LICEO NOSTRO-REPACI: RAFFA NASCONDE GLI INCIUCI PER INCASTRARE LA DIRIGENTE SPEZZANO

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Dare del “Cazzaro” non è un’offesa tale da meritare la galera. Lo ha stabilito il GIP di Roma assolvendo l’8° Re di Roma, Francesco Totti, che aveva dato del “cazzaro” ad un giornalista. «Si è in presenza di una espressione colorita romanesca con la quale si intende disapprovare l’operato di taluno che racconta ’sciocchezze» sciveva il GIP nell’assolvere il capitano romanista.

Dunque, se “Totti” avesse dato del «cazzaro» a Giuseppe Raffa, Presidente della Provincia di Reggio Calabria, dopo aver sentito le  sue unghie sui vetri, la promessa di 750.000 € ed il progetto per realizzare le aule mancanti del “Nostro/Repaci” presso l’ex fabbrica ISA, non sarebbe stato sottoposto ad alcun processo.

Siccome il pensiero, anche volendo non è censurabile, ognuno è libero di pensare ciò che vuole, evitandosi persino il passaggio dal GIP che, nella terra dei Borboni, generalmente sono meno teneri di quelli romani.

LA SCUOLA E LE VIOLAZIONI DI LEGGE

Dirigente Spezzano
Dirigente Spezzano

Negli ultimi anni, non sappiamo se il successo, in termini di iscrizioni, sia legato alla “dirigenza Spezzano”, ma il Liceo Nostro-Repaci ha avuto uno straordinario exploit, tanto che la struttura in via Marconi, che lo ospitava, non è risultata più sufficiente ed ha costretto la stessa dirigente, a marzo 2014 (una volta cioé, fatti i conti degli iscritti), a richiedere alla Provincia, competente e proprietaria delle strutture scolastiche superiori, di trovare adeguata sistemazione.

Oltre alla sede di via Marconi, la scuola poteva contare anche sulla struttura meglio nota come “ex magistrale”, in carico proprio al Liceo ma che, molto sagacemente, la Provincia (senza peraltro farle perdere la destinazione d’uso) ha dato in gestione al Comune di Villa che l’ha girata al “Museo dello Stretto”, struttura cui si accede previo appuntamento.

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Inaugurazione movimentata

Recita l’art. 87 del Testo Unico sulla scuola che «Le opere realizzate ai sensi dell’articolo 86 (edilizia scolastica) appartengono al patrimonio indisponibile degli enti competenti con destinazione ad uso scolastico e con i conseguenti oneri di manutenzione». Il che vuol dire che la Provincia, prima di “usare” una struttura in maniera difforme dall’uso prettamente scolastico, deve necessariamente trasformarla in patrimonio disponibile, facendole perdere la destinazione d’uso.

Se solo, Raffa, avesse fatto tesoro del procedimento penale per cui è indagata la maggior parte della ex amministrazione, per avere concesso in uso i locali della scuola elementare centro, in un procedimento che inevitabilmente dovrà allargarsi, forse avrebbe reso un servizio alla funzione che svolge.

LE VACUE PROMESSE DI RAFFA

Per coprire un reato, dunque, Raffa si è inventato di tutto. Non oggi ma lo scorso anno in particolare, così avallando la sceneggiata del sindaco La Valle che, per coprire lo stesso reato, si era addirittura dimesso, tranne tornare sui propri passi, come indicato dal copione.

studenti in lotta
studenti in lotta

Sicchè il presidente dell’istituzione provinciale, nel silenzio di tutti, mentre i soli studenti protestavano ignari che alcuni genitori “brigavano” contro di loro, ha promesso (a ottobre) che ove i ragazzi fossero “stati buoni”, occupando ogni anfratto e il piano terra dell’ex Magistrale, per dicembre avrebbe regalato alla scuola il progetto esecutivo per la realizzazione delle aule presso la fabbrica ex ISA che, ad agosto però, era stata promessa in dote ai Carabinieri e che, ancora prima, era destinata alla realizzazione di un progetto per la realizzazione di un “auditorium“. (clicca per ripercorrere gli eventi)

Ora la una domanda verrebbe spontanea: ma esiste ancora un organo di polizia/giustizia in grado di intervenire per evitare che «il fatto venga portato ad ulteriori conseguenze?» Ed esistono organi di controllo che, senza bisogno di denunce o altre condizioni di procedibilità «anche di propria iniziativa, prende notizia dei reati, impedisca che vengano portati a conseguenze ulteriori, ricerchi gli autori, compia gli atti necessari per assicurare le fonti di prova e raccoga quant’altro possa servire per l’applicazione della legge penale?», oppure prendiamo atto che questa provincia è in mano a consorterie politiche e volete indurre chi non è associato a trasferirsi in Italia?

