DEBITO SANITARIO, REGIONE CALABRIA A RISCHIO DEFAULT DOPO LA SENTENZA DELLA CORTE COSTITUZIONALE

REGGIO CALABRIA: CONSIGLIO DEI MINISTRII creditori possono chiedere il pignoramento dei beni delle Pubbliche Amministrazioni debitrici. Lo ha stabilito la Corte Costituzionale con sentenza n. 186 del 3 luglio 2013, con la quale ha precisato che tali iniziative si applicano anche alle Aziende Sanitarie delle Regioni Commissariate per deficit sanitario.

Una vera e propria bomba con effetti inimmaginabili e che potrebbe portare al “default” della Regione Calabria su cui grava una situazione disastrosa proprio in materia sanitaria. Ma anche, forse soprattutto, una notizia che farà fare un respiro di sollievo a cliniche, aziende convenzionate col SSR, fornitori e dipendenti di strutture private sostanzialmente lasciate in “stato d’indigenza” da una norma iniqua ed oggi censurata dalla Corte Costituzionale.

Secondo il “Giudice delle Leggi”, il legislatore statale ha creato una fattispecie di ius singulare che determina lo sbilanciamento fra le due posizioni in gioco, esentando quella pubblica, di cui lo Stato risponde economicamente, dagli effetti pregiudizievoli della condanna giudiziaria, con violazione del principio della parità delle parti di cui all’art. 111 Cost.

Il D.G. dell'ASP 5
Il D.G. dell’ASP 5

Secondo il provvedimento della Corte, le casse delle Aziende sanitarie possono essere pignorate, perché il debitore pubblico non può essere avvantaggiato rispetto a quello privato. L’uguaglianza dei cittadini vale anche qui ed a tremare ci sono Lazio, Campania, Calabria, Abruzzo, Molise che sono commissariate e Sicilia, Piemonte, Basilicata, anch’esse sottoposte a piani di rientro dei maxi debiti accumulati. In sospeso non meno di 7 miliardi calcolati per difetto.

Il procedimento in questione era stato sollevato, oltre che per violazione dell’art. 111 della Costituzione, anche per violazione dell’art. 3 e 24 della Carta che, in ragione dell’accoglimento del primo motivo, la Corte ha ritenuto assorbiti. (clicca per scaricare la sentenza)

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