AREE DI SERVIZIO, TACCIA IL SINDACO, SICLARI E LA MAGGIORANZA

il Consigliere Comunale Morgante(Gruppo Misto)
il Consigliere Massimo Morgante (Gruppo Misto)

Basta con le mistificazioni e basta con le manipolazioni della una verità. Sulla vicenda delle Aree di Servizio il Sindaco è stato smascherato in modo clamoroso e forse è per questo che ha tentato di nascondersi dietro il goffo tentativo, dell’Assessore Siclari, di dissimulare la verità, facendo passare per una conquista di La Valle il mantenimento in esercizio di due realtà imprenditoriali che questa stessa Amministrazione aveva scippato alla città.

Né Siclari, né alcuno della maggioranza, ha ragioni per autocelebrarsi, perché il paventato rischio di chiusura dei due presidi rappresenta la plastica dimostrazione del disastro provocato da chi ha posposto gli interessi della città a misere manie di grandezza, attraverso trattative la cui la merce di scambio ha rischiato di essere la dignità delle famiglie ed il lavoro degli occupati e degli imprenditori delle aree di servizio

La Valle questo lo sa bene, per questo tace! La riprogettazione e rilocalizzazione delle Aree di Servizio fuori dal territorio comunale, è stata frutto di quella sciagurata scelta, negoziata da questa Amministrazione Comunale, di genuflettersi di fronte all’imposizione di un’opera, come il “Ponte sullo Stretto”, i cui unici benefici sono andati appannaggio di quanti hanno solo inteso aggredire il “ricco forziere”, finalmente svuotato, custodito dalla “Stretto di Messina”.

L'Assessore alla cultura
L’Assessore alla cultura

Come spesso accade, la beffa a La Valle & Co. l’ha riservata proprio lo stesso CIUCCI, il quale ha tenuto a precisare come “tutti”, compreso La Valle, sapessero dello spostamento delle aree di servizio, senza che alcuno, La Valle in testa, dimostrasse di avere il coraggio di guardare in faccia i lavoratori in procinto di essere gettati “sotto un ponte” e di spiegare loro le ragioni vere per le quali avrebbero perso il lavoro a causa di un’opera priva di finanziamento e tecnicamente censurata. E che, ovviamente, non si sarebbe potuta realizzare.

Di fronte a queste verità, cos’ha da festeggiare La Valle? Forse l’aver regalato alla città anni di sacrifici, un ecomostro che rimarrà ad imperitura memoria, una sequela di promesse non mantenute? Un lungomare il cui inizio lavori ricalca la “tela di penelope”?

Cos’hanno da festeggiare La Valle, Siclari e la maggioranza? La pianificazione territoriale mancata e continuamente rinviata dietro l’alibi del Ponte? Oppure l’aver impoverito migliaia di persone imponendo sui loro immobili un vincolo assurdo e ridicolo?

L’amara verità è che anche su questa vicenda l’amministrazione comunale è riuscita a dare il peggio di sé ed a trovarsi costretta a ricorrere, senza mai avere avviato alcuna iniziativa diretta, alla mediazione del Prefetto, unico cui va rivolto il plauso per il delicato compito che sta svolgendo sul fronte dei disagi sociali, provocati da una classe politica a cui mancano i più elementari requisiti per esercitare ruoli istituzionali e che sta portando, non solo la città ma l’intera Calabria, allo sfascio.

Piuttosto che “abbaiare alla luna”, Siclari pensi alla tragedia che i fanatici supporters del Ponte sullo Stretto hanno rischiato di provocare a 70 lavoratori ed alle loro famiglie e abbia almeno la decenza di tacere.

12 marzo 2013

il Consigliere Comunale

Massimo Morgante

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