L’Assessore Caligiuri inaugura la nuova idea della cultura, quella che nega il diritto all’istruzione

Alla presenza dell’Assessore Regionale alla Cultura, Mario CALIGIURI, è stata inaugurata ieri la nuova, moderna e colorata sede dell’Associazione Onlus “Do.Mi. Formazione e Sviluppo”, gentilmente offerta dalla Giunta Comunale di Villa San Giovanni che, pur non avendone competenza (la competenza è infatti del Consiglio Comunale), ha deciso di offrire a questa associazionei locali seminterrati della Scuola Elementare “Giovanni XXIII”.

Non è una buona notizia! E non lo è proprio perché l’Assessore Caligiuri è noto per il suo impegno a favore della cultura e la sua presenza, a quella festosa iniziativa, squalifica un personaggio pubblico che ha, invece, mostrato sempre attenzione alle questioni d’immagine.

CALIGIURI non si è accorto di avere inaugurato non già una nuova, colorata e moderna sede formativa ma un luogo in cui l’istruzione, quella obbligatoria, comincerà ad essere negata per far spazio ad un mondo falsamente privo di lucro e dietro il quale ruotano grandi interessi non solo economici.

CALIGIURI queste cose dovrebbe saperle, così come sarebbe avvilente dover pensare che la sua idea di cultura si fermi alla conoscenza dei classici e della storia, ignorando che è l’esercizio quotidiano di modelli comportamentali corretti a determinare il pensiero culturale di una società.

La sua incauta presenza, in un luogo strappato con violenza ed arroganza alla cultura, all’istruzione dei bambini, offre un modello sub culturale che non vogliamo credere possa appartenere al pensiero ed ai comportamenti dell’Assessore Caligiuri, perché la negazione delle regole, il disconoscimento di valori Costituzionali, quali il diritto allo Studio, rappresentano un modello che tutte le società moderne e “culturalmente” evolute, dovrebbero abiurare.

Non possiamo credere che proprio l’Assessore alla Cultura della Regione Calabria non legga i giornali o che, peggio, accolga ogni invito, da chiunque rivolto, senza un preventivo approfondimento così ponendo a rischio quell’immagine che negli anni si è costruito.

Sembra il più clamoroso dei paradossi! Una delle massime cariche istituzionali della Regione, che dovrebbe difendere l’istruzione e la cultura dei soggetti più deboli, quali sono i bambini, senza alcun approfondimento, si sia prestato ad una iniziativa il cui epilogo appare tutt’altro che scontato.

All’Assessore CALIGIURI è sfuggito che la sua presenza rischia di legittimare l’arroganza e la prevaricazione che emerge dalle stesse affermazioni dei responsabili di tale “Associazione Onlus”, i quali, pur senza che ciò sia previsto dalla “convenzione” per grazia ricevuta dal Sindaco, Rocco La Valle, affermano di essersi appropriati anche del cortile di pertinenza della scuola. Lo stesso che frequenteranno i bambini in totale promiscuità con i corsisti e con un mondo che gli stessi bambini, oltre che i loro genitori, non riconosceranno più come sano e protetto ma soprattutto come il loro.

Questo non poteva essere ignorato dall’Assessore CALIGIURI. Non foss’altro per il fatto che è la Regione Calabria ad avere accreditato (se lo ha fatto) oltre che l’Associazione, anche le aule formative. E come ha fatto la Regione ad accreditare tali aule in un tempo che il termine “rapidissimo” non rende onore agli accadimenti? E come fa, l’Associazione “Do.Mi.” a realizzare corsi in aule che all’atto dell’offerta formativa non potevano essere ancora accreditate?

Rifletta l’assessore CALIGIURI, perché ove dovesse accadere qualcosa ad un bambino qualsiasi, non potrà continuare a sentirsi onorato di avere inaugurato questo nuovo corso culturale. E se, invece, i genitori decideranno di non mandarci più i bambini in quella scuola, l’Assessore CALIGIURI non potrà che sentire la responsabilità di avere contribuito a negare il diritto allo studio di questi bambini.

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