CAMA (PDL), STATISTA PER DILETTO PRESTATO ALLA POLITICA

Statista perdiletto
La testa più lucida del PDL

Lo aveva detto pubblicamente Calabrò (PD), suscitando l’ilare reazione dei presenti: CAMA è la testa più lucida della maggioranza! E lui non si smentisce. Mai!

A parte l’autogol su Piale e i rapporti “ambigui” tra alcuni esponenti del PD e questa maggioranza, confermati da CAMA, ogni intervento del capogruppo PDL è un concentrato di corbellerie, contraddizioni, fantastiche interpretazioni giurisprudenziali, tesi amministrative che nel migliore dei casi possono essere definite “vintage”.

Nell’ultima sua fatica, dove riesce a fare quello che nemmeno il Partito Democratico ha fatto per difendere il proprio iscritto, mostrando tutte le lacune politico-amministrativo-democratiche, si lascia andare ad una enigmatica affermazione: all’Ufficio di Presidenza ed alla Conferenza dei Capigruppo, Morgante sarebbe stato non titolare effettivo ma “gradito ospite”.

Lui, Cama, statista per diletto, prestato alla politica, non conosce la differenza tra una delibera ed una determina e pretende di dare lezioni sulla interpretazione di un regolamento e di uno statuto comunale dei quali, nel migliore dei casi, ha visto il frontespizio.

Sorrenti insegue il PD
Sorrenti insegue il PD

La vicenda è semplice e trae origine dalle conclusioni cui è giunto un altro statista, questo prestato ai venti dello Stretto, tale SORRENTI, il quale dimettendosi dal “gruppo misto” avrebbe anche dichiarato che con le sue dimissioni il mondo avrebbe avuto fine e così pure il “gruppo misto”.

Singolare la motivazione consegnata alla stampa: ora che il PD si è strutturato dopo il commissariamento, non ha più senso il “gruppo misto”.Tranne poi, un giorno dopo le elezioni, dire l’esatto contrario sul PD.

Sempre per la questione della corrispondenza degli “amorosi sensi”, CAMA sposa la tesi e dichiara che non essendoci il “gruppo misto”, finito con Sorrenti, anche Morgante non esiste più.

Ci fosse ancora il compianto prof. Ranieri, starebbe già aggiornando il libro “Chi ci Governa” ma aggiungendo un bel punto interrogativo finale.

Cama, evidentemente, intanto ignora che la “Conferenza dei Capigruppo” è intesa come “commissione consiliare permanente” ed, al pari delle altre, svolge le proprie riunioni in seduta “pubblica”. Quindi non Morgante ma chiunque può essere presente.

Come il suo collega Sorrenti, Cama ha “sentito dire” che il Regolamento per le funzioni del Consiglio stabilisce, all’art. 7 ma con una deroga, che i “Gruppi Consiliari” devono essere costituiti da almeno due Consiglieri. Donde la tesi che a Morgante, rimasto solo dopo la fuga d’amore, non corrisposta, di Sorrenti verso il PD, non resti che errabondare come gli ebrei in cerca della terra promessa.

Al turbinio di teste raffinatissime, sulle quali spicca, senza dubbio, la “testa più lucida del PDL” manca, come al solito, un passaggio cruciale che è quello di non essere mai andati a leggere un solo rigo dello Satuto Comunale, atto fondamentale cui deve uniformarsi tutta la “legislazione comunale”. Ed il quale all’art. 16, comma 3, sancisce che i Gruppi consiliari possono essere costituiti anche da un solo membro, ma anche no. Ed in ogni caso, competente a prendere atto delle variazioni sui gruppi, è sempre il Consiglio Comunale. Con buona pace di Cama e di Sorrenti. Alla prossima!

09 marzo 2013

 

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