VILLA: L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SALVATA DAL MINISTRO DELL’INTERNO

La gestione del settore economico finanziario del Comune di Villa San Giovanni sta vivendo una stagione fallimentare come non si era mai vista ed i cui risultati si stanno già riflettendo, negativamente, sulle famiglie e sulle imprese.

Dopo le gaffes sul rendiconto finanziario, che ha costretto la Giunta Comunale a rettificare la propria delibera di adozione, non sono bastati, all’Assessore Antonio MESSINA, i pesanti richiami della Corte dei Conti sulle inadempienze e sulle superficialità gestionali per trarne le dovute conseguenze ed ammettere la propria inadeguatezza a svolgere un compito così delicato, specie in momenti come questi.

A peggiorare, forse irrimediabilmente, le sorti di questa Amministrazione Comunale, anche l’iter per l’approvazione del bilancio di previsione, la cui approvazione, il Sindaco, Rocco La Valle, aveva inteso fissare per domenica 24 giugno prossimo.

Approvazione che difficilmente potrà avvenire, a meno di non operare una gravissima violazione di legge, per la quale verrebbe immediatamente attivata la Direzione Centrale della Finanza Locale del Ministero dell’Interno e l’Autorità di Vigilanza sui Pubblici Appalti.

La Giunta Comunale, infatti, il 30 settembre scorso, dopo avere approvato il piano annuale e triennale delle opere pubbliche, ha poi provveduto a modificare ed integrare lo stesso piano delle OO.PP., pubblicando la relativa delibera il 19 giugno scorso.

Le norme, però, dispongono che la delibera di approvazione del Piano delle OO.PP. venga pubblicata, ininterrottamente, per 60 giorni consecutivi, col risultato che il Piano OO.PP. non potrà essere allegato al bilancio e, per conseguenza, lo stesso bilancio non potrà essere discusso domenica 24 giugno.

La sanzione, gravissima, prevista per la mancata approvazione del bilancio, prevede che si arrivi sino allo scioglimento anticipato del Consiglio Comunale.

A salvare, forse, l’Amministrazione La Valle, il Ministro dell’Interno che, proprio ieri, ha emanato un decreto, su richiesta dell’ANCI, che fa slittare al 31 agosto il termine ultimo per l’approvazione del documento di programmazione economica. E tuttavia, ciò non togli e non aggiunge nulla alla grave negligenza dell’Assessore Antonio MESSINA, il quale dovrebbe cominciare a pensare seriamente all’unico possibile gesto dignitoso in situazioni come queste.

Non è detto, però, date le performance dimostrate, che nonostante l’ulteriore proroga, l’Amministrazione Comunale sia in grado di produrre in tempo la documentazione necessaria, anche perché, la questione dei termini della pubblicazione, è solo uno dei macroscopici errori rilevati.

Errori a parte, occorre rammentare che i bilanci vanno, di norma, approvati entro il 31 dicembre di ogni anno e le successive proroghe costituiscono solo un ausilio alle Amministrazioni meno efficienti, come quella di Villa San Giovanni, per scongiurare il rischio dello scioglimento.

Nelle more dell’approvazione del bilancio, però, la ridotta capacità di spesa dell’Ente influisce soprattutto nei confronti di imprese e fornitoriche vantano crediti nei confronti del Comune e che dovranno continuare ad attendere tempi ormai irragionevoli per ottenere quanto dovuto.

Se questo è il modello di efficienza che il duo La Valle-Messina volevano dimostrare di riuscire a mettere in piedi, occorre concludere che ci sono riusciti davvero benissimo.

3 Risposte a “VILLA: L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE SALVATA DAL MINISTRO DELL’INTERNO”

  1. Sono villotu ed abito al Nord. Come sappiamo, la Natura ci ha permesso di nascere in un posto favoloso se non ci fossimo noi a distruggerlo. Ed allora facciamo un programma di Rinascita partendo dai servizi essenziali : iniziamo
    1-pulizia,decoro del Paese
    2-pulizia delle spiagge ,sempre non solo in Agosto
    3-depuratori funzionanti .I depuratori non sono fatti per mangiare soldi ma per depurare.
    4-acqua corrente sempre.
    5-dipendenti pubblici , dal primo all’ultimo, che lavorino per le 8 ore e senza comparati.
    TUTTO SERVIZIO PUBBLICO o SOCIETà PUBBLICHE comunali o consorziali.
    Per iniziare ,basta.
    Non andiamo dietro i reggini che hanno distrutto il buono che aveva fatto Falcomatà.
    Ex ed attuale COMPAGNO ,consigliere comunale a 21 anni ne 1969 a spese mie e della mia famiglia.PD E PROGRESSISTI SVEGLIA.

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