LA NARRAZIONE DEI 5 EX SINDACI NON CONVINCE

Altro che appello al civismo! La dichiarazione dei 5 ex sindaci sembra più il tentativo, per un verso, di rivalersi sui rispettivi partiti politici e, per altro, ad utilizzare l’occasione per evitare che il loro nome possa essere accomunato a coloro che sono indicati come gli autori dei disastri amministrativi, in questo modo bypassando anche le loro responsabilità.

Da una parte pezzi di un PD che ormai rappresentano una minoranza e, dall’altra, presunti forzisti che non vogliono farsi annoverare tra gli autori del fallimento. Entrambi che dicono di <<voler fare tesoro degli errori del passato, anche i loro >> e qui non si capisce di chi possano essere stati, gli errori, visto che insieme rappresentano gli ultimi 40 anni della storia amministrativa della città.

E che sia una narrazione poco chiara, non è solo nostra deduzione logica ma anche il metodo con cui è stata espressa quella che non è affatto una proposta amministrativa e tantomeno un invito al civismo, raccontata in modo confuso, segnata da grandi contraddizioni e da evidenti bugie.

Primo tra tutti l’asserito progetto del polo logistico sul quale non si sono voluti confrontare, dovendo infine ammettere si trattasse soltanto di un’idea che però era già stata presentata nel 2013, con tanto di progetto. Una idea, la loro “idea”, che peraltro si scontra con tutti i principi economico-trasportistici e anche con il “waterfront” immaginato con una litoranea a sud, in stridente contrasto proprio con il polo logistico (per il quale sarebbe necessaria l’intesa ed il concerto con altri Enti), senza il minimo accenno ad opere di ripascimento da Sud a Nord, per poi arrivare ai programmi del PNRR avuti grazie all’opera meritoria delle associazioni ma che al momento, privi della autosufficienza economica, rappresenta solo un elenco della spesa.

Per non parlare di come abbiano fagocitato l’attuale commissario prefettizio, per accelerare su mere ipotesi progettuali, a soli due mesi dal rinnovo del mandata amministrativo, quando probabilmente quegli atti resteranno solo carta straccia.

Nemmeno una parola sui servizi di prossimità, su come ci si voglia attrezzare per colmare al più presto il GAP economico, derivante dal dissesto, su un progetto generale e complessivo che riguardi la città nel suo insieme e ci si sforza, con grande vigore, di dettare patenti di “buoni e cattivi” scegliendo gli interlocutori in base a criteri personalissimi di simpatie e sulla base delle solite “famiglie elettorali”.

Sicuramente per distrazione nostra, non abbiamo nemmeno sentito le ragioni dei ritardi da loro accumulati in decenni, nella realizzazione di opere ormai progettate e finanziate e le scuse alla città per la netta opposizione alla realizzazione di infrastrutture essenziali, al deplorevole tentativo di modificarne i progetti che però ora vengono da tutti declinati come assolutamente necessari per garantire sviluppo sostenibile e occupazione.

Tantomeno abbiamo sentito un appello acché nessuno dei Consiglieri uscenti si riproponga, per scongiurare la possibilità che l’inevitabile sentenza di incandidabilità decennale, da parte della Corte dei Conti, determini l’ulteriore ed ennesima stagione di ingovernabilità della città.

Noi che dei partiti non ne abbiamo mai fatto un punto irrinunciabile, non possiamo consentire che si svilisca il ruolo che ad essi viene affidato dalla Costituzione, che è cosa assolutamente diversa e nobile rispetto a come le persone li hanno determinati e come si stanno strumentalizzando. Ebbene, allora, non ci convince affatto la narrazione che viene dai 5 ex sindaci, perché costruita richiamando un “civismo” parziale e circoscritto, strumentale e frutto di un artefatto che, invece, avrebbe dovuto essere costruito dapprima con l’ammissione di responsabilità – che ci sono tutte – e con la predisposizione comune di un programma, provando poi a riannodare quel sentimento di riconciliazione e solidarietà con una città che ora pretende di smettere di soffrire.

13/04/2022

Italia dei Valori
Il Resp.le cittadino
Antonio Morabito

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