopass” che, com’è noto, rappresenta una iniziativa politica ed amministrativa in alcun modo riconducibile a La Valle ed al suo programma amministrativo.

Villa San Giovanni, 13/04/2013

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