IL RICATTO DI RAFFA E IL MISTERO DEL PROTOCOLLO

12046804_10207877866053324_8554221402936280600_nAnche se in ritardo, gli unici ad accorgersi che quelle di Raffa erano solo bugie, sono gli studenti del Liceo Nostro/Repaci che a fine anno scolastico, hanno inscenato una manifestazione cui ha partecipato anche l’attuale sindaco, fatto oggetto di pesanti improperi dagli stessi studenti che, però, non avranno diritto al voto nelle successive elezioni che spetterà ai loro genitori.

Tant’è che tutto scorre serenamente, fino all’inizio di quet’anno scolastico, quando ci siaccorge, per l’ennesima volta, che nemmeno occupare anfratti, magazzini e tuguri sarebbe più bastato a contenere la gran mole di iscritti che, sempre grazie al “pilotaggio” di qualche genitore legato a filo doppio con questa maggioranza, inscenano una “contenuta” protesta per sollecitare il buon Raffa che, finalmente, decide di rispondere.

In data 18 settembre, infatti, Raffa indirizza una missiva alla Direttrice Scolastica del Nostro-Repaci, con lo scopo di – afferma – «garantire il diritto allo studio ed il corretto avvio dell’anno scolastico» che – dimentica Raffa, è già iniziato il 14 settembre.

Non è l’unica stranezza della missiva, dal momento che essa è contrassegnata da un numero di protocollo manuale, totalmente difforme dalle norme che, dal 1° gennaio 2011 obbligano  tutti gli Enti al Protocollo informatico, alle regole tecniche e al manuale di gestione obbligatoriamente adottato anche dalla Provincia.

L’altra stranezza, ma è più questione di opportunità, è che il dirigente che ha controfirmato la missiva è la dott.ssa Alessandra Sarlo, nota alle cronache per la vicenda che l’ha portata ad essere nominata ai vertici della Regione dall’ex Governatore Scopelliti (per la cui vicenda  a giugno, la procura di Catanzaro ha proposto appello avverso l’assoluzione) e moglie di quel dott. Vincenzo Giglio, magistrato del Tribunale di  Reggio Calabria, condannato nel procedimento instaurato a Milano contro le cosche dei Valle e Lampada.

O COSI’ O POMI’

giuseppe-raffaSenza dire quali, Raffa  chiede alla Spezzano di decidere (e di farlo in fretta), rispetto alle due proposte avanzate dallo stesso Raffa: la prima prevede il trasferimento del “Commerciale” presso innominabili locali con una capienza di 100 alunni, compatibili con l’organico dello stesso istituto (96 alunni pari a 6 classi), dimenticando che mentre 96 sono gli alunni almeno 6 (per ora) sono i professori, poi il personale di segreteria, quelli ATA ecc ecc, superando di gran lunga le 100 unità che sarebbero autorizzate,  secondo i Vigili del Fuoco, ad essere ospitati in quella struttura e le 12 classi in “esubero” del liceo, invece, andrebbero ad occupare altra individuata ed innominabile struttura, di cui 7 nell’immediatezza e 5 tra un mese; la seconda soluzione, invece, prevede il totale trasferimento del Liceo presso l’Istituto Tecnico che permetterà di ospitare i due istituti, mentre l’istituto alberghiero verrà trasferito ad altra sede da individuarsi.

Vista la competenza dimostrata da Raffa e dai suoi collaboratori, siamo convinti che egli avrà già individuato la nuova sede dell’Alberghiero nel caso si decidesse per questa seconda opzione, così come avrà provveduto a fare rilasciare i documenti con tutte le certificazioni e l’analisi dei rischi (DUVRI) nel caso si propendesse per la prima soluzione. Compresa l’altezza dei locali che, per le strutture  scolastiche deve essere di 3 metri!

LA SOLUZIONE FINALE SENZA FINE

Ove la Dirigente acconsentisse alla prima soluzione prospettata da Raffa, dovrà essere consapevole di dover garantire, ella stessa, tutti i parametri richiesti sulla sicurezza e sapere perfettamente di stare violando il piano dell’Offerta Formativa.

La stessa cosa l’ha già fatta Raffa che con la sua missiva (?) si è già assunto la responsabilità dei fatti che in ogni caso verranno posti all’attenzione dell’autorità giudiziaria.

Certo, sarebbe interessante, infine, se valutate tutte le condizioni di sicurezza e di agibilità, il Liceo Nostro-Repaci decidesse di trasferirsi presso l’Istituto Commerciale, costringendo Raffa a reperire, ad anno scolastico in corso, i nuovi locali dell’Alberghiero. Ancora più interessante sarebbe quella di far effettuare la scelta agli studenti e ai genitori, coinvolgendoli in una scelta dal carattere innovativo e assolutamente democratico.

20/09/2015

Antonio Morabito

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