I PRINCIPI DEMOCRATICI E DI LEALTA’ APPRESI SUL BIGNAMI

Il cambiamento bisogna che parta dalla lealtà e dalla correttezza come modello da offrire, soprattutto se s’intenda misurarsi con l’impegno pubblico, senza scommettere sul fatto che tanto, del mancato impegno non se ne accorgerà nessuno. Parte, così, nel peggiore dei modi, l’impegno politico della candidata, Giusy Caminiti, nel suo ruolo fintamente goffo ma in realtà cinicamente interessato.

Tutto nasce la mattina di sabato 22 maggio, quando la candidata chiede un incontro a IDV per avere una mano sui punti che, nel pomeriggio, avrebbe dovuto affrontare nel corso della presentazione della lista. Ed è così che la delegazione di IDV si è presentata, chiedendo, prima di tutto, se lei volesse incarnare il candidato che si chiude a riccio per difendere orgogliosamente il lavoro sin qui fatto o se volesse mostrare alla città la reale voglia di cambiamento, perché questo sarebbe stato il presupposto fondamentale per iniziare una discussione.

Presupposto che espressamente prevedeva, come condizione e come atteggiamento coerente di IDV, la redazione di un comunicato stampa che desse conto di quell’incontro, dalla candidata voluto.

Sicché l’elencazione dei punti, indicati da IDV, tra i quali la rinuncia alle indennità fino alla definizione del dissesto; la necessità di porre rimedio al grave vulnus alla democrazia conseguente alle note vicende elettorali, attraverso analoghi incontri con tutti i partiti del centrosinistra villese; il solenne “no” non tanto e non solo alla ndrangheta, che sarebbe stato pleonastico, ma il rifiuto a priori dei voti della ndrangheta; l’affermazione decisa che il dissesto lo avrebbe dovuto pagare la politica prima e le grandi imprese di capitali che lo avevano creato; l’impegno a mandare in appalto opere che aspettano da 20 anni, tutti punti che la candidata si appuntava con entusiasmo e che pedissequamente ripeteva alla manifestazione, facendoli passare come frutto della sua valutazione e riflessione politica. Ed, ancora, di fronte all’analisi demolitoria di un programma elettorale che rappresentava un atto d’accusa contro chi lo aveva redatto, l’impegno a dichiararlo superato, senza cimentarsi in promesse di assessorati che sanno di stantio.

Ancora oggi, tuttavia, manca l’impegno a redigere la nota stampa che avrebbe dovuto riconoscere, non tanto e non solo il valore contenutistico ma la cultura democratica che appartiene al DNA di Italia dei Valori e che fraudolentemente la candidata a sindaco ha inteso sottrarre per compiacere e compiacersi, dimostrando una cultura democratica e di lealtà politica appresa di sfuggita e su un “bignami”.

Se le persone si misurano per ciò che di buono hanno fatto e fanno, allora sin qui possiamo affermare di essere stati di fronte ad un nano della politica ed al crollo della speranza. E lo possiamo affermare con forza e certezza, dal momento che, in modo coerente, la nostra collaborazione, nel più generale interesse della città, è stata offerta, a chi l’ha chiesta, esattamente con le stesse modalità. Modalità negli ultimi anni accolta da un unico amministratore, l’ex sindaco ff, Mariagrazia Richichi che sul piano della correttezza e della lealtà istituzionale – ferme restando tutte le riserve espresse in questi anni sul piano politico-amministrativo – a paragone ha dimostrato di poter interpretare il gigante sulle cui spalle dovrebbero aggrapparsi i nani.

28/05/2022

ITALIA DEI VALORI
Responsabile Cittadino
Antonio Morabito

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