IN SILENZIO PURE SULLA VICENDA AUCHAN

C’è qualcosa di oscuro nell’aria. Non di mistico, di ascetico. No, no, proprio di oscuro di indecifrabile. Come la protesta dei supermercati, contro l’ipotesi di apertura del supermercato “Auchan” presso la struttura “La Perla dello Stretto”. Ed è indicativo che la notizia data, in quei termini, da “Benvenuti al Sud”, abbia attratto migliaia e migliaia di lettori tra blog e social network.

autotreno Auchan
autotreno Auchan

Si, perché la gente sta cominciando a porsi delle domande: come mai solo ora viene denunciato (ma non all’Autorità Giudiziaria) che quel Centro Commerciale sarebbe stato aperto in violazione di diverse norme? Cosa si nasconde dietro quegli autotreni di “Auchan” che scaricano merci presso supermercati che poi cavalcano la protesta proprio contro lo stesso marchio?

Migliaia di lettori, migliaia di riflessioni che investono ora molti settori del “sistema città”, intorno ai quali, fino a poco tempo fa, si era costruito un meccanismo di occultamento dei fatti o, nel migliore dei casi, una rappresentazione falsa ed edulcorata degli stessi.

Finita l’epoca del “Piove, Governo ladro”, si sta cominciando a capire che la questione centrale del mancato sviluppo, della disoccupazione, della crisi economica che sta strangolando la città non può essere imputata a Letta, Bersani, Berlusconi, ma ha volti più familiari e di prossimità.

Fatte salve le violazioni denunciate, può, un semplice supermercato, mettere in crisi altre strutture analoghe? Ovvio che no. Casomai questo garantisce la concorrenza con vantaggi sui cittadini. E però un’Amministrazione Comunale, di fronte agli allarmi lanciati dagli operatori commerciali e dai lavoratori, ha l’obbligo di dare risposte, di assumere una posizione, anche contraria ma in grado di fare chiarezza anche su tutte le violazioni contestate?

Domanda retorica, ovviamente, e risposta scontata.

La Giunta Comunale
La Giunta Comunale

Invece da molto più di un anno assistiamo ad uno “slalom”  dell’Amministrazione Comunale per evitare risposte; ad un atteggiamento del sindaco che se non è da “uomo in fuga” poco ci manca; da un ripetersi di annunci sulla sua uscita di scena alla scadenza del mandato. Ma mica gliel’ha ordinato il medico di finire il mandato?

Cado dalle nubi 3
Cado dalle nubi 3

A parte i dati da “addetti ai lavori”, c’è un lungo elenco di vicende gravi sulle quali manca una risposta chiara: il danno inferto al territorio con la “variante di Cannitello”, la gestione delle varianti urbanistiche e le mancate pianificazioni del territorio, il peggioramento dei servizi, l’aumento della pressione fiscale sulle famiglie, l’inqualificabile vicenda di Piale, la mancata autorevolezza mostrata di fronte alle grandi imprese, l’incapacità di esprimere un’idea di sviluppo, la costante perdita dei livelli occupazionali, la “singolare” gestione delle spese di rappresentanza, l’inadeguatezza nello sfruttare uno strumento storico come l’ecopass e via via un elenco infinito di fatti amministrativi, alcuni dei quali, come i conflitti di interesse, che lasciano presagire un Autunno caldissimo nel confronto politico-istituzionale.

Un conflitto di interesse diffuso (che emerge anche in questa vicenda dell’Auchan), dietro il quale non si riesce più a nascondere il pauroso divario tra una sparuta minoranza che si spartisce la quasi totalità della ricchezza economica della città ed una maggioranza di cittadini cui è garantito lo stato di bisogno e che rappresenta il meccanismo che garantisce l’autoconservazione ai nuovi ricchi.

Sorge il dubbio che tutto questo non potrà durare a lungo.

13 luglio 2013

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