PD E FDI ABDICANO ALLA DIFESA DELLA CITTA’ E DELLA LEGALITA’

Due cose emergono dal dibattito provocato dalle nostre affermazioni in risposta alla Città Metropolitana di Reggio Calabria ed a quelle dell’Autorita di Sistema Portuale dello Stretto: la prima è che le forze politiche di quest’area, di questa città, non hanno alcuna sensibilità rispetto ai principi legalitari che sono il fondamento di qualsiasi Pubblica Amministrazione; la seconda, ove possibile ancora più grave, che le stesse forze politiche hanno plasticamente dimostrato di difendere interessi diversi da quelli di questa città. Lo sospettavamo ma non ne abbiamo mai avuto le prove che invece ora ci hanno fornito.

Intanto partiamo da un dato: l’intervento dell’Autorità di Sistema Portuale, che si dice pronta ad <<opporsi con ogni mezzo>> alla possibilità di istituzione di Zone a Traffico Limitato soggette a tariffazione, costituisce oltre che una intimidazione bella e buona, anche una illegittima invasione di campo, dal momento che la stessa svolge i propri compiti al servizio del Porto e delle attività portuali e non ha alcuna supremazia rispetto all’autonomia di un Comune al quale, ove non ci sia intesa sul fronte portuale, le sue decisioni sono, semmai, piegate!
Ed è per questa ragione che oggi, il Commissario Regionale IDV, Francesco Molinari, ha inviato due lettere al Ministro delle Infrastrutture e al Ministro della Transizione Ecologica, mentre è in preparazione l’interrogazione parlamentare che verrà presentata in Senato.

Stessa cosa vale per la Città Metropolitana che ha una competenza di “area vasta” ma non di dettaglio e non sui singoli territori comunali e, al più, ha competenza sulle strade ex provinciali che non siano tronchi di strade che attraversano i singoli Comuni. E, peraltro, l’ambiguo e oscuro gioco terminologico tra Acciarello e Bolano, mentre le decisioni plurime della città indicano “in adesione al porto storico” la realizzazione di nuovi approdi (per i quali il Comune ha già spesso delle risorse economiche), denotano un chiaro tentativo di mascherare il vero obiettivo: far togliere dalla testa a Caronte&Tourist la possibile realizzazione di nuovi approdi a Pentimele e accontentare la stessa con una scelta che rappresenta una mediazione degli interessi, realizzando gli approdi nei pressi di Bolano.

Gli architetti della disinformazione

Il PD villese, forse in attesa di eventi meteorologici, ha tuonato, plaudendo all’iniziativa di Falcomatà (senza dire se come sindaco di Reggio Calabria o della Città Metropolitana), eludendo completamente la questione dei poterì e della competenza, entrambi sottratti dalle norme alla capacità di Falcomatà che avrebbe avocato a sé i poteri del Comune di Villa San Giovanni, incapace, secondo i nostri <<di trovare investimenti, salvo episodi isolati come nel caso dei fondi del cosiddetto Decreto Ambientale, rimasti privi di copertura e bancabilità effettiva da utilizzare>>.

Sembra una frase buttata li, pensando che nessuno se ne accorga ma dietro questa frase c’è il futuro della Città che altri, evidentemente, pensano di avere già scritto. Ma, prima di tutto, occorre dimostrare quanto sia priva di contenuto questa affermazione.

Intanto va detto che il mancato completamento delle opere del decreto Ambientale è anche del PD che spesso si è opposto a questa programmazione. Poi, il Decreto Ambientale aveva una provvista di circa 22 mln di euro e nel 2012, allorché il progetto dell’Autoporto rimase chiuso in qualche cassetto, erano sopravvissuti circa 8,5 mln di euro fino a che non venne da noi riesumato dopo circa 5 anni. In quei 5 anni la somma residua aveva maturato interessi tali da restituire una cifra pari a 11,5 mln di euro, una parte della quale fu usata per chiudere il contenzioso per il “molo di sottoflutto” e pagare altre spese, riportando la cifra a circa 8,5 mln di cui, circa 500 mila euro vincolati per il parcheggio di via Mazzini.

La somma restante, circa 8 mln di euro, era più che sufficiente per realizzare l’Autoporto. E non solo, poichè il ribasso per questo tipo di gare si aggira ben oltre il 20%, per cui era ed è garantita la capienza anche per altre opere. Ma anche, per assurdo, se così non fosse stato, di fronte ad un’opera che abbatte i fattori inquinanti di oltre il 50%, la gara d’appalto può benissimo prevedere l’esecuzione e la gestione per un numero “x” di anni.

Dietro le parole il progetto politico

L’associazione LISTRETTO

Il PD non è una persona ma un’idea, le persone possono solo degenerare questa idea temporaneamente e così è infatti! Lo abbiamo visto a Dicembre 2019, quando anche il PD venne coinvolto in pieno nello scandalo del Comune di Villa San Giovanni. E le dimissioni, che all’epoca avrebbero potuto far capitolare anche la maggioranza, avevano un senso che solo oggi conosciamo.

Così come conosciamo il perchè nessuno dei partiti presenti a Villa San Giovanni si sia indignato per le parole dell’Ing. MEGA che denotano come egli sia preposto a difendere interessi altri che quelli della Comunità di Villa San Giovanni. Perchè questo è il futuro che viene prospettato a questa città: da una parte tutti quelli che di fatto tutelano interessi diversi da quelli legati al traffico da attraversamento, dall’altra il resto della città!

Nelle scorse settimane, infatti, l’idea prospettataci da Rocco La Valle di ricomporre quella che era stata l’Associazione Listretto (le cui intese con Falcomatà sono note) con una coalizione larga per il futuro della città, avrebbe necessitato di finanziamenti che avrebbe ottenuto col sostegno del Deputato Cannizzaro, con il quale il nostro si era incontrato in compagnia di Lorenzo Micari, designato nuovo e futuro candidato a sindaco a patto di preferire, alle elezioni Regionali, mister ARUZZOLO, Dell’allegra brigata, faceva parte anche il Capogruppo del PD, Salvatore CICCONE.

Declinato l’invito, nonostante le pressioni a ripensarci ed augurato alla “coalizione larga”, restano le parole tali e quali a quelle declamate dal PD: i soldi del Decreto Ambientale non ci sono e non sono sufficienti! Ora l’idea è chirissima.

25/10/2021

Antonio Morabito

le lettere inviate ai Ministri delle Infrastrutture e della Transizione Ecologica

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