La condanna a 4 anni del leader del PDL, Silvio BERLUSCONI, attiva una faglia che gli analisti politici fanno finta di non vedere e che non spacca solo il PD ma pone da subito un problema istituzionale.
Il sottosegretario, Michaela Biancofiore, sottosegretario alla Presidenza del consiglio dei Ministri e fedelissima di BERLUSCONI, dopo la sentenza letta dal Presidente della Sezione Feriale della Corte di Cassazione, Antonio ESPOSITO, ha dichiarato di volersi immediatamente recare a Palazzo Grazioli, residenza del leader del PDL, a rassegnare il proprio mandato di Sottosegretario nelle mani di Silvio Berlusconi.
Un’affermazione gravissima, perché la Deputata del PDL non è stata nominata Sottosegretario alla corte di BERLUSCONI Silvio da Arcore ma della Repubblica Italiana, accettando l’incarico e dopo avere giurato fedeltà allo Stato Italiano, alla propria Costituzione ed alle proprie leggi.
Questa sua dichiarazione di oggi dimostra che la BIANCOFIORE ha spergiurato, ha mentito al popolo
italiano e che con quell’accettazione di incarico egli volesse solo servire il proprio leader di partito.
Un fatto che pone la BIANCOFIORE fuori dalla Costituzione e che non ha precedenti nel mondo occidentale e che come conseguenza dovrebbe avere l’immediata revoca da parte del Presidente del Consiglio, Enrico LETTA.
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