INFOPOINT TURISTICO: CON LE MANI NELLA MARMELLATA

Dopo la pubblicazione di “Benvenuti a Sud” della delibera sull’infopoint “fantasma”, con un impegno di spesa di 2.500,00 euri sottratti alle nostre tasche, colti con le mani nella marmellata, piuttosto che revocare la delibera e bloccare eventuali atti di liquidazione di quelle somme, “Rocco e suoi fratelli” si sono subito cimentati in una corsa spasmodica per dimostrare che quella segnalazione non fosse vera.

Difatti, appena due giorni dopo, il 9 agosto, la porta dell’ex Scuola Magistrale si è finalmente aperta e due figuri hanno scaricato un paio di banner pubblicitari inneggianti le ormai famigerate “Terre della Fatamorgna”.

Già in altre occasioni avevamo segnalato come il Sindaco, Rocco La Valle, fosse impegnato non a scappare ma a rilanciare l’atletica leggere, solo che in questo caso, insieme ai suoi Assessori, ha sbagliato disciplina e piuttosto che i 100 metri piani (tanta è la distanza tra la scuola ed il palazzo municipale) si sono ritrovati a correre i 100 metri ad ostacoli.

Che la furbizia, come le bugie, avesse le gambe corte è storia risaputa. Tant’è che mentre la Giunta Municipale, in testa il Sindaco, si prodigava per dimostrare l’assoluta falsità di quella denuncia di “Benvenuti a Sud”, altri avevano già allertato le Autorità che, previo sopralluogo, avevano attestato l’assoluta “assenza di vita” presso il luogo indicato come sede di quello che è stato definito“infopoint turistico”.

Infopoint turistico che, per norma di legge non può essere ospitato in una struttura priva di opere di abbattimento delle barriere architettoniche.

Cristallizzata la prova della fallacità della Delibera, evidentemente diretta a favorire gli amici e gli amici degli amici, utilizzando soldi di provenienza pubblica, proprio oggi un’altra scure si è abbattuta su La Valle, mandando in frantumi qualsiasi tentativo di dissimulare la realtà.

Difatti, nel palesemente falso tentativo di instillare, tra l’opinione pubblica, il dubbio che dentro la stessa maggioranza vi siano voci critiche, questa mattina i giornali pubblicavano una finta aspra critica del Capogruppo PDL, Claudio CAMA, all’intera compagine amministrativa guidata da La Valle.

Nel gioco delle parti, o delle tre carte o, se preferite, dei due compari, CAMA se la prende con tutti ma tiene a precisare – come se davvero LA VALLE fosse un turista per caso e non il capo della Giunta – di avere la massima fiducia nel Sindaco – accusando poi tutti gli Assessori, sostanzialmente, di improvvisazione e di incapacità ma, soprattutto, di gestire in modo personalistico e privatistico le iniziative amministrative.

A tutti i corsi di formazione sulla “comunicazione”, insegnano che quando un gruppo appare accerchiato – e l’attuale Amministrazione Comunale lo è per le critiche ampie e generali che ormai stanno inondando l’intera città – occorre che si levi una voce di biasimo dallo stesso gruppo dirigente, instillando il dubbio che dall’interno ci sia già un portavoce della protesta, così da calmierare gli attacchi dall’esterno e “governare” il dissenso.

Questa volta hanno sbagliato indirizzo! Lo dimostra proprio il ruolo e la funzione di Capogruppo, il quale ha il compito di coordinare l’attività amministrativa prima che questa si traduca in atti, a dimostrazione che CAMA è perfettamente a conoscenza di quel che accade, a meno che egli non sia stato, di fatto, estromesso da Capogruppo ed in questo caso,dovrebbe spiegare il perché non ne ha tratto le inevitabili conseguenze.

Preso dalla foga, però, CAMA non si è accorto che al di la di critiche fumose inerenti scelte discrezionali e, quindi, non contestabili se non su un piano strettamente politico, con un tackle scivolato ha certificato in modo netto, chiaro e preciso che a ridosso di Ferragosto, l’infopoint turistico non ha ancora visto la luce.

In un Paese normale, visto anche l’intervento delle Autorità – che presuppone l’avvio di un procedimento per l’individuazione delle responsabilità – il Capogruppo PDL, Claudio CAMA, dovrebbe ora essere chiamato a ribadire, quale persona informata sui fatti, quanto già pubblicamente dichiarato, in modo che possa contribuire a far trionfare quella verità e quella giustizia di cui in tanti si riempiono la bocca senza sapere di cosa stiano parlando.

7 Risposte a “INFOPOINT TURISTICO: CON LE MANI NELLA MARMELLATA”

  1. Ma quello in foto non era colui che aveva detto, in consiglio comunale, “noi abbiamo vinto e noi gestiamo” e volete fare credere, a chi, che non sappia nulla? E chi viene difeso che fa, firma a sua “insaputa” come un ex omologo del capoluogo, che ad oggi ha fatto carriera, che firmava quello che i tecnici gli sottoponevano per il semplice fatto che questi erano gli “esperti in materia” per trovarsi a novembre davanti al giudice?

