LA PARTITA IN CAMPO LARGO NON DIVENTI UNA PARTITELLA TRA AMICI

La solita questione dei vizi privati e pubbliche virtù! E infatti si continua a discutere nelle segrete stanze annunciando l’apertura di un dibattito aperto con la città, con l’idea di scegliersi gli interlocutori, quelli che non disturbano, quelli legati all’ortodossia partitica e cristiana che mescolano di tutto pur di rimanere aggrappati al governo e non solo della città.

Sicché <<l’accorato appello>> lanciato dagli ex “5 sindaci e mezzo” per <<il bene della città>>, questo presunto <<campo largo>> che rappresentava un’opportunità, rischia di diventare una partitella da oratorio e sol perché la voglia di primeggiare senza confronto, la grave umiliazione che ne deriverebbe dall’assumersi responsabilità evidenti, storiche e giudiziarie sarebbe un’offesa troppo grande da digerire ma che segna la piccolezza politica e morale di chi si ritiene infallibile pur avendo fallito.

Prendiamo atto come sia caduta nel vuoto l’aspirazione comune di assistere ad una ammissione di responsabilità, nata proprio dall’appello ad una riconciliazione con tutta la Comunità, possibile se prima, e tutti, abbiano ammesso le loro responsabilità. Non si tratta di un richiamo ad un valore cristiano che pure è stato rimarcato da Giovanni Paolo II, ma di un valore laico di civiltà.

Allora la domanda è se quell’appello, lanciato dagli ex “5 sindaci e mezzo” sia solo una invocazione all’ipocrisia, per continuare a galleggiare nel pantano della politica, tra mendacità e ipocrisie, oppure se vi sia un’effettiva volontà di costruire una Comunità fatta di valori, persone e cose che prima si è distrutta.

Solo dopo sarà il caso di capire quale sia l’offerta amministrativa che ad oggi non abbiamo né visto né sentito, né capito a meno che, e i riferimenti sono oltremodo chiari, non ci si riferisca all’unica idea complessiva da noi ideata, progettata e da loro mai realizzata, di cui adesso più di uno si vuole appropriare, dopo avere fatto vivere a questa città una lunga stagione di disagio sociale, economico e culturale.

Tantomeno ci interessa e fallisce alla nascita l’obiettivo che dice di perseguire, l’idea di costruire qualcosa contro qualcuno e peggio ancora se questo qualcuno è, infine, la città.

Allora più che parlare di <<campo largo>> che è comunque un’area ampia ma delimitata, le condizioni drammatiche in cui si trova la città suggerirebbero un ragionamento in <<campo aperto>> senza attendere il canonico mese di campagna elettorale che probabilmente porterà alla vittoria chi riuscirà ad accaparrarsi le “famiglie politiche” ma fallirà l’obiettivo di trasformare questa città in una vera Comunità.

In buona sostanza, chi per primo si è mosso nello scacchiere elettorale ha il compito di dimostrare con i fatti che le sue affermazioni di buona volontà siano davvero tali, altrimenti anche questa iniziativa verrà relegata tra le tante ipocrite attività, finalizzate a procrastinare e peggiorare uno stato di degrado che certificherà la morte civile della città, in una fase in cui esistono grandi risorse e grandi possibilità di invertire la rotta.

16/01/20200

Il Coordinatore Regionale IDV
Avv. Sen. Francecso Molinari
Il Coordinatore cittadino
Antonio Morabito

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