Variante di Cannitello, Lungomare: Regione e Comune sapevano??

l'area prima dell'intervento
Cannitello: l’area prima dell’intervento “Variante”

Nel giorno in cui “Eurolink” e “Stretto di Messina” lasciano definitivamente libere le aree risultanti dal cantiere per la realizzazione della “Variante Ferroviaria di Cannitello”, di fronte ad un generale colpevole silenzio, il movimento “Benvenuti al Sud” ha incontrato il Consigliere Regionale del Partito Democratico, Demetrio NACCARI, perché si facesse carico di interpellare la Regione Calabria che partecipa al capitale sociale della “Stretto di Messina SpA, chiedendo conto e ragione del mancato completamento dell’opera così come prescritto dal CIPE.

La questione, già denunciata più volte da “Benvenuti al Sud”, mira a richiamare il Governo e la Regione alle proprie responsabilità, perché è evidente come questo territorio, con il consenso dell’Amministrazione locale, sia stato oggetto di una vera e propria aggressione, i cui risvolti speculativi devono ancora essere chiariti.

Ancora di più deve essere chiarito se la Regione Calabria, socia della “Stretto di Messina”, attraverso il proprio rappresentante in seno al Consiglio di Amministrazione, Avv. Saraldo INFANTINO, abbia da questi ricevuto adeguate informazioni circa il mancato completamento della Variante di Cannitello che, secondo le prescrizioni del CIPE, avrebbe dovuto prevedere il completo mascheramento della galleria artificiale e la “riconformazione e ricontestualizzazione morfologica” estesa almeno per un paio di chilometri dall’opera principale.

L'ecomostro lasciato da Eurolink e Stretto di Messina
Variante di Cannitello: L’ecomostro lasciato da Eurolink e Stretto di Messina

Il 4 ottobre scorso, infatti, nonostante i tentativi di nascondere la verità, il Sindaco Rocco La Valle si era visto costretto a pubblicare, all’albo pretorio, la notizia della definitiva chiusura del cantiere da parte della società “Eurolink” che, alla data del 21 maggio 2012, aveva ultimato i lavori.

Questo dimostra, ancora di più, come lo sbandierato collegamento diretto tra istituzioni dello stesso colore politico rappresenti solo un’affermazione demagogica, quando non sia espressione di ben altre e più gravi responsabilità.

La Variante di Cannitello che, inizialmente, era stata connessa all’ammodernamento della rete ferroviaria regionale, con il mutato quadro politico, aveva anch’essa assunto la caratteristica di opera propedeutica al Ponte sullo Stretto, legando in questo modo il proprio destino al manufatto stabile di collegamento con la Sicilia.

Ciucci, Fiammenghi e La Valle
Ciucci, Fiammenghi e La Valle

Con la definitiva cancellazione del “Ponte sullo Stretto” da parte del Ministro, Corrado PASSERA, avvenuta oltre che per carenza di finanziatori privati anche per le carenze individuate nel progetto definitivo, la Variante di Cannitello, lasciata nello stato di fatto in cui si trova, appare come un’opera inutile e una ferita lacerante inferta a questo territorio ed un’offesa grave alla Comunità che ben comprende, oggi, il tradimento e le promesse illusorie di cui è stata oggetto.

Al danno si aggiunge ora la beffa, per l’utilizzo, da parte dell’Amministrazione Villese, di ingenti somme del bilancio comunale, impegnate e destinate ad opere connesse al miglioramento della mobilità urbana e di quella legata all’attraversamento gommato sullo Stretto di Messina,per la realizzazione di una porzione di lungomare che avrebbe dovuto essere realizzata da “Eurolink”.

Villa San Giovanni, 17/04/2013

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: