INQUINAMENTO, IL TAR AL SINDACO: CHIEDA ACCERTAMENTO AD AUTORITA’ SANITARIE!

2 agosto, viale Italia
2 agosto, viale Italia

Trasparente come vogliono le nuove norme. Forse troppo! Tanto da presentare la sezione del sito, appositamente costruita, completamente vuota. E cosa c’è di più trasparente del vuoto?

Un vuoto documentale che fa il paio con il vuoto amministrativo. E, naturalmente, con la comunicazione istituzionale. A dimostrazione della sensibilità e del rispetto con i quali La Valle e i suoi compagni di viaggio guardano alla Comunità Villese.

D’altro canto è comprensibile: quando non si hanno risposte (e nemmeno si cercano) è ovvio che si preferisca la “ritirata strategica”, per evitare di dover dar conto dei fallimenti. Specie di quelli che hanno seguito roboanti annunci!

In meno di 60 giorni i provvedimenti assunti da La Valle e dalla sua maggioranza sono stati decimati dal TAR, a dimostrazione che sul fronte amministrativo La Valle si muove come un “elefante in un negozio di cristalli”.

L’ultima, in ordine cronologico, la bocciatura su “La Perla dello Stretto” (destinata ad essere foriera di scabrose verità). Ma, prima ancora, la variante urbanistica del “Parco dei Falchi”.

Quella che incide maggiormente sulla qualità della vita dei cittadini e che a molti (non tutti) i giornali locali è sfuggita è, però, la decisione dei Giudici amministrativi con cui sono state bocciate le ordinanze, contingibili ed urgenti, che sospendevano le nuove installazioni di impianti di radiotelefonia. (clicca per leggere la sentenza)

uscita autostradale
uscita autostradale

Sentenza breve, breve si fa per dire, perché i giudici nella sentenza assestano un paio di colpi particolarmente “pesanti” all’amministrazione comunale, mettendo in luce le lacune e le omissioni sul fronte della tutela dell’ambiente e della salute, dimostrando anche le contraddizioni. Quelle stesse contraddizioni che, proprio in questi giorni di esodo, hanno rimesso in scena il consueto teatro fatto di ingorghi stradali, lunghe cose su tutto il viale Italia e sulla bretella autostradale e inevitabili effetti sulla mobilità interna.

Rispondendo alle tesi del Comune, rappresentato e difeso dall’Avv. Rosario Infantino, i Giudici del TAR bacchettano il sindaco sulla questione delle antenne e gli ricordano come sia stato egli stesso ad affermare che l’aumento della mortalità, nell’ordinanza, sia fatta risalire oltre che all’emissione di onde elettromagnetiche (antenne di telefonia), anche ad altre origini, ovvero all’inquinamento veicolare.

Peccato – sembra sostenere il TAR – che in assenza di “accertamenti tecnici” in grado di stabilire un nesso di causalità con l’incidenza delle malattie, si rimanga nel campo della pura e semplice preoccupazione, sufficiente a garantire ansia tra i cittadini ma inidonea ad impedire la realizzazione di infrastrutture considerate strategiche anche in tema di difesa nazionale.

Per non sembrare reticente, oltretutto, il TAR ricorda al sindaco che ben potrebbe richiedere questi accertamenti, questo monitoraggio e questo studio. Eppure non l’ha fatto, aggiungiamo noi. Non ha chiesto quello studio epidemiologico che, da tempo, viene chiesto da queste pagine, dal mondo sanitario e da tutta la città.

viale italia, sempre 2 agosto
viale italia, sempre 2 agosto

Certo, un motivo ci dovrà essere se La Valle e i suoi colleghi, dopo essersi presentati agli elettori sicuri di poter cambiare la città, hanno finito per far molto peggio di chi li ha preceduti, a dimostrazione che il tema dell’attraversamento è un argomento che unisce. Unisce i partiti e li divide dalla città reale, quella che ne subisce il carico e gli effetti. Un gioco più grande di tutti noi, come si rileva da un articolo sul finanziamento ai partiti,  pubblicato da “il fatto quotidiano”:

“Messina, nel dubbio sostegno bipartisan: Una citazione va fatta per la Caronte&Tourist di Messina, che gestisce i traghetti per lo Stretto, e non ha scelto una chiara collocazione politica. Ha versato prima 50.000 al Pd di Messina e poi 40.000 al Grande Sud di Gianfranco Micciché, un berlusconiano mai troppo in fuga dal Cavaliere. (Clicca per andare all’articolo)

Un dato che va letto in connessione con quanto accaduto nella città Peloritana all’indomani della elezione a sindaco di Renato ACCORINTI, dove l’inchiesta sulla “Formazione” ha fatto emergere un sistema “bipartisan” in cui risultano coinvolti esponenti dell’una e dell’altra parte politica (Clicca per andare all’articolo).

Che Villa San Giovanni fosse una città a sovranità limitata, questo lo si era capito da tempo, al punto che le scelte amministrative, sul fronte dell’attraversamento, non contemperano mai (come invece legittimamente dovrebbe essere) i diversi interessi in gioco ma sacrificano sempre quelli della città.

Un tema, questo, sul quale occorrerà tornare al più presto ma che, di fronte all’acquiescenza di un partito democratico che appare a dir poco conciliante su molti temi, pone la città di fronte ad una angosciante riflessione: ma siamo sicuri che siano le elezioni a determinare la maggioranza e l’opposizione di questa città?

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