VILLA: GINO STRADA PERSONAGGIO DISCUTUIBILE, E LA CITTA’ SI RIVOLTA

Nonostante tutti i problemi vissuti dalla città tra inquinamento, acqua, incendi, tasse e tributi sembrerebbe poca cosa occuparsi di una vicenda, apparentemente marginale, che però coinvolge principi e valori democratici senza i quali non avrebbero ragione di esistere le Comunità.

Quanto accaduto ieri, infatti, è solo l’ultimo anello di una catena che sta provocando una deriva democratica intollerabile, rispetto alla quale chiediamo l’immediato intervento degli organismi istituzionali dell’Ente e, ove non bastasse, l’autorevole intervento del Prefetto nella sua qualità di garante dell’uniforme applicazione dell’ordinamento, perché l’episodio accaduto denuncia un uso arbitrario delle effigie cittadine che punta ad omologare un’intera Comunità.

(a sx il post rimosso durate la dura polemica)

Ieri, infatti, in occasione della prematura scomparsa di una persona immensa come Gino Strada, sulla pagina istituzionale del Comune di Villa San Giovanni è apparso un post inopportuno e imbarazzante che è stato unanimemente bollato come tale dalle moltitudini che sono rimaste allibite proprio perché la pagina, sotto l’effigie del Comune, non rappresenta una parte politica ma il sentimento di un’intera Comunità che ne è rimasta offesa.

Ancora peggio quando la slavina di commenti negativi ha indotto l’originario autore a rimuovere il post ed i commenti, sostituendolo con un intervento blando, quando ormai la ferita alla Comunità era stata inferta e proseguendo con l’impossibilità di poter aggiungere commenti.

Questa gravissima offesa alla Comunità, a prescindere dai personali giudizi di valore nei confronti di una persona che ha dato tanto non solo ai Calabresi ma all’intera umanità deve, innanzitutto, trovare un nome ed un cognome e l’immediato allontanamento dall’Amministrazione Comunale.

Verrebbe, altresì, da chiedere un passo indietro e un atto di responsabilità anche a chi ha indicato ed ha consentito che quella persona, in modo così sgradevole si è arrogato il diritto di  interpretare i sentimenti di una Comunità, ma non lo facciamo, chiedendo invece al Consiglio Comunale di occuparsi della vicenda e con estrema urgenza!

La vicenda di ieri, infatti, è la reale rappresentazione di un atto di disprezzo per le Istituzioni e per le regole democratiche, ormai militarmente occupate quasi fossero “cosa loro” e la violazione dei più elementari principi democratici. E se è vero che il Consiglio Comunale, in tutto questo tempo e nella propria autonoma valutazione, non ha ritenuto che la regolamentazione dell’uso sistematico dello Stemma e dei loghi che appartengono alla città avesse bisogno di limiti, è anche vero che persistendo questa situazione, i confini e la continenza, possano e debbano trovare un argine ad un livello superiore, imposto nell’interesse di principi Costituzionali.

14/08/2021

ITALIA DEI VALORI
Il Commissario Regionale
Sen. Avv. Francesco Molinari
Responsabile Cittadino
Antonio Morabito

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