La minoranza copia tutto, anche gli errori!

il lavoro non conosce soste

<<Dovreste guardare il vostro quadro nel giorno del giudizio:>> – disse il grande Michelangelo al pittore che avendo da poco finito di scopiazzare, gli chiedeva un parere sulla propria opera – << allora, se ognuno vorrà riprendere le proprie membra, a voi non rimarrà che la tela!>>. E pensare che nell’epoca dei viaggi privati sulla luna di Elon Musk, pure un imbecille sa bene che un fatto è citare, un altro è rubare, confidando sulla memoria corta di molti.
Certo, son ragazzi, amano divertirsi e non possono perdere il tempo a studiare, leggere carte, verificare documenti, effettuare ricerche, trovare le contraddizioni. No! La minoranza tutto questo tempo a disposizione non lo ha e che fa? Copia! Si, copia tutto, anche gli errori!

La sensibilità sul fronte dell’ambiente, della modernità, dello sviluppo, il forte senso del dovere, dell’etica e della legalità, li ha costretti a copiare paro paro l’Atto-Senato di Sindacato Ispettivo n° 3-04026 della 17^ Legislatura, presentato dai Senatori MOLINARI, URAS e MUSSINI che l’autore di questo articolo aveva, a tal uopo, ragionato e scientemente scritto.

La logica degli errori ripetuti dalla minoranza

Scientemente significa che l’intesa esistente tra l’autore dell’atto e i firmatari dell’Atto di sindacato ispettivo, prevedeva che almeno un elemento avrebbe dovuto costituire il campanello d’allarme per un possibile plagio, tant’è che la data del 6 dicembre 2002 non è solo sbagliata ma era anche impossibile e solo chi ha dimestichezza con l’argomento poteva saperlo, poichè il Consiglio Comunale del 31/12/2001 si tenne sulla base del DPCM del 6 dicembre 2001.

Quello dell’errore diffuso è una tecnica che però non ha tenuto in considerazione la sciatteria, l’approssimazione e l’illogicità di una minoranza che ormai si trascina stancamente e forzatamente, che non solo ha omesso di citare la fonte ma che ha coniugato l’orgoglio e la fatica del rappresentare una Comunità, con la semplificazione, le scorciatoie ed il dileggio della Comunità.

Lo fa in modo talmente arrogante, quasi violento, copiando riga per riga, punto per punto, errore su errore ed ignorando che dietro quelle frasi copiate c’è invece una passione, uno studio, una logica, un interesse vero per questo paese. Un impegno che non è mai (nemmai potrà) venire meno pur nella lotta impari con la stupidità di chi ha arrecato solo danni. E dispiace vedere menti ultraintelligenti che rischiano di bruciare una stupenda carriera politica per star dietro a persone che non hanno alcuna dignità.

a sx la richiesta odierna della minoranza – a destra l’interrogazione parlamentare del gruppo misto

Poche idee, confuse e soprattutto di altri

A corto di idee, come lo sono sempre stati, la minoranza non si limita a copiare e riproporre idee e programmi che non gli appartengono e che ha pure avversato dimostrando incredibile odio verso la città che li ospita, ma per dimostrare di esistere, imbastisce un Consiglio Comunale con idee raccattate qua e la. Ma lo hanno infine capito come si svolge il ruolo di Consigliere Comunale?

C’è, infatti, da rimanere stupiti a leggere le richieste per il prossimo Consiglio Comunale: una più stravagante dell’altra. Da quella della “bretella di collegamento” con l’Autoporto (ripeto si chiama autoporto!) che ancora non c’è, all’auditorium nella fabbrica “Ex ISA” in cui da tempo, l’Associazione Cenidia, si batte per il recupero almeno della ciminiera, ma che ha visto il sindaco La Valle destinarla ai Carabinieri (sfrattati dai Franza) ma anche alla scuola e chi più ne ha più ne metta. E chissà se c’è un nesso tra lo sfratto ai Carabinieri e l’acquisto – da parte del gruppo La Valle – dell’antica fabbrica di pipe che gli sta accanto, quella, per intenderci, che avrebbe dovuto essere recuperata e destinata al mercato (pubblico) ittico. E, ancora, il Sindaco demolitore Cassone che nell’area “Ex Isa” voleva farci un Centro Direzionale con annesso Auditorium (proprio come vuole la minoranza).

Nessuno ha però pensato che il Consiglio Comunale (ed ogni Consigliere nella propria libertà d’iniziativa) può proporre all’Adunanza un semplice quanto gratuito provvedimento in attesa di tempi migliori: la dichiarazione d’interesse storico per l’area della fabbrica EX ISA; semplice quanto quella di pretendere la realizzazione dell’area parcheggio su via Bergamo, già progettata e finanziata, che libererebbe il quartiere Immacolata dai parcheggi; semplice come il porre un vincolo di area a verde pubblico attrezzato dell’area ANAS che spegnerebbe l’appetito di molti. Ma forse tutto questo “stormir di fronde” è solo fuffa, usata come arma di distrazione di massa, per evitare che i cittadini pensino a ben altri problemi. Che non sono solo l’aumentatre delle tasse ma che attengono a problemi ben più importanti che riguardano l’etica e la morale di una classe in decadimento!

06/08/2020

antonio morabito

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