LA BUFALA DEL PROTOCOLLO D’INTESA FIRMATO A MESSINA

Mise delle grandi occasioni, un passaggio dal parrucchiere (e forse anche dal visagista), in attesa di una folla oceanica che sarebbe andata in visibilio. Ed i flash, le telecamere che avrebbero immortalato il più grande evento politico degli ultimi 40 anni.

Così, agghindati a festa, tutti insieme appassionatamente, il pattuglione dell’Associazione dei Sindaci dell’Area dello Stretto, in testa il Primo cittadino di Villa San Giovanni, il primo giugno erano sbarcati sulla sponda Messinese, recando in mano un bandolo di quella matassa che, idealmente, avrebbe dovuto rappresentare uno dei 44.352 fili d’acciaio che avrebbe dovuto comporre il cavo portante del Ponte sullo Stretto.

La nomina del collega di partito, Maurizio LUPI, a ministro delle Infrastrutture del Governo delle “larghe intese” era parsa una occasione “ghiotta” per rilanciare con vigore l’idea del Ponte, appena archiviato con il beneplacido di Berlusconi Silvio da Arcore.

Di più! L’occasione appariva irripetibile per formalizzare, con tutti i crismi dell’ufficialità, la sottoscrizione di un solenne “protocollo d’intesa” che facesse ripartire l’opera Omnia, la madre di tutte le infrastrutture, il nuovo motore dell’economia mondiale: il Ponte sullo Stretto.

Auto Storiche!!!!
Auto Storiche!!!!

Alla vista i colleghi siciliani sono rimasti Shockati. E chi si aspettava tutte queste cerimonie. Anzi, il collega siciliano, l’unico sindaco in verità (di Fiumedinisi, 1500 anime circa), accompagnato da un Assessore di Taormina, da un ex Sindaco (Buzzanca) e dal suo ex Assessore alle Finanze, Orazio Miloro (noto per le condizioni floride in cui ha lasciato lecasse messinesi), ha cercato di spiegare che quella “trovata” aveva solo lo scopo di sostenere la campagna elettorale, per il Comune di Messina, di Gianfranco SCOGLIO, con la lista “Nuova Alleanza”.

Spiegazioni inutili. Tutti in ghingheri, sbarcati sull’altra sponda, mentre il trombettiere continuava a suonare l’adunata per raccogliere le truppe cammellate, il “generale” La Valle si dirigeva veloce verso le truppe alleate, convinto di dover raggiungere lo storico teatro “Vittorio Emanuele” dove il festoso popolo avrebbe assistito alla stipula dell’armi%$£….. ooops del protocollo d’intesa farsa.

Colti di sorpresa, gli alleati isolani, in evidente disagio anche per l’abbigliamento casual, hanno tuttavia e prontamente allestito un’unità mobile di accoglienza, in grado di ospitare la stipula del maestoso patto: il cofano di un’utilitaria color argento!

Registrato il memorabile atto, al posto degli applausi, di scrosciante i “nostri” si sono dovuti accontentare del vento che spirava forte. Ma non tanto da scompaginare le capigliature, appena laccate e ingellate da sapienti maestri di pelo e contropelo.

Certo, al posto della “mondovisione”, i cui satelliti erano impegnati per la prima della riedizione di “Ted l’Orsetto”, fenomeno cult del momento per i più giovani in Cina, questa edizione limitata del “G7 e mezzo” si è accontentata di qualche televisione locale (Una) e di un video postato su youtube. E  al posto del teatro storico una location che rassomiglia adun recinto.

Dimenticavamo il risultato elettorale: 2,83%, la quota raggiunta dalla lista “Nuova Alleanza con Scoglio Sindaco”. Vale a dire poco più della percentuale di nicotina contenuta in alcune marche di sigarette.

Alla città, alla nostra città, l’onta di un sindaco che ha strumentalizzato il ruolo di Primo rappresentante cittadino per bassi fini elettorali.

1° Luglio 2013

error: Content is protected !!
%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: