Noi lo avevamo detto in tempi non sospetti, quando non era ancora scoppiata la baraonda che avrebbe portato, gli uomini della Guardia di Finanza, ad indagare su tutti i rimborsi spese dei Consiglieri di varie Regioni italiane. Una “rimborsopoli” il cui più autorevole esponente è considerato “Batman”, al secolo Francesco Fiorito, Consigliere Regionale PDL del Lazio. E con lui molti altri, a destra, a sinistra al centro.
Così come non ci convincono i 12.000,00 Euri di rimborso, con la stessa motivazione delle “spese di rappresentanza”, dilapidati in pranzi e cene non si sa con chi, non si sa quando.
Ebbene quei dubbi che hanno fatto arrabbiare moltissimo il nostro amabilissimo sindaco, al punto da indurlo a rivolgersi addirittura alla giustizia perché punisse gli autori di quella critica, ora hanno varcato i confini di un misero “blog” con una media di soli 250 “utenti unici” al giorno e circa 20.000 (si, ventimila) pagine visitate solo nell’ultimo mese.
Non se ne abbia a male, dunque, il sindaco, e pure i suoi amministratori, se da oggi non ci limiteremo a manifestare il nostro pensiero e le nostre critiche, solo sugli organi di stampa ma anche nelle sedi più opportune. E lo faremo così, per cautelarci rispetto alla possibilità che dopo i diktat, le maldicenze e le denunce, a qualcuno possa scivolare la mano altrove.
Così la città diventa famosa! Mica per avere innovato il sistema di raccolta dei rifiuti, oppure per le politiche ambientali o per l’uso delle energie rinnovabili o, ancora, per i tratti di piste ciclabili e le zone pedonali? E neanche per le politiche di sostegno all’occupazione, per quelle sui servizi sociali o per le attività produttive?
No, la città diventa famosa per le “divagazioni istituzionali” dei suoi amministratori la cui immagine viene demolita, non già per l’ammontare degli importi richiesti a rimborso ma, per la stessa domanda che qualsiasi mediocre cittadino, con un minimo di nozioni di educazione civica dovrebbe porsi: ma possibile che cotanti imprenditori prestati alla politica siano arrivati a questo?
Il risultato è che, dopo l’articolo pubblicato su “Corriere della Calabria” e che potete leggere cliccando sul link, l’immagine della città ne esce a pezzi, derisa e schernita come mai le era successo. Roba da “civica benemerenza” che andrebbe certamente assegnata a questi rigorosi e sobri amministratori, fedeli interpreti del ruolo, del valore e del rispetto che ciascuno dovrebbe avere, soprattutto quando riveste ruoli istituzionali.
Magra consolazione, anche Fiorito interpretava le istituzioni. Ma quella è un’altra storia?
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