  2. Lascerei da parte alcuni epiteti come , perché sempre di persone si tratta e delegate a ciò, pertanto con nome e cognome!!!!!!
    Una campagna politica deve essere portata avanti x Villa, non contro qualcuno o qualcosa…..si deve risvegliare la coscienza dei villesi , non infilarsi nel tunnel manzoniano dell’avvocato Azzeccagarbugli!!!!

  3. perchè non andate a lavorare ed a produrre, in positivo, prima di tutto per voi e poi per la collettività? siete solo buoni a criticare . non proponete mai qualcosa di positivo. se avete perso il ” posto di lavoro ” dove eravate abituati ad impastare ingenti quantità di marmellata, non prendetevela con gli altri ma fateveti un esame di coscienza e forse eviterete, per il futuro, di scrivere a spoposito e male. state pennellando villa san giovanni, il nostro paese, solo in negativo. provo vegogna per voi.

  4. quando si tirano fuori le verità si finisce sempre con l’infastidire chi ama vivere nella menzogna…

  5. Vediamo: scrive tale Antonello che vogliamo sperare non sia il noto “Antonello da Messina” di andare a lavorare. E questa mi sembra ottima cosa per chi non lo fa gia’ solo che e’ periodo di ferie e, come lo stesso dovrebbe sapere, le ferie sono un diritto costituzionale indisponibile. Quindi se vuoi o non vuoi te le devi prendere. Andiamo oltre!
    Non abbiamo criticato un bel niente ma, casomai, abbiamo evidenziato una ipotesi di reato ma questo, per chi e’ abituato a vivere di espedienti e’ materia inesplorata.
    Qulcuno ha perso il posto? Siamo costernati e dispiaciuti. Oppure non lo ha perso ma ha semplicemente fatto una cosa il cui termine e significato sara’, anche questo, sconosciuto a tale “Antonello” e cioe’ si e’ dimesso ed anche in malo modo. aspettiamo solo che renda pubbliche le motivazioni.
    Altra cosa: noi siamo pittori appartenenti alla corrente “neorealista” per cui dipingiamo la citta’ esattamente come voi l’avete ridotta.
    Grazie comunque che continuate a seguirci con tanta massiccia partecipazione!

  6. Indipendentemente dal luogo di provenienza dell’ Antonello, cui a me perdonatemi ma non frega niente, è il messaggio tra le righe iniziali che mi da da pensare, perchè è un messaggio letto e riletto quando gli esponenti della “nuova” amministrazione si sperticavano in autocelebrazioni e commenti sui social network, tanto che qualcuno molto prolifico in termini di commenti ha smesso di farne forse perchè richiamato all’ordine non so (e francamente non mi interessa), commenti in cui, all’arrivo delle prime critiche, è stato attaccato il disco del “siete bravi solo a criticare e denigrare” seguito dal “mettetevi a lavorare” oppure “fate lavorare chi ha a cuore la città” e non ultima, la migliore secondo me, “le critiche le accettiamo quando sono costruttive” questa secondo me è la migliore perchè vuol dire che la critica, secondo il metodo di governare di qualcuno, è costruttiva quando non rileva criticità od errori ne conseguirebbe che non di critica si tratta ma di complimento. A mio parere, che non è unico e non criticabile, questi non sono comportamenti tipici della democrazia ma dei più biechi regimi. Mi farebbe specie, poi, rendermi conto che i cittadini siano diventati così succubi e, di conseguenza, sudditi a tal punto che una critica o un rendere conto di un fatto reale sia attaccato in modo quasi da (non dico volutamente la parola che tanto si capirà)…., al punto da dire che la voce da cui parte la critica sia quella di un ex come dire sei stato un complice di tutto questo e siccome ci hai litigato ora ti vendichi così. Fatta salva questa ultima considerazione, mi viene in mente il “lavorare in positivo” che denota un altro schema, a mio parere presuntuoso, che contempla come unico modo di lavorare, quello del manovratore, come lavoro “positivo” cioè scevro da ogni minima possibilità d’errore, tutto il resto che non sia uniforme o, peggio, uniformato al metodo del manovratore è “negativo”. Mi sa che continuando ad essere così “sordi” anche nelle minime opinioni e/o esternazioni Villa non avrebbe dovuto cambiare prefisso da “Comune” a “Città” ma da “Comune” a “Feudo”. Mi vengono in mente politici che dicevano “va tutto bene, dobbiamo essere ottimisti” e ci troviamo nella crisi più nera ed il comandante di una nave che diceva “non è successo niente solo piccole noie elettriche” e dovrebbe avere sulla coscienza 42 morti e l’affondamente della nave che comandava. Ora, facendo un, banale, parallelismo la corazzata Villa se non verrà guidata con uno spirito aperto, anche alle critiche o segnalazioni più cattive (che devono essere affrontate e dibattute e non cercate di essere messe a tacere), non con l’ “abbiamo vinto noi e noi gestiamo” rischierà di fare la fine della corazzata Potëmkin diventando una c….a pazzesca! E non mi rifeisco alle deiezioni canine che nonostante i vari sforzi (legislativi, delle forze dell’ordine e degli operatori dello spazzamento stradale) continuano ad “abbondare” sui marciapiedi cittadini.

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