MENO SPETTACOLI E IL REGOLAMENTO TARES TORNI CON URGENZA IN CONSIGLIO COMUNALE

cittadini contro
cittadini contro

L’amministrazione comunale e l’intero consiglio comunale prendano atto del grave danno provocato ai cittadini dalle inique modalità con cui è stata introdotta la TARES e provvedano, in tempi brevissimi, alla convocazione di una seduta della Civica Assemblea che, partire da questa stessa annualità, introduca agevolazioni ed esenzioni che rendano giustizia alla richiesta di equità invocata dai cittadini.

Sul piano del ragionamento, vogliamo credere che un momento di confusione, determinato dalla novità normativa, abbia indotto il “parlamento cittadino” a non riflettere adeguatamente sugli effetti devastanti provocati dal metodo acritico con il quale si è agito nella determinazione delle tariffe adottate.

Compito di una Amministrazione, infatti, è quello di determinare le politiche sociali e di sviluppo a livello

LA TARES TORNI IN CONSIGLIO
LA TARES TORNI IN CONSIGLIO

locale, trovando il coraggio, la sensibilità ed il senso di responsabilità necessario per rinunciare a qualche “spettacolo ludico” per garantire non solo le fasce più disagiate ma anche i livelli minimi di sostegno allo sviluppo.

Fermo restando l’obbligo morale di reintrodurre le precedenti agevolazioni e quelle legate alla disabilità che ha già un costo altissimo in termini di sofferenza umana e sociale, non si può continuare ad assistere alla contraddizione di una politica che parla di sostegno ai giovani ma che poi salassa le coppie con figli minori, visto che le norme si limitano a contare “gelidamente” il numero di componenti il nucleo familiare, senza alcuna valutazione di merito.

La stessa contraddizione che si evince dal freddo metodo con cui si è calcolato di dover coprire “aritmeticamente” il costo del servizio, senza valutare che in questo momento ogni euro sottratto alle famiglie è un euro sottratto alla spesa e, quindi, alle attività produttive.

tares7_800_800_800_800-400x215Il livello di difficoltà è tale che una mancata risposta immediata, da parte dell’intero Consiglio Comunale, relegherebbe quello che, in ipotesi, può essere considerato un errore dovuto a superficialità, nel campo della malafede e della volontà di coprire gravi problemi di bilancio, nascondendo ai cittadini una gestione discutibile delle finanze pubbliche.

Un problema, quello della trasparenza, che non si limita al quadro contabile ma che si estende a tutte le attività dell’Ente, a cominciare proprio dalla gestione del servizio rifiuti i cui report mensili, cui è obbligata la ditta aggiudicatrice, rimangono chiusi nei cassetti di un palazzo la cui opacità sta vanificando gli sforzi di Governo e Parlamento.

Quei dati, i cittadini devono saperlo, nascondono importanti elementi che potrebbero determinare una formale richiesta di riduzione dei costi, quindi della TARES, ovvero un intervento di censura da parte della Corte dei Conti nei confronti degli Amministratori locali.

            Villa San Giovanni, 03/09/2013

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