Cosa ci siano a fare gli organismi scolastici, è un mistero che, certamente, il Presidente Raffa non aiuterà a dipanare dopo l’incontro di ieri e quello odierno, in cui il capo della struttura provinciale, ormai messa a riposo, ha convocato d’urgenza la dirigente scolastica, Maristella Spezzano, per “comunicarle” l’accordo trovato.
Un accordo, a quanto è dato sapere, favorevole per la “scuola” ma di cui, ancora, non si sa nulla, perchè sarà la dirigente a comunicarlo, oggi pomeriggio, a genitori e alunni prima e alla stampa poi.
Lieto fine? Niente affato e non tanto e non solo per l’esito di questa vertenza, che ha visto contrapposta la Provincia con il Comune, con la scuola al centro di due “fuochi”, quanto per quello che non è accaduto: prima, dopo e durante.
Una gestione pessima della vertenza chesi rincorre da marzo scorso e che è venuta fuori a scuola iniziata, per poi – come sembrerebbe – concludersi con una semplice riunione “a due” che cancella il disagio dei genitori, degli alunni e di una città rimasta in attesa. E che viene beffata da questa arrogante iniziativa.
Raffa, pressato dagli eventi, ha dimostrato di avere rinchiuso in cassaforte ogni valore ed ogni principio democratico, cancellando decenni di riforme di cui lui stesso ha usufruito, nel campo della scuola come della politica e dimostrando di incarnare una destra pericolosa. Di quelle che non riusciranno a far diventare la Calabria una regione Europea.
Peggio ancora, insieme al suo omologo al Comune di Villa San Giovanni, hanno dimostrato di essere peggiori di quello che tutti hanno pensato e, soprattutto, di essere eguali.
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