La “raccolta differenziata” è una questione di civiltà che le amministrazioni comunali avrebbero dovuto attuare da almeno un decennio, presentandosi al 31 dicembre 2012 con una quota, almeno, del 65%.

Tutto questo “frastuono”, quindi, sulla raccolta differenziata, al momento attivata solo per Acciarello, quasi fosse una innovazione introdotta, deve essere intesa come un ritardo dell’amministrazione comunale. Un po’ come tutto il resto delle opere promesse, avviate, iniziate e mai finite.

LA STANGATA

C’è, per cominciare, un “danno” provocato dai maggiori costi derivanti per il conferimento dei rifiuti in discarica, con evidenti maggiori costi per i Comuni e, di conseguenza, per i cittadini (TARES, TARI).

Infatti, mentre prima, con la TARSU, i Comuni potevano “far pagare” ai cittadini una parte del “costo-rifiuti”, dal 1° gennaio 2013, per effetto dell’articolo 14 della Direttiva 2008/98/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, ai Comuni è stato imposto quello che gli era stato “chiesto” sin dal 2006.

Vale a dire la “totale copertura del servizio” per mezzo dei contribuenti! Questo ha comportato una vera batosta per i cittadini residenti in quei Comuni che non effettuavano la “raccolta differenziata”.Il perché non effettuavano la raccolta differenziata, lo si comprende leggendo le cronache giudiziarie, dalle quali si evince che la criminalità – organizzata e non – ha messo le mani sul grande affare dei rifiuti. E questa è una cosa che appartiene alla destra e alla sinistra, cioè ad un mondo che resiste non per cercare di fare meglio ma per difendersi meglio.

FACCIAMO FINTA CHE…

A seguito della messa in liquidazione della società partecipata “Fatamorgana spa” (e per un breve periodo Piana Ambiente spa), il Comune di Villa San Giovanni (insieme ad altri 10 Comuni), ed attraverso la stazione Unica Appaltante della provincia di Reggio Calabria, in data 09/05/2012 indiceva l’appalto per il “servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani”.

il servizio, nel rispetto delle norme generali che regolano la materia e quelle dettate dal capitolato d’oneri, prevedeva di permettere all’utenza di conferire i rifiuti in materia selezionata e, sulla base delle norme in tema di “contratti pubblici”, veniva consegnato per l’esecuzione anticipata al 1° novembre 2012.

Il Bando di Gara stabiliva (già in ritardo) di prevedere la “raccolta differenziata” in modo da garantire, al 31/12/2013, di raggiungere una percentuale pari al 35%, tranne che – dopo le nostre contestazioni – molto serenamente, l’amministrazione comunale dichiarava che la ditta, “AVR spa”, dopo la contestazione avvenuta a dicembre 2013 – dopo più di un anno dall’avvio del servizio – “comunicava” che le quote di differenziata denunciate dal Comune erano “farlocche”, perché l’Ente raggiungeva, a malapena, il 2,49% di quota differenziata.

GIA’, LA RACCOLTA DIFFERENZIATA

L’Ente non replica ad “AVR spa”, lasciando intendere che, evidentemente, ha ragione. Ma se ha ragione, qualche altro ha sbagliato, magari nella predisposizione del Bando. E se ha sbagliato, perché mai la società “AVR spa” non lo ha contestato prima? E può, una Amministrazione Comunale, “approfondire ilbando” con due anni di ritardo?

Dice, il pentito, AIELLO, che la sua società, “FATAMORGANA spa” teneva i mezzi da “lui”, da La Valle. Per la precisione 78 e dopo la “liquidazione” anche “PianaAmbiente spa”, subentrata per “garantire continuità” al servizio, fino all’appalto con “AVR spa” che, anch’essa, verosimilmente, occupa lo stesso spazio per gli automezzi, solo che l’Ufficio Tecnico è restio a dire di chi è l’area.

Già, la raccolta differenziata! Finalmente è partita, grazie al pressing fatto da “Benvenuti al Sud” ma è partita male e finirà peggio. Perché per far partire la raccolta differenziata è stato stravolto il Capitolato, ci si affidati all’idea di “differenziata” dell’AVR spa che, ovviamente, ha i suoi interessi.

Sei sicuro siano anche i tuoi?